Come avrete sicuramente letto in giro in queste settimane, Paizo ha annunciato la Seconda Edizione del suo gioco di ruolo fantasy di punta, Pathfinder. Da allora teorie e speculazioni si sono sprecate, quindi mi sembra giunto il momento di fare un po’ di chiarezza in merito, così da avere un quadro preciso della situazione.

© 2018, Paizo
Innanzitutto, specifichiamo che questo 2 agosto non sarà rilasciato Pathfinder 2.0, bensì il Playtest Rulebook, ossia 400 pagine di versione di prova scaricabili dagli utenti, i quali dunque potranno testare personalmente le nuove regole, lasciando poi alla casa editrice un feedback sulle migliorie da implementare per correggere eventuali “bug”. In effetti, se ricordate bene Paizo aveva adottato una strategia simile anche nel 2008 per testare l’attuale Pathfinder, quindi nessuno dovrebbe sorprendersi troppo di questa scelta.
Contemporaneamente verranno rilasciate anche un’avventura precostruita (Doomsday Dawn) e una serie di griglie di gioco (Playtest Flip-Map Multi-Pack).
Come ci si può aspettare, i PDF di questi prodotti saranno gratuiti da scaricare attraverso paizo.com, ma solo durante la giornata del 2 agosto. Per chi, invece, vive in America e ne volesse una versione cartacea, può ordinarla tra il 27 marzo e il 1 maggio 2018 presso i rivenditori autorizzati oppure online, sborsando tra i 30 e i 60$, in base all’edizione desiderata (con cover morbida o rigida). Saranno invece disponibili solo in formato digitale un Bestiario e le schede dei personaggi, messe a disposizione per il Playtest. L’azienda ci tiene a specificare anche che dopo la pubblicazione di Pathfinder 2.0 nell’estate del 2019, non uscirà nuovo materiale di Pathfinder 1.0, sebbene si continueranno a ristampare i manuali esistenti.
Ora, coperte le questioni editoriali, veniamo alla parte interessante del discorso: le innovazioni regolistiche. Cosa verrà mantenuto dell’attuale Pathfinder, e cosa cambierà? Per fortuna, tra le risposte alle FAQ rilasciate sul sito Paizo e le giocate di prova realizzate con i membri di Glass Cannon Network, possiamo già farci un’idea abbastanza precisa sul funzionamento di questa Seconda Edizione.
Partiamo dicendo che le meccaniche non saranno totalmente rivoluzionate: avremo sempre un d20system e, come vedremo, certe novità sono state già anticipate in Starfinder e nell’espansione Pathfinder Unchained. In tal senso, i contenuti del nuovo Rulebook saranno speculari a quelli dell’attuale Manuale Base, con l’aggiunta di un capitolo sugli Archetipi.

© 2018, Paizo
Tuttavia, le Razze sono chiamate Ascendenze (Ancestry) e vedranno l’aggiunta dei Goblin come razza base, mentre alle Classi base sarà aggiunto l’Alchimista; similmente a Starfinder, i Punti Ferita si assegneranno sulla base sia della Classe che della Razza. Anche la scelta del background sarà rilevante a livello regolistico, poiché modificherà i punteggi dei tiri di Abilità, seguendo l’esempio delle Themes di Starfinder.
Inoltre, cambierà il sistema delle Abilità, che non avranno più i gradi, ma saranno utilizzabili con maggiore o minore efficacia grazie a un addestramento specifico (Proficiency), il cui bonus è basato sul livello di classe, influenzando anche la qualità degli oggetti creati.
La Proficiency va inoltre a sostituire altre statistiche, come il BAB. Spariranno anche i punteggi di BMC e DMC, poiché per attuare la maggior parte delle manovre in combattimento si tirerà sulle abilità di Acrobazia e Atletica. Diverso sarà anche il calcolo dell’Iniziativa in combattimento, che consisterà in un tiro di Percezione o Furtività, a seconda di cosa il personaggio stesse facendo prima che la situazione finisse a mazzate.
Tuttavia, la più grande novità è sicuramente il sistema delle azioni in combattimento: se oggi dobbiamo saggiamente giostrarci tra sette tipi di azioni, da agosto 2018 avremo solo tre azioni e una reazione a round. Le reazioni potranno essere usate nel turno avversario: ad esempio, il Guerriero potrà compiere attacchi d’opportunità o bloccare i colpi nemici con lo scudo. Invece, le azioni garantiranno un ampio ventaglio di combinazioni: potranno, infatti, essere spese per muoversi tre volte, oppure caricare con due azioni e attaccare con la terza, o anche per effettuare tre attacchi – con penalità via via maggiori, ma comunque senza doverci spendere dei Talenti! Inoltre, lo scudo non darà più un bonus di Classe Armatura fisso, ma dovrà essere attivato spendendo un’azione, mentre fiancheggiare non garantirà più un +2 all’attacco, ma farà sì che l’avversario conti come impreparato.

© 2018, Paizo
In tal senso, anche il tempo di lancio degli incantesimi subisce cambiamenti, sulla base però delle componenti necessarie per attuarli: se una magia, ad esempio, ha componenti somatiche e verbali, sarà lanciata con due azioni. Questo significa che la maggior parte degli incantesimi richiederà, appunto, due azioni, mentre altri, a ogni azione spesa, incrementeranno il proprio effetto: Dardo Incantato aumenterà i danni, mentre Cura Ferite coinvolgerà sempre più personaggi.
Pare poi che i bonus fondamentali forniti da certi oggetti magici, che in Pathfinder erano divenuti praticamente un acquisto obbligatorio (pensiamo solo alle cinture e alle fasce che incrementano le Caratteristiche!), verranno ora attribuiti solo da armi e armature, consentendo ai giocatori di contare su una maggiore varietà di equipaggiamento, anche qui seguendo l’esempio di Pathfinder Unchained.
Sul resto aleggia ancora il mistero, ma in generale questa Seconda Edizione mi pare incentrata non sulla banalizzazione delle regole storiche di Pathfinder, bensì su un loro uso più economico e meno ridondante. Di sicuro vi forniremo dettagli più specifici quando ad agosto potremo testare il gioco, restate sintonizzati!
–Gloria Comandini–
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