Avventurieri di tutti i Forgotten Realms, unitevi!
L’annuncio congiunto della piattaforma di distribuzione digitale Beamdog e della nota casa editrice Wizards of the Coast è recentissimo e parecchio interessante: Icewind Dale, il classico old school rpg per PC rilasciato dai Black Isle Studios nel 2000, vedrà di nuovo la luce nella forma della Enhanced Edition su PC, Mac, Linux e su smartphone e tablet Apple e Android.
Il gioco è attualmente in beta e la release è prevista – stando a quanto indicato da fonti ufficiali- “nel giro di un mese”, tanto che sulla stessa pagina è possibile riscontrare i requisiti di sistema ed effettuare i preordini (al prezzo di 19,99 dollari). Cosa non meno interessante, fra le lingue supportate dovrebbe figurare anche l’italiano.
Al di là dell’ampliamento delle piattaforme rispetto alla versione originale, questa Enhanced Edition si caratterizza per tutta una serie di aggiunte e miglioramenti – non solo a livello di grafica – apportati al gioco del 2000. In primo luogo si potranno portare a termine sei quest contenenti materiale tagliato nell’edizione originale e si beneficerà delle espansioni ‘Heart of Winter’ e ‘Trials of the Luremaster’. Si disporrà di oltre 60 oggetti nuovi di zecca e di 122 incantesimi “importati” dalla Enhanced Edition di ‘Baldur’s Gate’. Inoltre, sempre da ‘Baldur’s Gate EE’, arriveranno 31 classi e possibili combinazioni delle stesse, con l’aggiunta della razza mezz’orco. Saranno infine supportati il multiplayer cross-platform e un nuovo livello di difficoltà votato a consentire ai giocatori meno esperti il massimo godimento della trama del gioco.
Facciamo un passo indietro: per chi non lo sapesse, ‘Icewind Dale’ ha fatto la storia dei giochi di ruolo occidentali della cosiddetta old school, caratterizzati dall’utilizzo del motore grafico Infinity Engine, dalla visuale isometrica, dalla presenza di un party di combattenti e da una fitta trama basata su dialoghi e combattimenti – a tal proposito, bisogna notare che proprio ‘Icewind Dale’ era più votato ai secondi che non ai primi. Tra i prodotti affini ricordiamo il già citato ‘Baldur’s Gate’ (a sua volta oggetto di un remake con una ‘Enhanced Edition’ distribuita sempre dalla Beamdog tra la fine del 2012 e l’aprile del 2014 su diverse piattaforme: iOS, OS X e Android). In particolare, ‘Icewind Dale’ era basato sul sistema di regole di ‘Advanced Dungeons & Dragons’ – Seconda edizione: al netto di una serie di adattamenti tendenti a rapportare la flessibilità del sistema pen & paper alla rigidità di un videogioco dei primi Anni Duemila, infatti, il gameplay si risolveva in una simulazione in real time di un combattimento a turni, con correlativo implicito lancio dei dadi e confronto di statistiche – pur offrendo la possibilità di una sorta di pausa tattica per studiare lo sviluppo futuro dell’azione.
La vicinanza alla versione cartacea di ‘Dungeons & Dragons’, però, non è limitata alle regole, anzi: trova la propria dimensione più affascinante proprio nella scelta del setting. Icewind Dale, tradotto in italiano con ‘Valle del Vento Gelido’, è infatti una delle numerose località che rendono unica l’ambientazione dei Reami Perduti – meglio noti al grande pubblico come Forgotten Realms -, uno degli universi immaginari più conosciuti legati al gioco di ruolo ‘Dungeons & Dragons’, insieme a ‘Dragonlance’ ed ‘Eberron’. L’Universo in questione si è andato sviluppando a partire dagli Anni Ottanta grazie ad articoli e manuali, per effetto dei numerosi romanzi firmati da R. A. Salvatore e, a partire dalla fine degli Anni Novanta, sull’onda di videogiochi di ruolo quali ‘Baldur’s Gate’ e, per l’appunto, ‘Icewind Dale’. Rispetto alle avventure narrate da Salvatore,la storia di questo gioco si colloca in anticipo di qualche decina d’anni e vede il nostro party di sei avventurieri partire dalla cittadina di Easthaven, nella tundra ghiacciata che prende il nome – appunto – di Valle del Vento Gelido, nella parte settentrionale dei Reami. Sotto la Spina Dorsale del Mondo, una catena montuosa che solo i popoli più duri possono pensare di domare, un antico male si prepara a risorgere e a portare la rovina sul Faerûn: sulla nostra compagnia di avventurieri ricade, manco a farlo apposta, l’ingrato compito di sistemare le cose.
La qualità del gioco di base è garantita. Si tratterà piuttosto di verificare, all’atto della prova su strada, se l’adattamento ai nuovi sistemi operativi (la preoccupazione è legittima soprattuto per i tablet e gli smartphone) e l’implementazione delle novità siano stati effettuati a regola d’arte, ma alla luce dei risultati di ‘Baldur’s Gate’ c’è da avere fiducia. Siamo certi che molti avventurieri, sia nostalgici giocatori della prima ora, sia giovani desiderosi di un tocco di classico, torneranno a calcare le lande desolate della Valle del Vento Gelido per decine e decine di ore di gioco.
Trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale.
Cosa pensate di quest’iniziativa, Illyoners: acquisto obbligato per gli appassionati o semplice restyling per le nuove generazioni? Tornerete dunque a combattere nei Reami Perduti? Vi avventurerete in questa tundra per la primissima volta? Non mancate di farci sapere come la pensate nei commenti!
– Stefano Marras –