Chiunque abbia giocato “Master Reboot” e che abbia apprezzato la tipologia del gioco, un misto fra fantascienza ed horror, deve assolutamente puntare gli occhi su “Soul Axiom”, nuovo titolo sviluppato da Wales Interactive. “Master Reboot” era riuscito ad appassionare per il suo tema intrigante, i ricordi, permettendoci di penetrare all’interno della memoria di una giovane donna e facendoci vivere, attraverso dei rompicapi, esperienze distorte volte a richiamare spesso l’idea dell’incubo. Un bel gioco, dai buoni presupposti, ma che con il tempo tendeva anche a staccare l’attenzione del giocatore, complici la frustrazione di determinate situazioni e la possibilità nella quale ci si ritrovava a fare delle scelte improbabili e contro logica. Ponendo come base questa tematica onirica tanto attraente, ma con uno sguardo a quelli che sono stati i difetti di “Master Reboot”, il team di sviluppo ha lavorato sodo cercando di colmare le lacune del titolo precedente. Cosa ha da dirci questo nuovo gioco?
Rilasciato il 23 novembre 2014 in Early Access su Steam, “Soul Axiom” è un puzzle-adventure game in prima persona ambientato all’interno di una sorta di sistema operativo chiamato Elysia, che si occupa della tutela dei ricordi, mettendo insieme quelli più confusi e cercando di dargli un senso. Si vestono i panni di una persona sconosciuta che non ha la benché minima idea di dove si trovi e del perché sia lì, e l’unica sensazione che prova è quella di voler andare avanti cercando di risolvere gli enigmi che le vengono proposti. Il gioco tocca numerose aree, dal museo fino alla spiaggia, e pone l’utente davanti a diverse tipologie di rompicapi, dai più semplici a quelli più ostici, ma nulla che una bella spremuta di meningi non possa risolvere.
L’aspetto che fa davvero innamorare è dato dalle ambientazioni: il motore grafico Unity sicuramente non lo rende un gioco dalla grafica unica e indimenticabile, ma queste, oltre ad essere variegate, sono ottimamente realizzate e ben dettagliate, frutto del buon connubio fra colori vivaci e effetti di luce. Da atmosfere più dark, si passa ad ambienti psichedelici e ad altri che addirittura sembrano ispirati a “Tron”. I poteri che si hanno a disposizione sono tre: Phase, che permette di far comparire o scomparire determinati oggetti; Play, che permette di spostare alcuni oggetti; Destroy, che permette di distruggere. Non credo ci sia bisogno di dirvi che l’utilizzo di queste tre abilità (sfruttate in combo o singolarmente) è la chiave per proseguire nell’avventura.
Se mi dovessi fermare qui con la descrizione di questo titolo, ancora in fase di sviluppo, e dovessi farvi un sunto pratico di quello che rappresenta, potrei sicuramente azzardare a dire che se si cerca un periodo di pausa da quei prodotti a volte confusionari e più adrenalinici, questo gioco è perfetto. Essendo solo single player, l’utente non ha altre persone con cui rapportarsi o che potrebbero giudicarlo se non dovesse riuscire a fare, per esempio, un’uccisione: c’è solo lui e lo schermo, il suo alter ego sconosciuto e gli enigmi da risolvere. Molto interessante è anche la trama, che all’inizio appare piuttosto criptica ma che, a lungo andare, attraverso la raccolta di determinati oggetti collezionabili (i PEMO), viene arricchita da dettagli che permettono al giocatore di capire tutti i vari risvolti narrativi.
Ultima, ma non ultima, è la colonna sonora del gioco. Spesso capita, soprattutto nei puzzle game, di non far neanche caso alla soundtrack: si è talmente concentrati sugli enigmi che avere un sottofondo è pressoché irrilevante. Mi viene in mente, per esempio, il titolo indie “Limbo” dove, nonostante le ambientazioni spoglie e essenziali, oltre al semplice svolgimento degli enigmi e all’avanzare della storia, non si sente il bisogno di nient’altro, tanto da non notare la completa assenza di musica – anzi, si apprezza il silenzio e quei pochi suoni ambientali presenti nei vari stage. Non è però il caso di “Soul Axiom” dove, previa una particolare attenzione alla totalità del gioco, possiamo apprezzare la colonna sonora, non portante come in tanti giochi dove l’enfasi del momento accresce con temi musicali ben definiti, ma d’accompagnamento, capace di rilassare, quasi a voler accompagnare appunto il videogiocatore e tranquillizzarlo, valorizzando comunque le varie ambientazioni senza essere troppo invadente.
E se dal single player, Wales Interactive decidesse di estendere questa esperienza creando una sorta di puzzle/MMORPG dove le anime perdute di questa dimensione digitale si possano incontrare? Questo è il pensiero principale che dopo un po’ viene in mente giocando “Soul Axiom”, e cioè la possibilità magari di avere a disposizione stanze in cui risolvere enigmi di gruppo. Dopotutto ci sono guerre da combattere in team come negli FPS, ancient da distruggere come nei MOBA… perché non sperimentare puzzle da completare con gli amici? Potrebbe essere stuzzicante e affascinante. Beh, chi lo sa, tutto è possibile, speriamo di incontrarci tutti su Elysia per bere un caffè insieme! Come già detto, “Soul Axiom” si trova attualmente in Accesso Anticipato su Steam, acquistabile al prezzo di 19,90€, e prossimamente sarà pubblicato anche in versione PlayStation 4, Xbox One e Wii U.
– Alessia Bellettini –