Vi siete fiondati già in libreria? Come perché? Da qualche giorno è disponibile anche in Italia Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco, gigantesca enciclopedia che esplora a fondo la storia dell’universo creato da George R.R. Martin attraverso circa 300 pagine di materiale inedito. Il volume, nonostante abbia ricevuto un cospicuo contributo da parte di Martin, è stato realizzato da Elio M. Garcìa e Linda Antonsson, due semplici appassionati che seguono la storia di A Song of Ice and Fire sin dal 1997 e che sono stati riconosciuti dallo stesso Martin come i due maggiori esperti sulla saga (pensate che lavorano addirittura con gli editor dei libri della serie e con gli sceneggiatori dello show HBO per assicurarsi che a nessuno sfugga qualche particolare importante e che non ci siano incongruenze con i vecchi capitoli). Il portale Reddit ha pubblicato un’interessante e sostanziosa intervista proprio ai nostri baldi amici, che ho tradotto qui per voi in due parti (la seconda vi aspetta settimana prossima). Inevitabili degli spoiler sia su Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco che sui volumi regolari, ma li ho mascherati in maniera che solo trascinando il mouse su di essi sia possibile vederli.
Quanta libertà vi ha dato Martin per sviluppare in maniera indipendente la storia de Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco? Vi augurate che in futuro, quando magari l’autore concluderà tutti i libri, vi diano l’autorizzazione ad espandere ulteriormente la serie de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco?
Nel 2006 il piano originale fu che avremmo dovuto lavorare in maniera indipendente per permettere a Martin di concludere i libri principali. Dopo alcune discussioni preliminari e una presentazione della struttura del lavoro che avremmo fatto – che ricevette la sua approvazione –, siamo partiti. Il primo passo è stato quello di raccogliere tutte le informazioni che avevamo dai racconti e dai dettagli forniti da Martin agli appassionati tramite mail, incontri, letture, ecc.. Per fortuna avevamo a disposizione Concordance e la So Spake Martin Collection che ci hanno semplificato il lavoro. Abbiamo riunito i dati più rilevanti e li abbiamo aggiunti a quelli già in nostro possesso. Per molto tempo George non ha collaborato con noi (stava scrivendo A Dance With Dragons). L’idea, però, era che una volta concluso il libro, ci avrebbe affiancato per una revisione generale, per correggere gli errori o colmare eventuali buchi. E in un certo senso è andata così: George ci ha dato un grosso aiuto inviandoci note e sistemando ciò che non andava bene, ma si è reso conto che c’erano comunque molti eventi o luoghi che noi stavamo trattando e sui quali nei libri lui aveva parlato molto poco. Invece di inviarci delle note sulle quali noi successivamente avremmo potuto sviluppare del materiale, perciò, ha iniziato a scrivere, e scrivere, e scrivere… ha scritto veramente tantissima roba e in poco tempo. Ogni sezione del volume si è ritrovata così arricchita da un lavoro “ufficiale”: pensate che delle 50.000 parole previste, il libro alla fine se n’è ritrovate 180.000! Per quanto riguarda l’espansione della serie da parte nostra, non penso accadrà: questo è il mondo di George, e noi siamo soltanto felici di essere riusciti a dargli una mano a condividerlo ed espanderlo con quest’opera.
Le teorie dei fan: qual’è quella che vi piace di più, quella che non sopportate e quella che sperate si avveri.
Ne abbiamo scelte alcune tramite questo compendio di teorie. Quella che ci piace di più è senza dubbio R + L = J. In realtà è una teoria alla quale non avevamo mai pensato, ma ci crediamo. In ogni caso, restano diversi dettagli poco chiari, tipo il perché le cose siano andate in questo modo. Poi pensiamo che [spoiler da A Dance With Dragons] il giovane Aegon Targaryen sia un impostore (ma che né lui stesso né Jon Connington ne siano a conoscenza) e che la messa in scena sia stata organizzata da Varys e Illyrio. Pensiamo anche che sia un discendente Blackfyre. Secondo noi, inoltre, [spoiler da A Storm of Swords] Il Cavaliere dell’Albero che ride era Lyanna Stark. Poi crediamo che Alba, lo spadone di Casa Dayne, fosse in origine Portatrice di Luce, l’arma di Azor Ahai, e che “Spada dell’Alba” fosse un titolo creato per tenere al sicuro l’arma fino alla rinascita dell’eroe (è probabile che a generare questa teoria siamo stati proprio noi tempo fa). Le teorie che non sopportiamo sono tante, come ad esempio quelle che fanno paragoni con la mitologia (mi dispiace, ragazzi, George non lavora in questo modo). Inoltre ci chiediamo che senso abbia creare teorie che sono praticamente delle pretese da parte dei lettori: va bene che non possono essere smentite al 100%, ma non trovano neanche supporto nelle congetture più basilari ([spoiler da A Dance With Dragons] No, Quentyn Martell non è sopravvissuto. No, Howland Reed non è l’Alto Septon. No, Roose Bolton non è un metamorfo che ha governato la sua casata per generazioni passando da un corpo all’altro. No, i Bolton non sono alleati o discendenti degli Estranei. No, non c’è nessun codice segreto nascosto nei racconti. No, non esiste nessuna Grande Congiura del Nord. [spoiler da Tempesta di Spade] No, Tywin Lannister non è stato avvelenato. [spoiler da A Dance With Dragons] No, la teoria del “Cleganebowl” non regge (specialmente quella che parla del becchino conosciuto precedentemente come “Il Mastino” che lotta nel processo per singolar tenzone contro l’esperimento di necromanzia precedentemente conosciuto come Gregor Clagane). Una teoria che sappiamo speriamo si avveri: [spoiler da A Dance With Dragons] Ashara Dayne è Quaithe delle Ombre (ma pensiamo sia risaputo ormai).
Martin vi ha permesso di inserire un vostro personale contributo all’opera? Se sì, quale? Altrimenti potreste spiegarci come funzionava il processo di collaborazione con l’autore?
Certo: per esempio molti nomi di Maestri e delle loro opere li abbiamo inventati noi, così come degli aneddoti tratti da esse. Trovare questi nomi è stato uno degli aspetti più belli del processo. Ci sono stati, poi, punti in cui c’erano dei buchi, parti di storia che un Maestro avrebbe dovuto conoscere. Così abbiamo abbozzato pezzetti di trama basandoci anche sulle speculazioni che avevamo a nostra disposizione, e li abbiamo sottoposti a Martin. In molti casi ha lasciato tutto com’era, in altri è partito dalla nostra base per elaborare meglio quella determinata storia, cosa che ci ha dato davvero tantissima soddisfazione. Un esempio è dato dal fatto che ci siamo sempre chiesti perché [spoiler da Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco] i Tully, casata che non si è mai seduta sul Trono di Spade né è ricordata per imprese particolarmente degne di note, abbia guidato la rivolta contro Harren il Nero. Che ne è stato delle vecchie casate reali, i Blackwood e i Brackens? Quindi abbiamo supposto che qualcosa possa averle rese meno forti durante il regno di Harren. Che questa cosa sia vera o no, a Martin sembra che l’idea sia piaciuta. In altri casi ha respinto la nostra versione dei fatti proponendoci quella esatta, che chiaramente si è sempre rivelata migliore. Per esempio abbiamo prodotto una versione della storia del viaggio dei Rhoynar a Dorne incentrata completamente su nostre congetture. Martin ci chiese se l’avessimo scritta basandoci su qualcosa che avesse detto lui, e gli abbiamo detto di no. Così dopo qualche giorno ci ha inviato la sua versione, decisamente diversa da come l’avevamo immaginata noi. Per questo diciamo che alla fine è arrivato tutto da George, e il materiale non prodotto direttamente dalle sue mani è stato comunque supervisionato da lui. È superfluo dire, poi, che più la storia si avvicinava al “presente” della narrazione, meno racconti basati su congetture potevamo scrivere. Una cosa è la storia antica, che i Maestri possono non ricordare nei minimi dettagli, una cosa è quella che si avvicina di più ai personaggi de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, sulla quale George ha le idee chiare.
Pensi che ora che è uscito Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco emergeranno nuove teorie? Qualcuna delle vostre teorie si è ridimensionata durante la stesura del libro?
Siamo certi che verranno alla luce più di una teoria a proposito degli eventi storici. Per quanto riguarda il materiale relativo alla narrazione de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, non penso salteranno fuori nuove teorie, ma in base a ciò che contiene il libro alcune delle vecchie supposizioni potrebbero ottenere nuove basi speculative o anche perderne. In merito alle teorie personali, no, non si è ridimensionato nulla. Ma abbiamo avuto conferma di diverse cose. Comunque siamo rimasti spesso sorpresi da alcune rivelazioni fatte da George, o su come aveva raffigurato alcuni personaggi storici, estremamente diversi da come ce li eravamo immaginati.
Mi piace molto il concetto dei due Maestri che, con punti di vista diversi, scrivono la storia, perché somiglia molto al processo che ha portato noi a conoscere la storia antica e medievale. Per caso voi o Martin avete basato il carattere dei due Maestri su qualche storico famoso quando avete scritto il punto di vista de Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco?
Non posso dire che sia stato effettivamente così, almeno non per quel che riguarda Maestro Yandel. Ci siamo riferiti ad alcune opere medievali – tra tutte Chroniques di Jean Froissart, La Vita di Re Alfredo di Asser, Imprese dell’Imperatore Federico di Ottone di Frisinga – solo per avere ispirazione. Ciò ha avuto impatto perlopiù nel modo in cui i Maestri si sono relazionati con le loro “fonti”, e ci hanno dato ispirazione diretta soltanto in un paio di passaggi.
Visto che sembra che siate entrati in contatto con un bel po’ di materiale per scrivere questo libro, ci sono stati dei consulti con Martin per essere certi che le informazioni che avreste scritto non sarebbero in qualche modo entrate in contraddizione con i volumi futuri della storyline, con i racconti di Dunk & Egg, ecc…?
Lo abbiamo già detto nella prima e nella terza domanda: tutto quello che abbiamo scritto è stato supervisionato anche da George, che ha rimosso ciò che ha considerato inappropriato. Riguardo Dunk e Egg, una volta ci ha chiamati per spiegarci come avrebbe proseguito la loro storia, e dobbiamo dire di essere rimasti a bocca aperta. Ne Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco i lettori scopriranno molte situazioni critiche che capiteranno a questi due personaggi, ma il fulcro della storia che davvero stupisce è ancora una volta il modo e le motivazioni che portano al compimento di queste situazioni, perciò invitiamo tutti gli appassionati a non perdere i prossimi libri che vedranno come protagonisti Dunk e Egg.
C’è qualche argomento che avreste voluto approfondire maggiormente ne Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco?
George ci ha fornito un documento che parlava del periodo della reggenza nel regno di Aegon III, seguito dalla fine della danza dei Draghi, che era davvero pieno di dettagli e personaggi incredibili. Per necessità abbiamo dovuto abbreviare la sezione relativa a questo evento in maniera da renderla omogenea alle altre, ma avremmo voluto scriverne molto di più. È stato un periodo della storia incredibile, pieno di intrighi. I fan possono attendersi un bel po’ di sorprese interessanti se George dovesse decidere di pubblicare “Fire and Blood” dopo che avrà completato la saga.
Come ci si sente a poter avere uno sguardo più ampio sul “dietro le quinte” della produzione di materiale di cui, prima che autori, si è fan? È cambiato il vostro punto di vista? Vi diverte ancora leggere i libri?
La serie ci appassiona ancora tantissimo e rileggiamo con piacere tutti i libri… ma dobbiamo ammettere che essere coinvolti nella stesura di un volume come questo rende difficile tornare indietro con entusiasmo a rileggerlo tutto. Un po’ perché abbiamo lavorato duramente sul libro per così tanto tempo che non sentiamo la necessità impellente di ritornarci sopra così presto. Un po’ perché la maggior parte del nostro materiale preferito è stata “compressa” rispetto al mastodontico lavoro di George, che abbiamo comunque fra le mani, perciò per qualsiasi cosa possiamo sempre tornare alla “fonte” originale. E penso sia anche perché se tornassimo a rileggere il libro, in tanti punti ci troveremmo a pensare “Ah, qua avrei voluto inserirci anche questa parte”, o “Forse questo passaggio avrei potuto scriverlo in maniera più chiara”. Ora capiamo perché molti autori non siano così propensi a certi particolari nella creazione delle loro opere come lo sono i loro fan più accaniti. È difficile rimettere mano a qualcosa su cui hai lavorato e guardarlo con la freschezza mentale di un appassionato, che non percepisce tutto il peso di una cosa del genere. E questa esperienza ci ha fatto apprezzare molto di più gli sforzi di chi si lancia in progetti come quello di scrivere un libro di queste dimensioni. Ci vogliono centinaia e centinaia di ore, dall’inizio alla fine.
Potreste spiegarci come funziona il procedimento che porta alla creazione di contenuti che servono a riempire dei vuoti nel racconto? Ad esempio, come vi muovete quando dovete creare una nuova casata o espanderla?
Abbiamo evitato di creare nuove casate! Parlando in maniera più generica, comunque, quando ci accorgiamo di un buco che il Maestro dovrebbe necessariamente conoscere, avviamo un processo di brainstorming che ci porta a riempirlo. Come già detto prima, poi, tutto viene analizzato da George che ne valuta la qualità ed, eventualmente, lo approva.
L’intervista non è finita, vi aspetto qui la settimana prossima per la seconda parte!
– Mario Ferrentino –