Si vede, ragazzi, che l‘estate è ormai da considerarsi fatta e finita. Chiusa, stop, incatenata in un forziere incantato che riapriremo tra 10 mesi e spedita ad annegare sul fondo di un lago accumulatosi, con prepotenza, dopo giorni e giorni di incessante diluvio. E se il tempo non sorride, e mettere il naso fuori casa significa beccarsi un fulmine in testa, la soluzione più logica per passare una triste serata infrasettimanale sembra proprio quella di trasferire il proprio, nerdoso lato b, dalla poltroncina di casa a quella di un cinema. Tutto ‘sto preambolo era per dire che sì, questa settimana, in colpevole ritardo, siamo andati a vedere Dragon Trainer 2. Sarà riuscita, DreamWorks Animation, a mantenere il suo franchise sputafuoco su vette di dignitosa e svolazzante decenza cinematografica? Scopriamolo un po’!
Trama alla spicciolata: nell’assolato mondo vichingo di Berk, sono passati 5 anni dagli avvenimenti del primo capitolo. Hiccup e la sua gang sono riusciti nel clamoroso intento di far integrare i draghi con la vita comune di un popolo che, anni prima, vedeva i cucciolosi rettili volanti come una minaccia da annientare. Il giovane pischello, che ha sempre dalla sua il fido e felino Sdentato, si destreggia con incredibile maestria tra i doveri incombenti della successione al potere – perché, di punto in bianco, suo padre, The Boss, ha deciso di prendersi una lunghissima vacanza, manco avesse 147 anni – l’esplorazione sconfinata del mondo, in sella al suo drago, con tanto di tuta alare e tracciamento ossessivo di una gigantesca mappa (oppa Marco Polo style), e le naturali pulsioni erotiche che può avere un giovane uomo di ormai vent’anni e passa. Verso Astrid, la sua ragazza, eh, mica il drago!
Ad ogni modo, tra una piroetta e l’altra, cercando di perfezionare sempre più l’affinità con il suo gatto volante nero, il nostro eroe si imbatte in una losca figura, dai tratti tribali, a guardia di una microcosmo che mai si sarebbe aspettato, pieno zeppo di altri draghi. Non vi stiamo certo a fare la scoperta dell’acqua calda eh, dal trailer è palese più della stronzaggine di Tywin Lannister che trattasi incredibilmente di sua madre, Valka, che il ragazzo credeva morta da tempo immemore. E anche se papà Stoick non vuole che Hiccup se ne vada in giro a perder tempo, invece che a calarsi nei panni di futuro maschio dominante, la famigliola finisce per ritrovarsi, momenti di gioia, tutti vissero felici e contenti, mentre di sottofondo sentiamo la classica musichetta di Carramba che sorpresa.
Peccato che siamo ancora a un terzo del film, e bisogna presentare l’antagonista… Drago Bludvist, sennò, che è stato scritturato a fare?
Scherzi a parte, il trio ora riunito dovrà fare fronte comune e affrontare il mastermind criminale catturadraghi dei 7 mari, deciso a sottometterli tutti e a farne la propria macchina da guerra..
Vedete, isolani, non è che ci sia proprio gusto a scrivere la trama di Dragon Trainer 2… è telefonata e scontata come i post-saldi di Pull&Bear, a settembre. Qualcosa vi avevamo raccontato già qui, in merito al primo film, quando vi presentavamo le prime anticipazioni di questo recente sequel. Perché sappiamo già come andrà a finire, sappiamo già che How to Train Your Dragon (titolo originale della trilogia) è una saga positiva, leggera, dove il protagonista riuscirà a farsi spazio nel mondo e a vincere, sconfiggendo il cattivo, venendo amato da tutti e limonandosi anche la sua bella alla fine del film. Ma allora, perché la creatura di Dean DeBlois – rimasto in solitaria a dirigere la regia, dopo l’abbandono del collega Chris Sanders – si dimostra così “catchy” e riesce a farsi amare così tanto?
Quello che si conferma il punto di forza del franchise resta, senza ombra di dubbio alcuno, l’umanità dei protagonisti a schermo, e la profondità corale di (bene o male) tutti i personaggi.
Se in DT abbiamo imparato ad apprezzare il rapporto d’amicizia tra Hiccup e Sdentato, agli albori, qui vediamo questo legame ormai consolidato doversi fare forza tra le difficoltà della vita, crescere e rafforzarsi fino a scoprirsi indissolubile e inattaccabile. È la sintesi del percorso di crescita di un ragazzo partito come un povero 15enne insicuro e impacciato, che proprio grazie ad una sicurezza di cui mai si sarebbe aspettato capace, guadagna a tutti gli effetti sul campo i gradi di leader di un popolo e difensore della razza draconica.
Potremmo facilmente definire Dragon Trainer 2 (e il suo prequel, ovviamente) come “bildung movie”, definitivo passaggio di testimone della generazione di adulti del villaggio ad un gruppo di ex-ragazzotti, che riesce ormai a camminare sulle proprie gambe (anzi, volare sulle proprie ali) e a difendersi dalle minacce esterne senza l’aiuto di mamma e papà. Stoick e Valka, che risulteranno di fatto impotenti sul campo di battaglia, al cospetto del drago Alfa dell’incazzato Bludvist, tempo di ritrovarsi, usciranno di scena senza troppi traumi rimpianti…o quasi. E sì, perché nonostante la vena comica e le gag, assicurate ancora una volta a iosa dall’ottima spalla Skaracchio (doppiato dall’infinito Carlo Valli), nonostante la leggerezza di fondo che soffia sulla pellicola, DT 2 mantiene quel deciso tocco di maturità necessario a farci empatizzare ed entrare ancor più in sintonia con il protagonista della vicenda narrata, distaccandolo nettamente dalla scontata etichetta di film per bambini. E se nel primo film, questo “coraggio narrativo” veniva dato dalla mutilazione di Hiccup verso il finale del film, qui… beh, scopritelo da soli, noi non vi facciamo spoiler.
Insomma, checché ne dica qualcuno, che in sala si è concesso una sonora ronfata per circa metà film, Dragon Trainer 2 è da apprezzare appieno: vi farà passare un paio d’ore spensierate, vi catturerà con le sue evoluzioni incredibili (a proposito, tecnicamente è davvero splendido: l’introduzione dello scalabile multi-core di HP ha dato i suoi frutti,) e vi stringerà il cuore per le scelte coraggiose di cui sopra. Oh, e poi c’è un drago-zzilla che spara raggi atomici alla fine! Che volete di più? Correte in sala, ritardatari!
Dragon Trainer 2: il sequel coraggioso!
Isola Illyon
- Tecnicamente splendido
- Scelte di trama mature
- C'è un dragozzilla!
- Trama non originalissima