È passato circa un mese da quando la WotC ha annunciato ufficialmente la nuova storyline autunnale per i prodotti D&D basati sul nuovo regolamento. Dopo l’esordio di Tyranny of Dragons e la continuazione con Elemental Evil (che ha sconfinato addirittura nel boardgame), da settembre in avanti avremo a che fare con Rage of Demons, sulla quale vi promisi tempestivi aggiornamenti. In questi trenta giorni sono trapelati nuovi dettagli in merito ai prodotti basati su questa storyline, in parte confermati ufficialmente, in parte no, dalla Wizards stessa: ogni promessa è debito (soprattutto se in caso contrario verreste a cercarmi con dei randelli in lega granito-lignea), quindi nella prima parte di questo articolo vi racconteremo tutto ciò che ad oggi ufficialmente troveremo in Rage of Demons, per poi proporvi un paio di considerazioni e di ipotesi su cosa attenderci nel futuro della 5.0, e sulla filosofia ludica e commerciale con la quale la WotC pare affrontare la nuova edizione. Make it so!
La nuova storia, nella quale i Demoni pare si irriteranno davvero di brutto, avrà come architrave portante il modulo campagna tabletop Out of the Abyss (manco a dirlo, nessuna localizzazione prevista), così come già successo per il doppio manuale (“Hoard of the Dragon Queen” e “The Rise of Tiamat”) per Tyranny of Dragons, e “Princes of the Apocalypse” per Elemental Evil.
OotA, stando alla sinossi, avrà luogo nel Sottosuolo dei Reami Dimenticati, dove l’Arcimago di Menzoberranzan, Gromph Baenre (proprio lui), per hobby ha aperto un simpatico portale con l’Abisso dal quale si stanno riversando i Signori Demoniaci, pronti a portare distruzione fino in superficie. Confermando il trend seguito fino ad ora, il Brand Director di D&D alla Wizards, Nathan Stewart, ha confermato che la casa di Seattle sta lavorando alla campagna insieme ad una terza parte, la Green Ronin, cioè una compagnia che si è nel tempo guadagnata la reputazione di produttrice di GdR dagli standard elevatissimi e vincitori di numerosi riconoscimenti nel settore, come per esempio il gioco “A Game of Thrones”, basato sul d20 ed ambientato nell’universo di Martin (del quale abbiamo parlato in questo articolo). Per questo modulo sembra quindi essersi ulteriormente innalzata l’asticella delle aspettative. Per l’occasione, Stewart stesso ha confermato che vedremo il ritorno di nomi da lungo tempo obliati, come quelli di Demogorgon, Graz’zt ed Orcus, oltre all’inflazionato Drizzt Do’Urden che ormai conta più apparizioni nei prodotti D&D di Mastrota nelle televendite. “I personaggi dovranno testare la loro forza d’animo, insieme a Drizzt, quando si troveranno faccia a faccia coi Signori dei Demoni” conferma Stewart, il che significa che ci troveremo tra i piedi non solo il simpatico rinnegato, ma verosimilmente altri due o tre brutti ceffi demoniaci a sorpresa oltre, a quelli già citati con una punta di nostalgia.
Inoltre, la storyline vedrà la sua progressiva espansione attraverso una larga selezione di media oltre al tabletop, inclusi libri e videogames. Tra le conferme ufficiali, spicca l’MMORPG free Neverwinter, che riceverà una nuova espansione basata su questi eventi (provvisoriamente intitolata “Neverwinter: Underdark”), e disegnata per portare i giocatori, in compagnia di Drizzt, nientemeno che a Menzoberranzan. È confermato che alcune delle quest dell’espansione saranno scritte direttamente da R.A. Salvatore. Ed è altresì confermato, per restare in ambito videoludico, che l’attesissimo classic RPG Sword Coast Legends riprenderà temi di Rage of Demons, e che Drizzt do’Urden vi giocherà un ruolo fondamentale (ebbastaaah!). Questo per quanto riguarda l’ufficialità.
Si possono poi fare, sulla base delle partnership stipulate dalla WotC con altre realtà in occasione delle passate storyline, delle congetture che non dovrebbero essere del tutto campate in aria. Si sa che questo agosto avverrà il lancio da parte dell’associata WizKids del terzo set della linea di miniature Icons of the Realms. Si tratterà di 128 miniature che, se con ogni probabilità non conterranno le effigi dei signori del demoni stessi, ben difficilmente non annovereranno miniature disegnate specificamente per agganciarsi a questa storyline. Per ora solo una delle miniature di questa linea è stata rivelata: un dracolich in volo che trovate in foto qui sopra e che vale comunque la pena ammirare. Parlando di miniature, i Signori dei Demoni potrebbero trovare spazio tra le miniature deluxe che la Gale Force Nine ha fin qui prodotto per la Wizards, così come un ipotetico DM Screen di Rage of Demons più le carte e le spellbook cards brandate (già prodotte per le altre storyline), sempre dalla GFN.
OotA sarà rilasciato il 15 settembre 2015, porterà i giocatori indicativamente dal 1° al 15° livello, ed è attualmente già in preordine in tutti i principali e-store. È lecito aspettarsi nuove preview ufficiali del prodotto o addirittura una release anticipata ed esclusiva a tiratura limitata in occasione della prossima GenCon di Indianapolis di inizio agosto.
SCUOLA DI DIVINAZIONE
A questo punto possiamo isolare due giganteschi punti fermi e un enorme punto interrogativo sul futuro delle espansioni tabletop della 5.0: primo, la strada tracciata dalla WotC pare essere quella di sviluppare un paio di storyline autoconclusive all’anno, una per semestre; secondo, tali storie verranno sviluppate per i prodotti digitali parallelamente ai prodotti tabletop (o meglio, il tabletop parallelo al digitale, a mio parere). L’interrogativo è: cosa troveremo nelle espansioni future, soprattutto dal punto di vista delle ambientazioni e del tipo di espansione?
Una prima risposta, ahimè, arriva dal tabletop, che di fatto si sta lentamente subordinando al settore videoludico, per quanto riguarda le storie. Considerate che in tutte le press-release riguardanti le precedenti uscite, lo sviluppo della storyline all’interno dell’MMORPG Neverwinter viene elencata sempre prima dei prodotti tabletop. Ad oggi sono state rilasciate per Neverwinter ben sette espansioni che, da Fury of Feywild in avanti, hanno sempre anticipato in qualche modo le campagne tabletop, ora programmate in simultanea. Personalmente preferirei un po’ di considerazione in più per il cartaceo, dal quale se non altro è iniziato tutto, ma capisco perfettamente: la Wizards non è un ente caritatevole, e se i proprietari del brand riescono a massimizzare l’espansione del marchio ed a comprarsi una barca più grossa lasciando che il digitale guidi le future storie ed ambientazioni, va benissimo, queste sono le regole del gioco. A questo punto, però, possiamo cominciare a sbilanciare qualche previsione: a livello di ambientazione, temo proprio che le prossime storyline continueranno ad essere ambientate nei Reami Dimenticati. Personalmente adoro il setting, ma dispiace che i fan di Darksun, Ravenloft, Eberron e compagnia cantante si debbano mettere il cuore in pace per un po’, rimanendo ancorati a rubriche ufficiali come Unhearted Arcana per elemosinare qualche update. Infatti, se la strategia editoriale continuerà ad essere quella di cui sopra, semplicemente dette ambientazioni non saranno mai mainstream in un videogame come i FR. E quindi tanti saluti anche alla controparte cartacea.
E le tipologie di espansioni? Io onestamente non ricordo articoli, release o rumors circa l’interesse della WotC nel pubblicare moduli di ambientazione per la quinta edizione. In realtà, nessuno alla Wizards ha mai detto quale forma prenderanno i necessari update alle ambientazioni: un gigantesco buco nero. Una recente dichiarazione del Lead Designer Mike Mearls, in risposta ad un utente che gli chiedeva come mai non stessero uscendo aggiornamenti per i FR, ha forse chiarito: “Ma noi STIAMO aggiornando i Reami!”. Quindi credo proprio che la WotC nel futuro, non si sa quanto prossimo, continuerà con moduli campagna autoconclusivi cui saranno demandati, insieme ai pochi strumenti di world building allegati, gli aggiornamenti delle ambientazioni (ad ora, ricordo, solo i FR).
Tutto ciò ci riporta alla constatazione che feci mesi fa circa il fatto che la 5.0 fosse rivolta principalmente ai neofiti, venendone lapidato sommariamente: prendendo atto della tipologia delle uscite tabletop di questi mesi, sembra invece che gli indizi si accumulino. Al di là della qualità intrinseca delle campagne (Tyranny of Dragons rasenta il capolavoro) e del fatto che OotA sarà probabilmente un modulo magnifico, si tratterà però solo dell’ennesima storia che la WotC racconterà ai Master perché la rigirino ai loro giocatori. È questo che noi fan di D&D stiamo cercando? Qualcuno che ci racconti storie fatte e finite? La Wizards continuerà a produrre storie belle che pronte, dimenticandosi del materiale che ci aiuti a creare le nostre proprie avventure? Che cosa vogliamo noi Master e giocatori dalla nuova edizione, una volta per tutte? Voi Illyoners che ne pensate, come la vedete?
– Luca Tersigni –