Il 13 e 14 febbraio scorsi gli appassionati italiani di anime hanno avuto la possibilità di vedere al cinema il primo dei film dedicati alla terza route della visual novel Fate/Stay Night, Heaven’s Feel 1. Presage Flower.
Sebbene la notizia dell’arrivo nel nostro Paese della pellicola sia passata abbastanza in sordina in rete, i cinema sono riusciti fortunatamente a promuovere la proiezione abbastanza efficacemente, assicurandosi quindi una buona affluenza. Da appassionato delle opere dedicate all’universo di Fate, aspettavo da tempo di poter vedere uno dei film direttamente sul grande schermo, e vi confesso subito di non essere rimasto deluso dall’esperienza.
Ma andiamo con ordine. Per chi non conoscesse Fate/Stay Night, esso fa parte dell’universo creato dalla software house TYPE-MOON, e nasce come eroge (tipologia di giochi nei quali sono presenti scene di sesso), più precisamente come visual novel. Il gioco, pubblicato su PC e PS2 rispettivamente nel 2004 e nel 2007, aveva tre percorsi da seguire in base alle scelte del giocatore: la Fate route, la Unlimited Blade Works route e la Heaven’s Feel route. Giocando tre volte la storia, con percorsi, scelte e combattimenti differenti, si disvelava il mondo del protagonista Shirou Emiya e della guerra del graal. Successivamente è stato scritto, in forma di light novel, il prequel Fate Zero e, sempre come visual novel, il sequel Fate/Hollow Ataraxia. Visto il successo del franchise, sono state realizzate poi storie parallele e diversi prequel non necessariamente canonici, insieme ad adattamenti manga e anime.
La trama del franchise ruota attorna a sette maghi che combattono una guerra sacra per il possesso del sacro graal, oggetto capace di esaudire qualsiasi desiderio, attraverso l’evocazione e lo scontro dei Servant. Questi esseri, presi direttamente dalla letteratura e dalla storia (ci sono, ad esempio, Dracula, Re Artù e Gilgamesh), traggono potere dal mana per compiere azioni fantastiche. Ogni Servant possiede una o più classi attraverso le quali venire evocato (Saber, Lancer, Archer, Rider, Assassin, Caster, Berserker), classi che portano con sé dei bonus, dei malus e delle abilità speciali, e che influiscono sulle prestazioni dello spirito eroe convocato: un Ercole Berserker, ad esempio, non avrà le stesse statistiche di un Ercole Archer (ebbene sì, sono classificati per statistiche).
Torniamo invece a concentrarci sul film in questione, questo Presage Flower, che narra di Emiya Shirou, giovane che si trova suo malgrado coinvolto nella guerra del graal dopo aver evocato uno dei Servant più potenti che esistano, Arturia (versione gender-bender di re Artù). Aiutato dall’incontrollabile Tohsaka Rin e dalla servizievole Sakura Matou, Shirou dovrà riuscire non solo a sopravvivere a una vera carneficina tra maghi, ma anche a vincere il sacro graal per realizzare il suo sogno e diventare un eroe.
Se siete tra quelli che non conoscevano l’opera e hanno in progetto di recuperare questo film (magari attraverso un’edizione home video o un riprogrammazione al cinema), sappiate che la pellicola non introduce gli argomenti chiave della storia, se non attraverso un velocissimo recap. Il mio consiglio, dunque, vista la presenza di anime a trattare parti importanti della storia, è di vedere nell’ordine Fate Zero (inedito in Italia, se non in forma di manga), e poi Fate/Stay Night Unlimited Blade Works (trasmesso invece su VVVVID), così da poter comprendere molto meglio il film.
Nella visual novel, come già accennato, Heaven’s Feel è la terza e ultima via percorribile. Narra con maggior dovizia di particolari e dettagli il background dei personaggi, i loro piani per la guerra e ovviamente la lore stessa del mondo all’interno del quale tutto si muove. Il film va nella stessa direzione, alternando interessanti spiegazioni a spettacolari combattimenti. L’animazione è di altissimo livello, come da tradizione di Ufotable, e cattura l’attenzione dello spettatore durante i momenti più concitati per lasciarlo con il fiato sospeso. Nonostante le due ore possano spaventare, il film scorre con una naturalezza impressionante e non annoia mai, neanche per un momento, lo spettatore. Il doppiaggio italiano è ottimo, e le uniche note dolenti a mio avviso sono l’assenza di quella che potremmo chiamare una breve opening, punto di forza degli anime, e di una colonna sonora memorabile.
Voi l’avete visto? Fateci sapere la vostra, in attesa di scoprire quando arriverà in Italia anche il secondo lungometraggio, Lost Butterfly.
–Simone Maccapani–
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Fate/Stay Night Heaven’s Feel: Presage Flower – Recensione del film
Simone Maccapani
- Animazioni di alto livello;
- Personaggi di spessore;
- Un mondo che lega fantasy e gioco di ruolo;
- Ottimo doppiaggio;
- Colonna sonora migliorabile;
- Sono richieste conoscenze di storia pregresse per comprendere bene il film;