Dopo Xena, un’altra nostra vecchia conoscenza potrebbe tornare a calacare le scene: Buffy! …Ma è davvero necessario?
Nella storia recente di questa meravigliosa isola (in pratica circa una ventina di giorni fa), vi abbiamo parlato, ragazzi, della assurda possibilità che la mitica Principessa Guerriera, altresì conosciuta come Xena, possa tornare a breve ad ululare, saltare sui muri e lanciare chackram affilati come rasoi, facendoli rimbalzare sui muri a 140 km/h e riafferrandoli al volo senza nemmeno mozzarsi mezza falange.
“Wow! Sì, che bello! Siamo gli sceneggiatori, non abbiamo più idee, e siamo già arrivati alla fase “spremiamo vecchi brand”, perché la gente è nostalgica e tutto questo coprirà in modo paraculissimo la nostra aridità creativa!” Geni…
E infatti, puntuali, cominciano i rumors su un’altra delle serie tivvù più significative di fine anni ’90/inizio del Millennio: Buffy, l’Ammazzavampiri, interpretata dalla cazzutissima quanto sexy Sarah Michelle Gellar. Ma prima di buttarci in una rapida retrospettiva (non della Gellar, zozzi maniaci che non siete altro), come non farvi gasare con la storica sigla di apertura?
Come dite? Ho cannato la sigla? Perdonatemi, isolani… È che se ne trovano 200 mila versioni diverse sul Tubo! Compresi rifacimenti di sigle famose come Game of Thrones, Supernatural, Doctor Who, ecc, ecc, ecc. Persino quella semi-vaccata di Smallville. E con questo, ho detto tutto. Ma torniamo a noi, che è meglio.
Buffy – l’Ammazzavampiri, terminava esattamente 10 anni fa. Lasciando una marea di fan a pezzi, orfani distrutti di un telefilm che andava oltre il telefilm. È impossibile negare che, quando inizi a seguire una serie a 10 anni, alla fine della fiera ti ritrovi cresciuto con i suoi protagonisti. Eh sì, ragazzi, perché Buffy aveva il grande merito di amalgamare perfettamente, alla trama di fondo (salviamo il mondo dai demoni stronzoni), le vicende personali e i problemi che un gruppo di ragazzi qualsiasi si trova ad affrontare nell’età dell’adolescenza. Tralasciando la bacuccaggine del signor Giles, che resta comunque il vero mito della serie, tutto era reso con estremo realismo, e le capacità recitative del cast esaltavano le reazioni umane, perfettamente plausibili, ad ogni scena, drammatica o comica che sia. Come dimenticare, ad esempio, lo sconvolgimento portato alla Cacciatrice alla notizia della morte di sua madre?
A proposito di Cacciatrice, tornando ai giorni nostri, la Gellar, incalzata durante un’intervista, ha risposto così a chi le chiedeva nella possibilità di una ripresa della serie, sotto forma di film per il grande schermo:
“Io e Joss [Whedon, creatore della serie – ndr], parliamo sempre della possibilità di un film, ma il problema con Buffy è che Buffy era un film, e come tale non funzionò. Voglio dire che dovemmo fare moltissima strada nel realizzare una serie TV basata su un film. E una delle ragioni è che la storia funziona meglio nel corso del tempo.”
E come darle torto? Insomma, la paura principale della biondazza è che il film risulti un floppone esagerato, come quello che, di fatto, fece da precursore al telefilm: buco nell’acqua immenso a cui, udite, udite, partecipava anche il leggendario Luke Perry. Nonostante tutti i se e tutti i ma, la Gellar ha poi aggiunto:
“Semmai ci fosse la storia giusta, lo faremmo”
Oh! Ecco il punto. E ora io vi chiedo: ma avrebbe senso? Come per Xena, avrebbe senso riesumare una serie stravecchia, strappandola al sarcofago dorato dell’immortalità televisiva, solo per spremere un brand ormai morto? In realtà dovrei dire semi-morto, visto che è possibile reperire un’ottava stagione, scritta direttamente da Whedon, in formato fumettistico, che funge da continuazione ufficiale della serie. La mia paura è una sola: al di là dell’invecchiamento dei protagonisti (Alyson Hannigan, l’attrice che interpretava la strega Willow, è ormai MILF a tutti gli effetti), sarebbe possibile creare un qualcosa senza snaturarlo, senza appiattirlo o ridurlo alle solite serie attuali, trite e ritrite, dove l’approfondimento psicologico dei personaggi è, tranne rare eccezioni, praticamente nullo? Funzionerebbe, senza enfatizzare troppo la componente sessuale (che per carità, rendeva Buffy – l’Ammazzavampiri una serie molto matura, per l’epoca), o eliminare quel senso di immedesimazione personale che ti portava la serie originale?
O ancora, rigirando la frittata, saremmo capaci, noi adolescenti ormai cresciuti, fatti e finiti, di tornare ad emozionarci per qualcosa del genere, oppure le abbiamo viste davvero tutte e tornare ad esaltarci come allora è praticamente impossibile?
Il discorso è sempre lo stesso, isolani: con la nostalgia non si va da nessuna parte…
E voi, ragazzi? Se vi va di impugnare di nuovo il paletto e salvare il mondo, fateci sapere cosa ne pensate!
– Mario Venezia –