Esistono momenti in cui ogni tua certezza svanisce. Tutto quello in cui credevi si rivela un totale fallimento e ti ritrovi ad osservare il soffitto della tua stanza da gaming e a dire “ma cosa ho fatto di male per vivere in un mondo così retrò?”. Questa cosa mi accadde cinque anni fa circa, all’uscita di “Final Fantasy XIII”: il gioco era stupendo, davvero. Sono uno dei pochi a dire che che lo fosse. Graficamente parlando. Personaggi meh, combattimento meh, ma va bene. Poi vennero fuori i due episodi successivi (“Final Fantasy XIII-2” e “Lightning Returns: Final Fantasy”), piatti e non necessari, e lì mi crollò il mondo addosso: Square Enix aveva sbagliato direzione.
Ma adesso sono felice, sono uscito dal tunnel: Final Fantasy Type-0 (con un sistema di combattimento che apprezzo tantissimo, una bella trama e dei personaggi simpatici), Final fantasy XV, il remake di Final Fantasy VII. E, all’E3, per non farsi mancare nulla, l’azienda ha presentato anche il nuovo Deus Ex. Okay, parliamone. Ma piano eh, che qui si rischia il collasso.
UN MONDO NUOVO CON VECCHIE ABITUDINI
Dopo l’Incidente di Panachaea, che ha visto migliaia di morti, l’umanità sta cambiando. Si sta dividendo, per la precisione, in due fazioni: chi ha i potenziamenti e chi non li ha. Ovviamente gli eventi del capitolo precedente, “Deus Ex: Human Revolution” hanno fatto luce su quanto i potenziamenti siano dannosi, e in molti desidererebbero farli sparire dalla propria vita. A rendere ancora più complicata la situazione ci pensano i terroristi, mossi dalle macchinazioni degli Illuminati o da organizzazioni criminali. A tentare di sistemare le cose, come sempre, torna Adam Jensen, agente anti-terrorismo ultra-potenziato sotto una coalizioni di nazioni, rimasuglio della UNATCO dei precedenti capitoli. Dovrà affrontare nuovi nemici e, soprattutto, una nuova società che non lo vede di buon occhio. Il primo su cui dovrà concentrarsi sarà un tale Tallas Rocket, il Leader della Fazione Augments Rights, una fazione che si prefigge il compito di rendere i diritti dei potenziati pari a quelli dei non potenziati.
Nonostante manchi ancora un bel po’ di tempo alla sua uscita (attualmente fissata per il 23 febbraio 2016, su PC, Xbox One e PlayStation 4), i video gameplay rilasciati nel corso dell’evento losangelino hanno fornito informazioni a sufficienza per fare entrare in subbuglio tutti gli amanti di questo genere Cyberpunk, che in questo titolo sembra pronto ad offrire il meglio di sé. Enormi città moderne, ma fosche e oscure faranno da sfondo a trame di spionaggio e sparatorie, polizia corrotta e soprusi di vario genere.
Come negli altri Deus Ex, in “Mankind Divided” si potrà scegliere di agire in modo violento o silenzioso. In entrambi i casi il gioco si modificherà per rispondere al comportamento del giocatore, quindi non sarà più semplice come un tempo eliminare una guardia e farla franca. I modi di agire dei vigilanti, difatti, saranno variabili, e costituiti solitamente da 4-5 tipologie di sentieri da essi percorsi che, uniti alla quantità di guardie presenti per ogni ambiente, assicurerà un numero incredibilmente alto di zone coperte. La Eidos ha inoltre confermato che la maggior parte degli avversari chiamerà rinforzi per controllare zone buie e non, e raramente ci si troverà di fronte ad un vigilante isolato. Dal punto di vista del gameplay, quindi, è previsto un generale aumento della difficoltà.
Le modifiche continuano se parliamo di Adam, dotato di nuove funzionalità. La prima di queste, presentata all’E3, è il Taser Multiobiettivo, un’arma in grado di stendere fino a quattro avversari per volta (senza ucciderli) anche da una discreta distanza. L’oggetto, garantiscono gli sviluppatori, sarà una manna per chi sceglierà l’approccio steath senza spargimento di sangue. Un altro potenziamento importante sarà l‘Echoes Dash, una sorta di spostamento ad alta velocità: questo potrà portarci in luoghi posizionati in alto e non raggiungibili a piedi, ad esempio, ma sarà utilizzabile anche come arma. La funzione è stata aggiunta per permettere ai giocatori di esplorare nuove aree, altra chiave fondamentale del gioco (diverse zone, diversi sentieri, diverse risposte e diverse metodologie per risolvere i problemi). Altro potenziamento sarà la Nanoblade, una lama metallica quasi indistruttibile sparata ad alta velocità verso un obiettivo, sia questo umano o non: nel primo caso impalerà spettacolarmente l’essere alla prima superficie solida, nel secondo distruggerà (se possibile) l’elemento colpito. La nanoblade potrà anche essere surriscaldata in modo da esplodere alcuni secondi dopo essersi piantata, ferendo e uccidendo i nemici nell’area circostante. Ultimo ma non ultimo potenziamento importante sarà il Titan Shield, una sorta di corazza in fibra di carbonio e nanodroidi che ci coprirà completamente, difendendoci dai colpi nemici.
Il combattimento sarà emozionante e frenetico, garantendo divertimento anche ai “Rambo” della situazione: sarà possibile personalizzare le proprie armi davvero in maniera profonda, scegliendo munizioni, calcio, mirino, silenziatori e otturatori. Ogni arma, insomma, diventerà lo specchio del giocatore e del suo approccio.
L’esplorazione sarà parte integrante del gioco, considerando che Adam potrà hackerare le torrette o i sensori a distanza (anche molto elevata) per facilitarsi la vita e accedere ad aree piene munizioni e quant’altro, passare inosservato o rivoltare le torrette contro i suoi nemici. Il sistema di Hacking è stato rivisitato rispetto al passato, garantendo nuove sfide e, anche in questo caso, due tipologie di approccio: la prima distruttiva, eliminando il sistema dall’interno, l’altra più stealth, bypassando le parti di programma. La componente RPG si rifletterà sulle azioni compiute giocando: ogni scelta si ripercuoterà su eventi successivi, così da garantire più longevità al gioco. Abbiamo ucciso chiunque per finire il livello? Difficilmente ci considereranno dei pacieri. Nessun innocente è morto? Probabilmente non potremo fare gli spacconi, e così via.
In definitiva, Deus Ex Mankind Divided si prospetta come un ottimo action RPG, costante nelle sue scelte di classe e capace (per ora) di rinnovarsi offrendo alla propria utenza sempre più spunti e divertimento. Attendiamo con ansia che esca, e aspettatevi ovviamente una recensione approfondita!
Nel frattempo, perché non ci dite voi cosa vi aspettate dal gioco?
– Yari Montorsi –