Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Rispolveriamo una piccola chicca degli anni novanta: Ghost in the Shell. Questo merchandise ha riscosso un grande successo per coinvolgimento di trama e finissime realizzazioni, appassionando gli amanti del genere.
Il suo autore, particolarmente apprezzato nel mondo del fumetto e dell’animazione, si è imposto grazie ad uno stile personale che fonde la cultura nipponica con elementi tipici dei comics americani. Curiosi? Allora seguitemi!
Due parole sull’autore: cenni biografici e opere importanti. Per quanto riguarda vita e opere di questo autore, la scelta spazia dai manga, agli anime e perfino ai videogame. Ma diamo un nome a quest’uomo: Masanori Ota, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Masamune Shirow, che riprende il nome da un antico forgiatore di spade. Nasce a Kobe il 23 novembre del 1961, i suoi studi universitari ad Osaka lo spingono a tentare la carriera di mangaka dando vita alla sua prima pubblicazione sul fanzine di manga Atlas. Con Black Magic il nostro si guadagna le attenzioni del presidente della Seishinsha che si propone di ristamparlo. Da qui nasce una collaborazione che porterà notevole frutto: Appleseed, che sarà riconosciuta come miglior manga nel 1986 con il premio Seiun. In Italia le stampe sono state curate prima da Granata Press e successivamente da Star Comics che pubblica oltre a Black Magic e Appleseed altre opere come Dai Gassaku, Exon Depot 3: ARMS e naturalmente anche Ghost in the Shell.
Ghost in the Shell: trame e quant’altro. Molti autori fantascientifici hanno parlato del rapporto tra umano e macchina, immaginando società distopiche in cui la tecnologia è così avanzata da simulare perfettamente un uomo senza la benchè minima possibilità di distinzione all’occhio umano. Molte concezioni filosofiche sono presenti all’interno di questa opera sul concetto di umanità, del limite che da sempre cerca di superare con la scienza per sostituirsi a un dio creatore. Sullo sfondo di un Giappone del futuro, uomini e macchine convivono fondendosi gli uni agli altri, dando luce ad una società completamente assuefatta e dipendente dal lavoro della tecnologia. Grazie ad innesti nel corpo, la società descritta in questa opera è costantemente connessa alla rete virtuale con le medesime facoltà di un computer, anche per quanto riguarda l’immagazzinamento dei dati e della memoria. Ciò che differenzia un cyborg da un robot, però, è sostanzialmente il fatto di possedere un cervello umano e l’anima, qui definita “ghost“, un identità non prevista dai calcoli che permette la percezione della realtà attraverso una coscienza di sé, dei sentimenti e di ciò che ci circonda. All’interno di questa ambientazione una squadra speciale impegnata nella lotta contro i crimini informatici, la Sezione di Sicurezza Pubblica numero 9 è sulle tracce di un super criminale conosciuto come “Il Signore dei Pupazzi“, che scatena il panico hackerando i complessi sistemi operativi dei cyborg a proprio piacere. Chi si cela dietro questa misteriosa identità? Quali sono le intenzioni criminali di questo hacker? Non vi resta che scoprirlo!
Considerazioni finali: pensieri, filosofia, altro. Posso senza dubbio ritenere questa opera come una buona lezione di filosofia. Dalla trama, ai disegni, alla caratterizzazione dei personaggi, ogni ingranaggio fa il suo dovere regalandoci tensione, intrattenimento e anche qualche spunto di riflessione. I personaggi soprattutto sono accattivanti e ben delineati, dalle loro azioni e dalle loro parole traspare il peso del loro tormento personale. Per chi è appassionato del genere non può non diventare un patito di questa saga dalle tinte forti. Gli adattamenti cinematografici sono molto facili da reperire come del resto le varie pubblicazioni e attualmente è in lavorazione un ulteriore capitolo della saga: Ghost in the Shell Arise. Su questo prequel sono già stati fatti tre episodi, il quarto è attualmente in lavorazione.
Per questa puntata è tutto! Volevo lasciarvi con un breve pensiero: voi cosa ne pensate della tecnologia all’interno della nostra società? Come vedreste l’inserimento degli androidi all’interno della vita quotidiana? la parola a voi, isolani! Cyborg ipertecnologici e civiltà futuristiche fanno al caso vostro? Lasciate un Trojan qui sotto con un commento! buona fortuna, avventurieri!
Che siano esperienze simulate o sogni, le informazioni sono al tempo stesso realtà e fantasia. E, in ogni caso, tutti i dati che una persona accumula durante il corso della propria esistenza non sono che una goccia nel mare. (Batou)