Eccone altre tre: ci immergiamo nel loro mondo di fronde e formicai, stando bene attenti a non perderci per strada. Infatti stavolta ci occupiamo de Le Irraggiungibili del Bestiario.
A voi, grazie alle nostre dritte, il compito di decidere se poi valga proprio la pena di tentarla, quest’impresa impossibile.
Treant
I Treant sono esseri quasi indistinguibili dagli alberi, ed odiano l’uso del fuoco. Quando poi chiudono le gambe, ogni sottile differenza scompare, si mimetizzano perfettamente con la foresta attorno a loro. Le Femmine di Treant in quest’arte sono maestre. No, non quella di mimetizzarsi.Proprio dei ciocchi di legno. Di legno, in ogni loro parte. A buon intenditor...
A parte la tenerezza che alcune di esse sanno avere, seppur raramente (come in questa fotoricordo di Nonna Albero da giovane), non c’è strada che si mostri per raggiungere il loro cuore. La fiamma del vostro più puro sentimento le consumerebbe, l’unico modo per scalfire la loro corteccia è una spada, o una lancia, che però le ferirebbe o peggio le spezzerebbe. Tuttavia ne spezziamo una noi (di lancia, non di Treant): queste creature vivono in armonia con l’ambiente intorno, e la loro ritrosia è spesso frutto del tentativo di proteggersi.
Dunque chi si fosse perso nella verde ombra dei loro rami leggeri non demorda. La sommità della chioma è distante e difficile da raggiungere, ma una volta lassù, l’aria è purissima e profumata di dolcissimi frutti.
Driade
All’estremo opposto della flora magica troviamo questa seducente creatura. La femme fatale dei boschi, la Driade. Superba come una sequoia ed umile come un giunco, tenera come l’erba ed altera come una foresta di conifere. La nostra bella fanciulla non lascia scampo al malcapitato avventuriero, imprigionandolo nell’incantesimo della sua bellezza innocente ed assassina. Ma, c’è un ma. Le Driadi vivono nei pressi degli alberi, ma si nascondo subito al più timido rumore di passi. Non sono affatto ritrose come le donne Treant, anzi. Concedono spesso la loro benevolenza ad umani di bell’aspetto. Il guaio però è che sono evanescenti, incasinate, irraggiungibili quando si rinchiudono nelle loro prigioni arboree e tengono il muso per ere. Davvero, non un’ impresa facile. Seppure poi riusciste a conquistarle, resta il problema di quel cavolo di albero, il miglior amico di sempre, appiccicato come una cozza allo scoglio: non sarete mai in due. Ovviamente poi non si tratta di arbusto basso e largo, ma di una Quercia alta robusta e imponente, che vi farà sentire sempre imperfetti e impreparati “Perché lui c’era già prima”. Se non vi ho distolto siete lettori distratti, o innamorati persi.
Formian
Dalla flora alla fauna: ecco la spartana donna Formian. L’operosa, indaffaratissima, donna Formian. Mai un’attimo libero, mai un giorno di riposo dal lavoro, neanche se fosse il suo capo a supplicarla. Il dovere prima di tutto. Laboriosa e instancabile come una formica. E come una formica, pensa come pensa il Formicaio. Per la donna Formian ogni parere familiare è peggio di un ordine. Mai si discosterebbe dalle idee di Papà, mai dai prudenti consigli di Mammà. Una croce.
Come se non bastasse, è importante sottolineare che tutti i Formian nel raggio di 80 Km dalla loro regina riescono a rimanere in comunicazione tra loro. Per questo se un individuo è a conoscenza di un particolare pericolo, allora lo sapranno anche tutti gli altri. È il caso di precisare che il pericolo in questione è il maschio estraneo, ovverosia voi?
Avveduti smascheratori di mostri, riprendete pure fiato, scrollatevi di dosso fogliame e terriccio, e diteci cosa pensate di queste diffusissime belle e impossibili!
Vi lasciamo ad un meritato riposo, che con questo caldo ci sta tutto.
Ma mi raccomando, prestate sempre orecchio ai messaggi nella bottiglia che vi giungono dall’Isola più fantasy di tutte, e siate sempre pronti a partire con noi!