I giocatori del lontano 1985 ricorderanno con amore e nostalgia il primo The Bard’s Tale, un bellissimo Dungeon Crawling lineare che ci faceva sentire esattamente come in Dungeons & Dragons: stanze, mostri, draghi e misteri, il tutto condito da un gruppo variabile di sei personaggi dalle classi diverse e dalle abilità particolari. Insomma, era esattamente come giocare a D&D spacca e ammazza, con un misto di personalizzazione e puzzle. Ebbene, sembrava che la serie fosse terminata nel 1991 (con il terzo capitolo) ed invece, tramite Kickstarter, arriva questa splendida sorpresa: in progetto c’è l’intenzione di realizzarne un quarto episodio! I particolari al riguardo sono pochi, ma andiamo a scoprire insieme cosa si sa fin ora.
La campagna di crowdfunding è iniziata con una base di un 1,2 milioni di dollari da parte della inXile Entertainment, casa produttrice del videogioco, alla quale si sono aggiunti il milione e 200 mila dollari dei donatori. Con il tempo il budget ha continuato a salire, concludendosi con un totale di 1,500,000 dollari raccolti. Decisamente niente male!
Ad occuparsi di dirigere il progetto sarà nientepopodimeno che Brian Fargo, famoso per il suo Wasteland 2. Il gioco riprenderà l’ambientazione dei primi tre episodi: ci troveremo, quindi, di nuovo a percorrere le selvagge e pericolose lande di Skara Brae. Castelli, dungeon e foreste saranno luoghi mistici, misteriosi e pericolosi dove ancora una volta il nostro team si dovrà muovere e guadagnare esperienza. La dinamica del gruppo di personaggi, difatti, rimarrà invariata (almeno a quanto dicono gli sviluppatori), garantendo al giocatore di poter tornare a godere di uno dei punti chiave della serie. Non vedo l’ora, sinceramente, di gustarmi un bel gruppo di guerrieri armati di ascia, o di soli maghi fragili ma potentissimi. Le classi, diverse e variegate, saranno tutte in grado di acquisire diverse specializzazioni (per aumentare ancora di più la personalizzazione delle stesse), anche se si sa ancora poco di come queste specializzazioni influiranno sul gameplay. Non si conosce nemmeno il numero massimo di membri del gruppo disponibili; per ora siamo a quota 3, un numero destinato ad aumentare (si pensa) nel qual caso venissero autorizzati più fondi da parte della InXile.
Gli sviluppatori hanno annunciato che strizzeranno l’occhio ai fan della serie inserendo molti riferimenti ai titoli precedenti, generando trame e sottotrame ricche di background, magari riuscendo a (e potrei dire un’eresia) trasferire i personaggi utilizzati nei precedenti titoli su questo quarto capitolo – questa sarebbe davvero la ciliegina sulla torta. Per quanto riguarda il gameplay sappiamo, per ora, che sarà legato ad un movimento di griglia (anche se quelli meno nostalgici potranno disattivarlo) e che funzionerà in modo simile a quanto visto in passato, alternando stanze a combattimenti, misteri ed enigmi.
La campagna Kickstarter ha superato il milione e mezzo di dollari: un po’ come per il compendio di DotA2, ciò ha garantito lo “sblocco” di varie feature: un sistema avanzato per il controllo e la gestione dei compagni, due personaggi in più nel gruppo, un sistema avanzato di crafting, la collaborazione con il signor Monte Cook e il suo team di designer (che si stanno già prodigando per Tides of Numenera) e due dungeon in più. A 1,7 milioni si sarebbe aggiunto al team Colin McCorm, con un dungeon elfico ed una nuova landa tutta da esplorare, mentre ad 1,9 nel team sarebbe entrato Chris Avellone, che sarebbe andato a completare la rosa degli sviluppatori. Non che non possa accadere in futuro, magari a seguito dell’uscita del gioco, e viste le premesse del titolo, io penso che incrocerò le dita.
Non si sa ancora se le classi saranno esattamente quelle dei precedenti capitoli (bardo, cacciatore, monaco, paladino, ladro, guerriero, mago e convocatore), ma si spera in una buona rosa (magari quattro classi magiche, quattro divine, quattro marziali e quattro basate sull’agilità, perché no). I forum sono pieni di proposte da parte dell’utenza, che sembra essere molto convinta sulla buona riuscita del progetto (considerando gli sviluppatori, già famosi per Planetscape, ed i vari riferimenti al voler fare un lavoro migliore di Wastedland 2, lo sarei anche io). Grazie anche all’accesso a tutto ciò che è stato “il passato” di questo capitolo, si spera che il titolo riesca a generare una buona quantità di fan per poi tornare, come pilastro del Dungeon Crawling strategico, a far parte del panorama videoludico.
Ancora una volta l’azione dei fan si è rivelata di vitale importanza per la buona riuscita del progetto: la fidelizzazione, l’amore per la community e tanto altro si stanno rivelando una strada spianata per il successo di molti progetti. Basti pensare al già citato Compendium di DotA2, oramai fiore all’occhiello del panorama internazionale di gioco competitivo, fino all’esempio tutto italiano di GetAlive, la webserie sul gioco di ruolo dal vivo.
E voi, cosa ne pensate di questo ritorno? Nonostante gli indizi siano pochi, l’idea vi intriga? Quale sarà il vostro party? Scrivetecelo qua sotto! Vi lascio con un primo video di lancio, sperando di far crescere in voi l’entusiasmo per questo gioco! E per chi volesse rimanere aggiornato sul progetto, qui c’è anche il sito ufficiale.
– Yari Montorsi –