Ok. Nella mia lunga carriera nerdosa, ne ho visti di giochi. Credetemi, so di cosa parlo. Ho giocato da “Arcanum” a “Z-Diaries”, passando per tutto l’alfabeto fra GdR e tattici. Ciò implica che di dungeon ne avrò visto a bizzeffe. E in effetti è così. Ne ho visti di tutti i tipi, tra GdR cartacei e per PC: antri gelati, covi di stregoni, gilde ladresche, arene da combattimento, e chi più ne ha più ne metta. E sulla base di ciò all’interno di me stesso è maturata una certezza: per quanto complicato, intricato o ben caratterizzato possa essere, un dungeon è sempre e solo un dungeon. Un luogo pieno di insidie, difficile da affrontare, con ricompense dal valore pari a quello dei rischi che affronti. Beh, mi sbagliavo. Non tutti i dungeon sono uguali. Vi siete mai addentrati in un enorme pista da ballo? Avete mai danzato con scheletri, draghi e minotauri? Allora impomatatevi il ciuffo, e fatevi prendere dalla febbre del sabato sera. Stasera si va tutti al “mortorio” per la sfida finale contro il necrodanzatore!
BALLA COI DRAGHI
Crypt of the NecroDancer è l’opera prima dei “Brace Yourself Games”, compagnia indie ubicata a Vancouver, Canada. Ma va detto, un inizio decisamente scoppiettante. Il titolo ha attirato su di sé premi e titoli come se piovessero, lasciando il segno ovunque si presentasse. E non è difficile capire il perché. Un rhythm game incrociato con un dungeon crawling non è una cosa che si vede tutti i giorni. Ma a stupire non è questo, ma il fatto che sia dannatamente divertente! Chiunque può inventarsi un prodotto assurdo (giusto per fare un nome: I am bread, il simulatore di fette di pane), ma l’abilità del game designer sta nel non portare a noia i giocatori, e credetemi, nella sala da ballo del necrodanzatore non vi annoierete di certo! Spiegato in breve, il gioco inizia con la caduta della protagonista in questa cripta, portandola alla morte.

La sala del ghiaccio e del fuoco! Magistrale.
Ma il necrodanzatore le ruba il cuore e la riporta in vita, costringendola a muoversi al ritmo dello stesso, nascosto da qualche parte nel dungeon. Preambolo narrativo a parte, penso abbiate capito come funzioni: all’interno della cripta voi e i mostri vi troverete a muovervi a tempo con il beat (tra l’altro FANTASTICO, ma in un rhythm game ovviamente la colonna sonora non poteva che essere tale), rendendo così ogni scontro una elaborata, ma al tempo stesso frenetica danza. È un po’ come trovarsi a giocare un titolo a turni, ma con dei tempi veramente ridotti all’osso, portandoci a imparare e capire le routine di “ballo” dei vari mostri se non si vuole andare incontro a una dipartita molto rapida. Ebbene sì, perché siamo qui per ballare ma anche per combattere. Siamo di fronte pur sempre ad un roguelike, e la sconfitta è sempre dietro l’angolo. La bellezza di questo gioco è davvero complicata da spiegare, perché è un rhythm-dungeon-puzzle-crawl game. Dovrete ballare, combattere, e studiare come affrontare le varie situazioni che vi si parano dinanzi, il tutto al tempo del vostro cuore. La randomicità del dungeon è onnipresente, e da partita a partita la sua struttura sarà sempre diversa, ma non le routine di ballo dei mostri, che al ritmo pressante della musica cercheranno di accopparvi con saltelli e piroette. Il combattimento è molto semplice: se cercate di entrare in una casella in cui si trova un mostro adiacente, lo colpirete, se di contro invece il mostro cercasse di entrare nella casella in cui vi trovate voi, e voi provaste a colpirlo, sareste voi ad essere centrati. In pratica si viene colpiti quando il mostro cerca di entrare nella vostra casella. Quando si viene beccati o si perde il ritmo, si perde anche il moltiplicatore delle monete, quindi è veramente interessante scoprire come aggirare i nemici. Un trucchetto utile potrebbe essere quello di usare la pala per fare un buco nel muro e colpire da lì il nemico. Ma come ogni buon roguelike le immancabili sconfitte insegneranno più delle vittorie… almeno per quel livello, perché ad ogni piano corrisponde un suo tema, con la sua musica, le sue sfide e i suoi mostri, concludendo il tutto con un boss finale, che varia sempre. Ad esempio, il terzo piano è tutto fuoco e ghiaccio, con mattonelle gelate e infuocate. Le prime, poi, possono essere sciolte per divenire pozzanghere, altro ostacolo. Non starò qui a spoilerarvi tutte le stanze e i loro modus operandi, lasciando a voi l’onore e l’onere di svelare questa piccola gemma. Ah e non vi ho parlato appositamente del mercante…fantastico, dovete vederlo!
UGOLE E LANCE DORATE
Un capitolo a parte va poi dedicato all’equipaggiamento. Incredibile la varietà di armi che sono state inserite: non solo queste sono molte e diverse, ma anche il tipo di materiale varia. Ciò spesso comporta fare delle scelte. Lo spadone copre due caselle, la balestra tre, ma va caricata… a ritmo, ovviamente. Trasformare la propria arma in vetro conviene, dato che se si viene colpiti si distrugge? Inoltre gli upgrade sono molti e vari. Potenziamo la pala in modo che possa scavare di più, o acquistiamo armature o medaglioni vari? Non mancano poi incantesimi e altri trucchetti. Inoltre, nelle varie run è possibile reperire delle gemme, utili all’interno della lobby per potenziare il nostro personaggio in modo permanente. Ci sono ben 10 personaggi giocabili, ognuno con le proprie peculiarità e stili di combattimento. Un esempio è il Bardo, il personaggio migliore per chi non ha senso del ritmo (esperienza personale), che rende il gioco effettivamente a turni. Quando si ferma, la musica va avanti ma i nemici no. La grande varietà offerta da Crypt of the NecroDancer è una dimostrazione palese della dedizione che vi è stata riposta all’interno. Le ciliegine sulla torta sono, poi, l’editor dei livelli, e la possibilità di aggiungere la vostra musica personale, cosa che sinceramente mi sento di sconsigliare comunque, data la qualità della colonna sonora. In definitiva, invece, consiglio caldamente di provare questo spassosissimo roguelike. Un’esperienza unica e decisamente appagante.
– Andrea Fabiano –
Recensione: Crypt of The NecroDancer
Isola Illyon
- Innovativo e originale;
- Design fantastico;
- Ottima soundtrack;
- Alla larga i puristi del genere;
- la questione lobby e gemme poteva essere gestita meglio;