Once Upon a Time (o C’era una volta, come potrebbe essere nota ad alcuni di voi), la serie tv fantastica che nel 2011 venne trasmessa per la prima volta in America da ABC, ha raggiunto il suo personale canto del cigno con la settima e, stando alle dichiarazioni del suo co-creatore Adam Horowitz, ultima stagione: ciò non sorprende affatto, visti gli ultimi accadimenti nella storia che ha reso perplessa la maggior parte dei fan.
La serie, ambientata in un mondo in cui i personaggi di fiabe, leggende e letteratura fantasy prendono vita nella realtà moderna, ha sin dall’inizio mostrato le potenzialità per durare diverse stagioni, un po’ come ha fatto, con celebrità crescente, Supernatural (uno degli show televisivi più sopravvalutati della storia, a mio avviso).
Chiariamoci: nonostante abbia personalmente seguito Once Upon a Time con relativo entusiasmo e sin dall’inizio, non ne sono mai stato un vero e proprio appassionato. Le vicende si sono sempre snodate con qualità altalenante, e in poco tempo le idee interessanti proposte nelle prime battute sono venute meno. Basti pensare alla quarta stagione, che ha segnato l’ingresso in scena di uno dei personaggi più famosi che abbiano calcato il panorama dell’animazione per ragazzi degli ultimi dieci anni: Elsa, presa di peso direttamente dal lungometraggio Disney Frozen, uscito non troppo tempo prima ed esploso di popolarità ancora prima di arrivare nelle sale.
In quel momento, per quanto mi riguarda, qualcosa si è rotto. Quel volatile senso di leggerezza che provavo nel seguire la serie con la promessa di svolgere, nel frattempo, almeno un’altra attività che mi consentisse di ignorare la scialbezza di certi dialoghi, è venuta a mancare. Se prima mi risultava quasi piacevole seguire la serie con malcelata e moderata approvazione, la cosa non ha più avuto spazio nella cerchia delle mie reazioni di fronte all’ennesima commercialata, che non ha fatto altro che ridurre le vicende a una riunione di cosplay, fatti pure male.
Nessun lutto quindi, per quanto mi riguarda, anzi. Per citare le dichiarazioni di Peter Dinklage in merito all’annuncio dell’imminente conclusione di Game of Thrones: “È il momento giusto per chiudere la serie”.
Dopo l’attuale pausa della mid-season, dunque, l’appuntamento per i saluti finali con l’ultima parte della stagione è fissato per il 2 marzo prossimo in America (e il 14 dello stesso mese anche in Italia).
Per quanto mi riguarda, era anche ora.
–Alessandro Fresta–
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