Spesso l’inizio di un amore è descritto da un colpo di fulmine, per altri invece è un crescere del sentimento e il rafforzarsi dello stesso: quando si parla di Neverwinter Nights, probabilmente si rientra in entrambe le categorie.
Era il 2002 quando Bioware pubblicò il primo episodio di questa fortunata serie legata a una delle più famose città dei Forgotten Realms, forse oggi conosciuta proprio grazie a questo videogame. Sarete dunque felici di sapere che da pochi giorni Beamdog, software house responsabile delle riedizioni di Baldur’s Gate e di Planescape: Torment, ha confermato di essere al lavoro anche sulla Enhanced Edition di Neverwinter Nights, con l’uscita prevista per il 2018.
Dalle notizie a noi pervenute, sappiamo che questa edizione conterrà il gioco base, le due espansioni che uscirono negli anni successivi (Shadow of Undertide e Orde dal Sottosuolo), i tre moduli premium Wyvern Crown of Cormyr, Pirates of the Sword Coast e Inifinite Dungeons e due soundtracks, e dovrebbe essere venduta intorno ai 20€. Per quanto riguarda il lavoro di revisione, pare che non sarà poi così tanto corposo: semplicemente sarà inserito il supporto al 4K, sarà leggermente risistemata l’interfaccia utente, e saranno aggiunte lievi migliorie grafiche come una maggiore profondità del campo visivo.
Basato sulle regole della Terza Edizione di Dungeons & Dragons, Neverwinter Nights rivoluzionò il panorama videoludico dei primi anni 2000 grazie anche a una delle sue particolarità, lo strumento Aurora (il creatore di moduli integrato). La storia della prima campagna, infatti, era piuttosto lineare e proponeva poco spessore a livello narrativo: Aurora, grazie alla sua intuitività e al grande supporto online della comunità, permise la nascita di collettivi di giocatori e programmatori che diedero vita a moduli aggiuntivi. Pensate che a oggi risulta essere ancora uno dei migliori strumenti di creazione dei moduli, a differenza dell’Electron Engine che fu successivamente introdotto in Neverwinter Nights 2, ma che non ebbe lo stesso successo a causa di una maggiore e inutile complessità di utilizzo.
Insomma, uno dei più grandi RPG della storia sta per tornare. Voi che ne dite, si tratta di un titolo che ha ancora qualcosa da dire oggi?
–Riccardo Gallori–
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