L’origine dei draghi risale a tempi antichi, in cui questi venivano visti come esseri magici e simboli di protezione, o come figli di Satana e mostri da abbattere. Oggi analizziamo uno degli scontri più famosi: San Giorgio e il drago. Mazzate sante!
Combattimenti all’ultimo sangue tra i Santi e i rettili alati che noi appassionati di fantasy tanto amiamo in una lotta tra il bene e il male hanno costellato la tradizione dei libri sacri del cristianesimo. Vedremo gli scontri più mozzafiato che hanno tenuto e tengono tutt’ora azzeccati alla Bibbia papi e prelati.
San Giorgio l’ammazzadraghi VS Drago Cattivo
Lydda, odierna Lod, Israele. La ridente cittadina viveva la sua semplice quotidianità quando d’un tratto venne presa d’assalto da una bestia immonda, impronta del male assoluto, il drago. La storia originale ha più voci: alcuni dicono che il drago venisse da un ampio specchio d’acqua, altri da lontani monti. Qualunque fosse la sua provenienza, la bestia riuscì a mettere in poche ore a ferro e fuoco la città, divorando persone e bestiame fino a giungere all’accordo con il popolo di Lydda di ottenere due giovani volontari in pasto ogni giorno in cambio di una tregua da quella violenza devastante. Finirono i giovani, e toccò alla figlia del re. La ragazza si fece coraggio e si avviò verso il mostro, pronta ad essere divorata.
In quel momento, si dice che il ganzissimo Dio abbia chiesto a San Michele di trovare un cavaliere coraggioso.
San Michele scese sulla terra ed individuò un coraggio inaspettato in un giovane nerd di nome Giorgio che stava combattendo nell’arena di un gdr live.
“Vuoi uccidere un drago vero e finirla di portare il conto di questi punti ferita?”
“Altri pochi px ed aumento di livello: non è che puoi aspettare, San Michele?”
“No, non posso. È Dio che mi manda, ti indicherò la via, però muoviti e prenditi una spada e una lancia che non siano di gommapiuma.”
Dopo questo celebre scambio di battute, Giorgio affittò un cavallo presso un agriturismo correndo fino alla città in pericolo. Quando giunse, il sacrificio stava per essere consumato. Ma tutti rimasero immobili vedendolo arrivare sul suo cavallo bianco e nei suoi vestiti medieval. Scese dal ronzino con agilità lanciandosi sul drago.
“Ho speso tutti i miei punti abilità in talenti di combattimento, mia amata, non preoccuparti e nasconditi al sicuro.” disse rassicurando la giovane principessa.
Il drago lo guardò schifato, prima di placargli addosso. Uno scontro estenuante vide i due combattersi per giorni e giorni. Finché, al limite dei punti ferita, Giorgio aveva esaurito tutti i punti magia, le pozioni, e non aveva più corde o altro che potesse essergli utile. Le quindici monete d’oro che aveva in tasca gli servivano a poco. Il drago era forte e tirava un mucchio di d20 ad ogni attacco.
Giorgio era in fin di vita, quando il cielo si illuminò vide San Michele. Il santo, uccisore di draghi da generazioni, gli castò un “Cura Ferite Moderate” e gli disse:
“Se lo uccidi guadagni Scacciare Non Morti“.
Giorgio si alzò, aiutato dalla lancia e da quelle parole. Così con un critico, confermato, saltò sulla bestia trafiggendola con un colpo fatale. Il drago crollò al suolo, schiacciato dalla forza di volontà del giovane, che aumentò di livello divenendo San Giorgio.
La città era salva e il cristianesimo aveva vinto sulle forze sconosciute, e quindi del male, che attanagliavano il mondo. Questa storia strappalacrime ha avuto varie versioni e si perde nelle leggende dei primi popoli. La figura del drago, sconfitto con un colpo fatale, non va abbandonata, specie in questo periodo hobbittoso, quindi continueremo a documentarci sugli scontri storici di Draghi VS Santi. Perché la religione può servire, anche ad aumentare di livello.
Camian Sguardotruce
–Luca Scelza–