Gmor prigioniero, combattente nell’arena, e Ian al suo inseguimento: è tempo della resa dei conti col temibile Zehfir!
Dopo un paio di mensilità di pacato far nulla, per non dire strafottente fancazzismo, anche sull’Isola sono tornate a piovere copie di Dragonero! Il volumetto 7 riparte esattamente dal termine del numero 6: avevamo lasciato Gmor tra le grinfie dell’elfo oscuro Zehfir, subdolo e infame gestore di una compagnia itinerante di spettacoli all’ultimo sangue, vero e proprio burattinaio di morte, nella cui arena il nostro scorbutico amico dal cuore tenero si trova ora faccia a faccia con una coppia di velocissimi coboldi. I due riusciranno per un po’ a dargli filo da torcere, prima che decida di fare sul serio, e se ne sbarazzi con la sua infallibile tecnica: la poderosa ascia rotante. Chi ha detto alabarda spaziale? Nel frattempo, troviamo Ian e la cerusica Elyana, sulle tracce dello stesso bestione verde, accampati come due piccioncini nell’oscurità della foresta: ma Ian, lo sappiamo, a differenza del suo bonelliano collega sciupafemmine Dylan, è un signore, e così, non potendo combinare nulla di che a causa della missione, forza la ragazza a rivelargli che terribile storia si porta alle spalle, e del desiderio di vendicare il popolo degli Eleusi, di cui è l’ultima sopravvissuta. Indovinate a causa di chi…
Le due vicende scorrono parallele, fino a quando il gladiat-orco, alla vigilia del combattimento finale, verrà aiutato da Laika, giovane figlia del capovillaggio, a fuggire attraverso una serie di grotte e a riguadagnare la libertà. Ma come, e c’è voluto così poco? E le mazzate col gigante karkassero? Tranquilli, isolani, che non potevano mancare…in un tripudio di scorrettezze da parte di Zehfir, che avvelena il gigante, Gmor riuscirà a vincere anche questa volta, mentre Ian, giunto sul posto con una tempestività svizzera, resterà a guardare, per preservare l’onore dell’amico che stava quasi per finire col cranio fracassato contro un albero.
Il finale del volumetto è tutto per il nostro protagonista, che forte dei suoi poteri, e dello status di scout invincibile, si inoltrerà spavaldamente all’interno del mondo dell’elfo, una dimensione tanto arcana e malata, creata sulla base dei ricordi di Elyana, che la ragazza, dopo 20 anni passati a covare vendetta, giustamente pensa “ma chi me lo fa fare?”, e prega Ian di tornare indietro seduta stante.
Lo scontro fra Dragonero e Zehfir, in tutta la sua potenza, che a dirla tutta ci è sembrato una fusione tra Vin Diesel e Tywin Lannister, vedrà chiaramente in vantaggio l’elfo, in pieno potere delle ombre e capace di plasmare a proprio piacimento questa realtà. Per fortuna che, in extremis, la fanciulla si ricorderà di avere una fiala di temibile veleno da fracassare in faccia al nemico, mettendolo così alle strette, e permettendo a noi lettori di assistere a una delle scene più tamarre della storia dei fumetti. Palese e gradita citazione da un certo film di soldati spartani, famosissimo eh, ma di cui ora proprio non mi sovviene il titolo.
C’è da dire che il numero 6 e il numero 7 andavano tranquillamente a braccetto, letti insieme, tutti d’un colpo: confermando quanto già di positivo detto sulla prima parte di questa mini-saga di transizione, in attesa che l’azione si sposti a Merovia, il finale è stato finalmente più movimentato. Un numero 7 che ci ha confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, la cucciolosità di Gmor. Fermo restando che abbia ben poco da offrire sotto l’aspetto della trama generale, le tavole di Rizzato, sceneggiate da Vietti, offrono un paio di spunti interessanti, come il rimando al mondo degli abominii, o i dubbi di Ian sull’effettiva capacità di dominare i suoi nuovi poteri. È vero, è stato avvertito che ci sarebbe voluto tempo, ed è vero che Zehfir è stato apparentemente sconfitto, ma sono sicuro che in futuro rispunterà fuori, così come sono curioso di seguire l’evoluzione delle capacità del protagonista e il cammino che questi sarà costretto a intraprendere per far fronte alle successive e crescenti difficoltà.
E a voi, chicos, è garbato questo piccolo arco narrativo? Quanto vi sta appassionando la serie, finora? Attendiamo i vostri pareri, al prossimo numero!
– Mario Venezia –