Dopo una lunga attesa, finalmente è arrivato. Se quelli rilasciati in precedenza erano poco più che teaser trailer (abbiamo analizzato sia il primo che il secondo sulle pagine virtuali di Isola Illyon), questo è il primo vero e proprio trailer (o full trailer, come va di moda dire) e probabilmente anche l’ultimo che possiamo gustare da qui all’uscita di ‘Star Wars – Il Risveglio della Forza’. Per quelli, fra voi, che ancora non si siano tatuati la data sulla spalla, ricordo che il film uscirà in tutto il mondo il 18 dicembre 2015, con la lodevole eccezione dell’Italia, dove arriverà con due giorni d’anticipo, il 16 dicembre. Siete pronti? Allacciate le cinture, preparatevi al balzo nell’iperspazio… e cercate di scoprire insieme a noi i segreti celati in questo denso paio di minuti di montaggio.
Protagonisti indiscussi di questo filmato promozionale sono senza dubbio Rey, la razziatrice di relitti di astronavi, e Finn, lo Stormtrooper che ha destato grande scalpore, comparendo sulla recente locandina dell’Episodio VII con una spada laser azzurra tra le mani. Nelle prime sequenze del trailer, Rey si muove con consumata circospezione tra i resti del cimitero di astronavi di Jakku (il pianeta che, inizialmente, tantissimi avevano scambiato per Tatooine), poi cammina spedita tra le dune, accompagnata dal droide BB-8. In sottofondo, una voce femminile le chiede: “Chi sei?”. Rey risponde: “Nessuno”, ma qui sull’Isola non abbiamo mica la mosca al naso: “Nessuno” un par di palle, vedrete che questa ragazza spaccherà culi.
Immancabile l’apparizione delle lettere cangianti della LucasFilm, quindi, sulle note di un distante accordo di pianoforte, rivediamo una imponente parata di Stormtrooper, schierati sulla falsariga dei soldati nazisti; quindi fa la sua apparizione Finn, soldato imperiale disilluso, il cui TIE Fighter di nuova generazione viene abbattuto, verosimilmente, sui cieli di Jakku (giustificando l’incontro più o meno casuale con Rey). “Mi hanno addestrato a un’unica cosa… ma non ho niente per cui combattere”, sussurra la sua voce in sottofondo. Simbolicamente, inquadratura dopo inquadratura Finn perde tutti i pezzi della rinnovata armatura degli Stormtrooper.
Tocca dunque a Kylo Ren, il Sith con cui i “buoni” dovranno scontrarsi in questo film, fare la propria apparizione, di schiena, sul ponte di un incrociatore stellare, in una luce virata al rosso sangue. “Niente ci fermerà”, dice con voce distorta, e sembra riprendere il “niente” dell’ultima frase di Finn. “Io finirò ciò che hai iniziato”, soggiunge, e dal movimento della camera sembra che si stia rivolgendo alla maschera di Darth Vader, liquefatta dalle fiamme purificatrici del finale dell’Episodio VI. Come a dire, il Male risorge dalle proprie ceneri. Kylo Ren tortura quindi un povero cristo con la Forza (il tempo delle sonde piene di siringhe sembra tramontato per sempre); veniamo sopraffatti dal potente tema musicale (si direbbe una rielaborazione del “love theme” dell’Episodio V), mentre un’esplosione colossale divora lo schermo e, subito dopo, il ‘Millennium Falcon’ erompe tra i relitti che costellano il deserto di Jakku, braccato da due TIE Fighter.
La musica cresce d’intensità, Rey e Finn (in abiti civili) appaiono all’interno del nostro pezzo di ferraglia preferito, mentre la voce di un invecchiato Han Solo assicura che “È vero, è tutto vero. Il Lato Oscuro… i Jedi… sono reali.” Noi lo sappiamo, certo, ma sulle facce dei giovani protagonisti è dipinta vera e propria meraviglia: come se Jedi e Sith non fossero altro che leggende, o peggio ancora storie per bambini. “Abbiamo sentito delle storie…”. La curiosità, a questo punto, è già montata a neve: che diavolo è successo nei trent’anni che separano l’Episodio VII dal capitolo originariamente pensato per concludere la saga? Il finale, per certi versi idilliaco, presupposto dai sequel fioriti nell’Universo Espanso è stato, evidentemente, spazzato via: trent’anni dopo gli Imperiali combattono con forze che potrebbero appartenere a una rifondata Repubblica, all’Alleanza Ribelle o a chissà chi.
Con una veemenza inattesa, mentre il Falcon attraversa l’iperspazio, si eleva maestoso il tema ‘The Light of the Force’, mai così marziale, con cori, fiati e percussioni che scuotono le orecchie dell’ascoltatore – vi giuro, a me le prime note ricordano molto da vicino il main theme di ‘Star Trek – Into Darkness’. Sotto una pioggia scrosciante (ma ha mai piovuto nei vecchi film?) si stagliano le sagome di Kylo Ren, con la celebre spada laser rossa munita di guardia in pugno, e di altri loschi figuri che si preparano a combattere. C’è chi giura che tra questi si nasconda un’armatura mandaloriana, il che potrebbe segnare il ritorno di Boba Fett dal soggiorno nelle fauci del Sarlacc, ma non c’è tempo per soffermarsi su queste frivolezze (per inciso, guardate il trailer a 1:17): sulle epiche note fanno la loro comparsa gli ormai celeberrimi X-Wing a pelo d’acqua, poi dei soldati imperiali intenti a mettere in sicurezza le rovine di un campo di battaglia, quindi combattimenti fra TIE Fighter e X-Wing (rigorosamente all’interno dell’atmosfera!), esplosioni e momenti che preannunciano di farci gonfiare il petto per l’emozione.
Si vedono quindi Han, Finn, Rey e BB-8 fare il loro ingresso in un cortile, insolitamente decorato da una miriade di bandiere, nel quale incrociano stupefatti un droide gigantesco: forse una qualche alleanza di contrabbandieri? Azzardo. Soprattutto, si rivede qualcuno che non-può-essere-altri-che-Luke Skywalker posare la propria protesi bionica, non più occultata, ma scintillante nella propria cromatura, sul testone di R2-D2. Ciò nonostante, l’Internet è popolato di fan convintissimi che Luke sia la persona che sta dietro la maschera di Kylo Ren. A mio avviso, questa eventualità è da escludere. Sbaglierò, ma ritengo enormemente più probabile che Luke sia divenuto un eremita, come lo erano Obi-Wan e Yoda prima di lui, e che per la sua ricerca passi la chiave dello scontro fra le forze guidate da Kylo Ren e quelle di cui, in qualche modo, si fa rappresentante il generale Solo. In un qualche modo, la sparizione dell’ultimo Jedi spiegherebbe anche la diffuse ignoranza sul tema della Forza.
Il trailer va in crescendo insieme alla musica, con una carrellata di immagini sulle quali ci lambiccheremo il cervello da qui a dicembre: Captain Phasma che avanza con fucile e mantello al vento, Kylo Ren che cala un micidiale fendente del suo spadone laser (e continuate a prendere per il culo, va’ che roba, quanto è fantasy!), Rey che piange disperata, quindi Finn, Chewbacca e Han che abbassano contemporaneamente le mani che tenevano al di sopra della testa; seguono scene di combattimento ed esplosioni a volontà. Una voce femminile, che potrebbe essere quella di Leia, avverte che “La Forza ti sta chiamando”.
Arriviamo quindi al momento forse più emozionante dell’intero trailer: Leia, distrutta e in lacrime, abbraccia Han Solo, che cerca di consolarla. Quindi vediamo Finn, armato di spada laser di colore azzurro, che si prepara a combattere contro il Sith nella foresta innevata con la quale abbiamo iniziato a familiarizzare fin dal primo teaser. Il filmato si conclude con un tema più allegro e leggero e un’altra voce femminile che, rispondendo al richiamo della Forza, invita a “lasciarla entrare”.
Il trailer finisce così, lasciando una profonda emozione e la domanda “Dove sono le altre due ore di girato?”. Rispetto al secondo teaser, che pure avevo apprezzato, trovo che questo trailer sia, se possibile, ancor più equilibrato nel giostrare tra passato e futuro, tra innovazione e tradizione della saga. Per parafrasare lo slogan di Harvey Dent, “Io credo in J. J. Abrams”. Dopo questo trailer, forse, anche un pizzico in più.
La Forza ci sta chiamando e il Risveglio è vicino. E voi, Isolani, la lascerete entrare?
– Stefano Marras –