Salve cari amici, avete sentito parlare dell’ormai virale parodia di “Games of Thrones” realizzata dagli autori di “Sesame Street” Lloyd Morrisett e Joan Ganz Cooney? Oggi andremo proprio ad analizzare insieme quella che sembra essere la miglior caricatura mai concepita per l’opera di George R. R. Martin: “Game of Chairs”.
Il 12 aprile scorso la HBO ha trasmesso il primo attesissimo episodio della nuova stagione de “Il Trono di Spade”. Innumerevoli sono le parodie, come ben sappiamo, che hanno per protagonisti i personaggi creati da George R. R. Martin, ma una su tutte sta spopolando ultimamente sul web: stiamo parlando dell’ormai famosissimo video che ha come interpreti i folli pupazzi del “Sesame Street” di Jim Hanson, che hanno appena diffuso una divertente parodia di “Game of Thrones” intitolata “Game of Chairs”. Questa parodia è frutto di uno studio approfondito e ragionato riguardo i personaggi presenti (Ned Stark, Cersei Lannister, Tyrion Lannister, Robb Stark, Joffrey Baratheon e Daenerys Targaryen) e si può, inoltre, notare come l’autore abbia usato con diligenza quell’ironia che da sempre caratterizza i pupazzi del “Sesame Street”. Non è quindi solo un pretesto per vestire i Muppets in modo alternativo ed inserirli in una cornice medievaleggiante, ma la parodia presenta sopratutto dei profondi riferimenti alla serie originale, come ad esempio quelli alle morti di Joffrey e Ned, e molto probabilmente sarà l’unica volta in cui vedremo i nostri tanto cari pupazzi parlare di morti, regicidi e decapitazioni.
Partendo dalla sigla possiamo fin da subito notare delle evidenti somiglianze con la serie originale, dopo la quale ci vedremo catapultati all’interno della sala del trono di “Jesteros” – così viene chiamato il continente occidentale del mondo – con tutti i contendenti, opportunamente rivisitati in chiave Muppets, che dovranno fronteggiarsi nel temibilissimo gioco della sedia, in modo da poter decidere un degno successore del vecchio Re. Le regole del gioco ci vengono introdotte da Grover, unico personaggio facente parte del mondo di Sesame Street: in pratica Lannister e Stark dovranno marciare intorno a tre troni e riuscire ad occuparli una volta che la musica, opportunamente suonata dallo sbadato pupazzo blu, si ferma, proprio come il gioco che tutti, almeno una volta, abbiamo provato a fare da bambini. I troni saranno rigorosamente formati da un collage di mazze da baseball, da golf, oppure con racchette da ping pong: tutto ciò è teso a parodiare il famoso trono di spade della serie omonima. Turno dopo turno verranno eliminati tutti i pretendenti al trono e, con nostra piacevole sorpresa – grazie anche ad una serie di strane circostanze –, scopriremo che il vincitore del gioco sarà niente popo’ di meno che Grover, il quale troverà scomodo il trono e inoltre avrà bisogno di un maglione perché l’Inverno sta per arrivare anche nel continente di Jesteros.
Alcuni potrebbero, dunque, pensare che la parodia sia stata realizzata più per intrattenere persone adulte che non bambini, eppure grazie allo stratagemma del gioco delle sedie con tanto di musichetta allegra e i buffi incidenti, ecco che lo spettacolo riesce a risultare simpatico anche ai più piccoli. Il reale conflitto che intercorre tra i pretendenti al trono si incarna in una competizione, quasi in un gioco. Gli autori conoscono a fondo “Game of Thrones” e sono riusciti ad incorporare in modo magistrale alcuni riferimenti all’interno della loro parodia: Muppet Robb è in ritardo per un matrimonio, Muppet Joffrey perde perché “soffoca”, Muppet Ned non dovrebbe “perdere la testa” e il personaggio di Grover è ispirato da Theon Greyjoy. I crudi ed ironici riferimenti non hanno effetti negativi sugli spettatori più piccoli, che non faranno altro che ridere per le azioni dei buffi personaggi ed impareranno a contare il numero dei troni e dei potenziali re e regine, che via via diminuiranno. Magari il bambino con il quale state vedendo Sesame Street non potrà apprezzare ancora “Il Trono di Spade”, ma intanto è lì che ride insieme a voi per le disavventure dei folli pupazzi.
Si tratta di un’operazione sicuramente ben riuscita, tesa senz’altro a pubblicizzare il già tanto famoso spettacolo per bambini, ma anche a mettere in mostra il talento e l’abilità degli autori, che hanno saputo cogliere veramente l’essenza della serie originale e plasmarla, con abilità, in qualcosa di veramente unico che riesce ad unire due mondi, quello dei bambini e quello degli adulti, apparentemente distanti ma allo stesso tempo così vicini. Inutile sottolineare come questo sia l’elemento cardine che costituisce non solo la loro parodia, ma lo spettacolo in sé, fin dalla prima stagione. I personaggi di “Games of Thrones” ci vengono presentati in modo irriverente e leggero, forse la loro controparte originale avrebbe dovuto prendere un po’ spunto da loro per evitare alcuni “guai”.
“Sesame Street” non è certo nuovo a trovate del genere, infatti ha realizzato già diverse parodie: da “Harry Potter” a “Il Signore degli Anelli” fino a serie particolarmente in voga quali “House of Cards” e, appunto, il nostro caro “Games of Thrones”. Cosa ne pensate, cari illyoners? Quali sono le vostre parodie preferite riguardanti serie fantasy?
– Leonardo Codamo –