Poteva un mondo così esteso e vivo come quello de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non avere una guida, un manuale di riferimento che spiegasse in maniera più dettagliata la storia e l’origine dei vari continenti e delle popolazioni che li hanno abitati? Ovviamente no. Ve l’avevamo promessa, ed eccola qui: una bella analisi de Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco, l’opera che Martin ha realizzato insieme a Linda Antonsson ed Elio M. Garcìa – “forse le uniche due persone che di questo mondo fantastico hanno una conoscenza approfondita quanto quella del suo stesso eccezionale creatore” – e che aggiunge un altro importante tassello al suo meraviglioso mosaico letterario.
Cosa abbiamo dunque tra le mani? L’editore non ha fatto nulla per “nascondere” ciò che rappresenta davvero questo libro: la copertina rigida “gonfia” e le forme generose chiariscono subito che si tratta di un’enciclopedia, presentata come l’opera di Yandel, Maestro della Cittadella, che l’ha realizzata come dono per l’attuale Re Tommen (nascondo sotto spoiler, anche se la lettura del volumone è consigliata a chi ha già completato quella della serie regolare), intervallata da contenuti e approfondimenti dell’Arcimaestro Gyldayn (l’alter ego di Martin).
Il libro è strutturato in maniera da raccontare cronologicamente tutto ciò che è successo nel Westeros dall’alba dei tempi. Si parte dalla Storia Antica – la costruzione della Barriera, i Figli della Foresta, gli Andali, i Primi Uomini, l’ascesa e il disastro di Valyria, la Conquista e la dinastia di tutti i Targaryen (anche la Danza dei Draghi, seppure qui sia descritta in maniera meno precisa rispetto a quanto sia possibile leggere ne La Principessa e la Regina) – e si arriva fino alla Ribellione di Robert Baratheon, collegandosi poi a quanto raccontato anche nei primi volumi de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
La seconda parte del libro, invece, prende in esame le varie macro-zone dei Sette Regni (il Nord, le Terre dei Fiumi, la Valle, le Isole di Ferro, l’Ovest, l’Altopiano, le Terre della Tempesta e Dorne) analizzandone la storia della creazione e delle varie famiglie che vi hanno regnato, fino a quelle che attualmente ne sono “protettrici”. Ovviamente non ci si limita solo al Westeros, e si passa successivamente ad Essos con la storia delle città libere, e ci sono anche alcune descrizioni di ciò che fin ora si conosce del terzo continente, Sothoryos.

Aegon il Conquistatore – © Fantasy Flight Publishing, Inc.
Partiamo con le cose positive: la Storia Antica è piuttosto interessante, e raggiunge l’apice qualitativo con la Conquista di Aegon e la storia dei Signori dei Draghi, che vi assicuro essere davvero appassionante. Per quanto riguarda, invece, le varie zone del Westeros, a parte un paio di casi (Dorne e le Isole di Ferro), le descrizioni della storia dei luoghi sono piuttosto soporifere, e si riducono spesso ad un’accozzaglia di nomi di persone che hanno combattuto tra loro. Meno noiose sono le storie delle città libere di Essos, ma man mano che si prosegue verso Sothoryos le descrizioni si fanno più vaghe – giustamente, direi, visto che si tratta comunque di luoghi che Martin non ha trattato ancora nei suoi libri regolari – fino a concludersi con una breve storia di Asshai delle Ombre, che invece stuzzicherà sicuramente la curiosità di molti, pur non essendo molto approfondita. In definitiva, diciamo che – come per la Danza dei Draghi raccontata ne La Principessa e la Regina – il fatto che vegano narrate cronache postume riportate non da un individuo che ha viaggiato in prima persona, ma da uno studioso che ha raccolto informazioni, spesso fa sentire la mancanza di descrizioni accurate e coinvolgenti come quelle dei POV dei personaggi de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. La lettura, comunque, è resa notevolmente piacevole dalla presenza di oltre cento illustrazioni realizzate da artisti di tutto il mondo sotto il marchio Fantasy Flight, che sicuramente tutti apprezzeranno.

Un scorcio di Asshai delle Ombre – © Fantasy Flight Publishing, Inc.
Per quanto riguarda l’edizione italiana, vi do buone notizie, ma anche qualche critica: va sicuramente fatto un plauso a Mondadori, che ci ha permesso, al costo di 25€, di portarci a casa un bel volumone di 320 pagine stampate in altissima qualità e in contemporanea con l’uscita americana. Della traduzione se ne sono occupati il nostro amico Sergio Altieri insieme ad Alba Mantovani, Denise Silvestri e Giusi Valent. Come molti avranno sicuramente notato, non è difficile che nel corso della lettura si incappi in qualche problema di editing di troppo: ogni tanto ci sono errori di formattazione (ad esempio, del testo decentrato), parole con caratteri errati, città sulle mappe che cambiano di posizione, e più di una volta la traduzione del nome di un personaggio è diversa anche a distanza di poche righe. Come Altieri ci ha spiegato nel corso dell’intervista che ci ha rilasciato qualche settimana fa, la causa è dovuta dal fatto che il team ha avuto poco tempo per occuparsi dell’adattamento italiano del volume: i problemi sono quindi abbastanza giustificabili (tranne il cognome sbagliato dell’autrice in copertina…), ma mi aspetto comunque che vengano risolti con le prossime edizioni, come lui stesso ci ha assicurato. Prima ho anche citato le mappe: ogni zona del Westeros è integrata, ad inizio capitolo, con una piccola mappa che la riguarda. Per un’enciclopedia, onestamente, mi sarei aspettato decisamente di meglio: le cartine sono molto superficiali, e addirittura per Essos mancano del tutto, rendendo davvero difficoltoso orientarsi seguendo le descrizioni delle città, delle foreste o di qualsiasi altro luogo. Personalmente – e sono sicuro che in molti saranno d’accordo con me – sarei stato disposto a pagare anche una decina di Euro in più per l’inclusione di una bella mappa gigante estraibile, simile a quella che si trova insieme a Il Signore degli Anelli (magari a colori, avrebbe aumentato sicuramente il valore dell’opera).
P.S.: se ve la siete persa, vi ricordo che qui c’è anche l’intervista a Linda Antonsson e Elio M. Garcìa su Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco, divisa in parte 1 e parte 2.
– Mario Ferrentino –
Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco: Recensione
Mario Ferrentino