Le serie TV vanno di moda, ormai questo è certo. Oppure non sono una moda, ma qualcosa destinato a durare per sempre, ora che il mondo sta imparando a conoscerle, ma questo lo sapremo solo con il tempo. In ogni caso, il punto è che praticamente qualsiasi prodotto sta subendo il trattamento “televisivo”, con tutti i vantaggi e gli svantaggi associati.
Di certo sembra che questo periodo sia perfetto per provare a ripresentare al pubblico qualcosa che al cinema non aveva avuto successo. Sto parlando, e non per la prima volta qui su Isola Illyon, di Shadowhunters, The Mortal Instruments nel titolo originale, la saga urban fantasy creata da Judith Rumelt, in arte Cassandra Clare. Dopo il flop – perché di flop si è trattato – del film “Shadowhunters – Città di Ossa”, incentrato sul primo libro della serie, la Constantin Film aveva pensato di portare avanti la storia con una seconda pellicola, ispirata ovviamente al volume successivo, salvo poi pensare di abbandonare il progetto. Le cose sono cambiate quando è stato deciso di far ricominciare la storia sotto forma di show televisivo, la cui produzione è cominciata nel 2015 e si concluderà col debutto della serie sul canale ABC Family nel 2016.
Nel trailer, che potete vedere qua sotto, si trovano già tutti i punti fondamentali della storia che nella prima stagione, composta da 13 episodi da un’oretta circa, parlerà di ciò che accade nei due libri iniziali. Si ripercorrerà, quindi, anche la storia dell’unico film, nella speranza di non ripetere i danni fatti qualche anno fa, quando le accuse mosse alla pellicole furono la poca cura nelle spiegazioni, i particolari e i dettagli tralasciati e una riproduzione sciatta del libro. Gli stessi produttori, però, tentarono di difendersi, sottolineando la difficoltà del rendere in un solo film di un paio d’ore l’intera storia di un libro: la promessa che è arrivata assieme alla serie TV, quindi, è quella di dare maggior spazio a tutte le sfumature del testo.
Si è anche deciso di non riconfermare gli stessi attori del film, optando invece per un nuovo cast. Così nel ruolo della protagonista, Clary, c’è Katherine McNamara, e il suo migliore amico Simon, bloccato nel limbo della friendzone (almeno da quel che si è visto nel film), è Alberto Rosende. A fare la parte del gruppo di Shadowhunters, i cacciatori di demoni, questa volta saranno primo tra tutti Dominic Sherwood, che sarà Jace, mentre i fratelli Alec e Izzy saranno, rispettivamente, Matthew Daddario e Emeraude Toubia. In merito ai tanti altri personaggi ricorrenti nella serie, ci sarà il Sommo Stregone di Brooklyn, interpretato da Harry Shum Jr, Jocelyn, la madre della protagonista, interpretata da Maxim Roy, e Isaiah Mustafa nei panni del suo amico amico Luke Garroway . A dare il volto allo Shadowhunter cattivo Valentine è, invece, Alan Van Sprang.
Così, con il nuovo cast si è ripartiti da capo, riproponendo dal principio la storia di Clary Fray, normalissima studentessa della Brooklyn Academy of Art che vive con la madre single Jocelyn nel loro appartamento di città, trascorrendo il suo tempo studiando o con il migliore amico Simon. Il giorno del suo diciottesimo compleanno tutto cambia: incontra Jace (no, non il planeswalker di Magic the Gathering, anche se avrebbe potuto rendere tutto molto più curioso!), scopre l’esistenza dei demoni e dei mostri, e di essere lei stessa qualcosa di più di un semplice essere umano. Per essere precisi scopre di essere una Shadowhunter, una cacciatrice (salutiamo Sarah Michelle Gellar, che per me rimane l’unica cacciatrice), un ibrido in parte umano e in parte angelo. Ovviamente le cose diventano presto più complicate: ci saranno amicizie, amori e sfide, verranno scoperte alleanze e tradimenti e chi più più ne metta. Insomma, ci sono state promesse tutte le luci e le ombre dei romanzi (e serie TV) young adult.
Certo, aleggia un certo scetticismo al riguardo, diviso tra i fan timorosi di vedere di nuovo i loro amati libri sullo schermo, visto com’è andata l’ultima volta, e chi, quando ha sentito parlare di “young adult”, ha mentalmente gridato “No, di nuovo!”. E se la prima metà non può che aspettare e vedere, la seconda può cominciare a lamentarsi del fatto che davvero sembra non sia possibile scrivere qualcosa di urban fantasy, o semplicemente di fantastico diretto ad un pubblico femminile, che non sia sempre la stessa melensa storia. Una ragazza si sveglia, incontra un tizio strano, scopre dei segreti su di lei e/o su questo mondo, scopre di avere dei poteri particolari, spunta il solito triangolo amoroso e così via, come nella più classica delle fanfiction. Certo, magari in questo caso è solo perché la Clare scriveva fanfiction di successo prima dei libri, però è quasi deprimente vedere che in una manciata di anni si è passati da Buffy a Bella. Anzi, senza quasi. A questo punto, però, sorge un dubbio: e se il problema non fosse stato la scarsa qualità del film, ma proprio l’argomento trattato? E se il mondo fosse stufo di questa storia della ragazza sfigata salvata dalla sua vita normale da un ombroso fotomodello? Vedremo: per il momento vi lascio il trailer e la speranza che magari Shadowhunter si dimostri qualcosa di più della solita favoletta ambientata in città. Forse. O forse no.
– Caterina Gastaldi –