Nel 2010, molti lo ricorderanno, vide la luce un film particolarmente sui generis: figlio del talento artistico di un regista come Tim Burton e del suo feticcio per eccellenza, Johnny Depp, Alice in Wonderland gettò le basi per un nuovo modo di fare cinema, relativamente al genere fiabesco. Un modo che, a ben guardare, per fortuna non ha dato numerosi frutti, visto che la tendenza di ricreare le fiabe in chiave più oscura, a tratti realistica e gotica, pur se non esauritasi, comunque non ha portato alla valanga di film che si poteva temere sarebbero arrivati. E anche se Maleficent, film di cui ci siamo occupati al pari di numerosi altri (tra cui il recente Pan ed il meno recente Il Grande e Potente Oz), sembrerebbe condividere e dovere molto della sua essenza ad Alice in Wonderland, è anche vero che non è stato del tutto il precursore del genere.
Dopo una pausa di più cinque anni, il papà di Nightmare Before Christmas ci porta a far rivivere le atmosfere che aveva dipinto col suo film visionario, colorato, e assai figlio della CGI, Alice in Wonderland. O meglio, lo farà in veste di produttore, in quanto alla regia ci sarà James Bobin, la cui filmografia non è né altrettanto vasta, né di certo altrettanto illustre (ha all’attivo, prima di questo film, solo due esperienze, ossia I Muppet ed I Muppet 2 – Ricercati, che non si può dire siano esattamente dei film memorabili). Si è pensato, chiaramente, di puntare su di un cast stellare a di ben poco altro per confezionare questo prodotto, che vedrà la luce nelle sale italiane il 25 maggio 2016, col titolo Alice attraverso lo specchio, in omaggio al seguito del romanzo di Lewis Carrol (Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò).
L’autore della storia, al secolo Charles Lutwidge Dodgson, scrisse Attraverso lo Specchio permeandolo di tratti meno legati al sogno e alla metafora, come invece fece col precedente Alice nel Paese delle Meraviglie, donando ad esso atmosfere più malinconiche a causa di alcuni problemi familiari che stava attraversando: nonostante abbia comunque avuto un buon successo (anche perché si nutriva di quello del suo predecessore), è innegabile che abbia avuto meno notorietà del prequel, vuoi perché era impossibile tradurre un romanzo come questo senza che si perdessero o risultassero sfumati i giochi di parole, il significato delle poesie, le figure retoriche e tutto ciò che ha reso, sotto il profilo linguistico e letterario, Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio due capolavori del genere, vuoi perché, semplicemente, la prima opera bene o male consegna alla memoria un autore. È dunque apparso curioso (giusto per citare Alice), che dopo quasi sei anni sia stato proposto il seguito del film del 2010.
Difficile dire cosa ci si potrà aspettare da questo nuovo capitolo, anche perché la visionarietà di Burton, che sembrava andare a braccetto con quella di Lewis Carrol, aveva permeato la prima pellicola di atmosfere anche inquietanti e violente, tant’è che era consigliata la presenza di adulti che accompagnassero i più piccoli a vederlo. Certo, questa cosa non gli ha impedito di guadagnare uno sproposito (oltre un miliardo di dollari contro un budget di produzione stimato di circa duecento milioni), facendo finire la produzione al ventunesimo posto nella classifica dei film col maggiore incasso della storia.
A soli sei mesi circa dall’uscita del film, vediamo quali sono le notizie certe.
UN CAST… MERAVIGLIOSO!
Anche se orfano di Tim Burton (il che fa comunque una certa impressione, perché non si tratta di un regista che si rimpiazza con il primo… anzi, l’ultimo venuto), questo nuovo capitolo della saga di Alice si propone di rompere parecchi schemi e di puntare su una presenza massiccia di star del grande schermo. Salta immediatamente agli occhi tanto il nome di Mia Wasikowska, classe 1989, che tornerà ad interpretare i panni della protagonista, quanto quello di Johnny Depp, il Cappellaio Matto, nonché quello di Helena Bonham Carter che, dopo aver vestito i panni neri di Bellatrix Lestrange nella saga di Harry Potter e quelli della Fata Madrina di Cenerentola nell’omonimo film in live action, ricoprirà di nuovo il ruolo di una pazza spostata, qual’è la Regina Rossa. Ci sarà anche Anne Hathaway nei panni della Regina Bianca, mentre un mostro sacro come Sacha Baron Cohen interpreterà Tempo (l’antagonista del film), oltre ai vari Rhys Ifans, Matt Lucas, Ed Speleers e Andrew Scott; completano, nemmeno a dirlo, il cast, le “voci illustri” quali Alan Rickman (il Professor Piton di Harry Potter) che, da meraviglioso attore di teatro qual’è, è stato chiamato a dare la voce al Brucaliffo, Stephen Fry (lo Stregatto), Michael Sheen (il Bianconiglio) e Timothy Spall quale Il Cucciolo che Alice incontra quando è molto, molto piccola, e che Tim Burton aveva rinominato Bayard, il Mastino Sanguinario.
Voi che ne pensate? Vi è piaciuto il primo capitolo? Che aspettative avete per questo sequel?
– Leo d’Amato-