Alzi la mano chi non ha mai sentito, da appassionato di fantasy o anche solo di videogiochi, parlare di Varric Tethras. Proprio lui, il Tony Manero nanico, l’unico del Popolo Tozzo con più peli sul petto che sul viso, l’adorabile canaglia che accompagna e introduce Hawke alla tentacolare Kirkwall in Dragon Age II e si ripresenta in Dragon Age Inquisition come fedele spalla dell’Inquisitore. Insomma, uno dei personaggi più riusciti della saga, nonché parte non indifferente del successo della stessa.
Ebbene, proprio il bardo/ladro/dongiovanni/furfante dal cuore d’oro è protagonista in questo periodo di un’operazione metavideoludica e metaletteraria: il 31 luglio 2018 la casa editrice Penguin Random House pubblicherà, a nome proprio di Varric Tethras (e Mary Kirby) il romanzo di 96 pagine Hard in Hightown (24 delle quali composte da illustrazioni in bianco e nero a tutta pagina a opera di Stefano Martino, Alvaro Serraseca, Andres Ponce e RG Ponce Torres), per un prezzo di copertina che si aggirerà sui 20 dollari. Hard in Hightown (fraintendete pure) è quindi un metalibro che diventa libro seguendo le orme, per esempio, del ben più celebre Necronomicon partorito dalla fantasia di Lovecraft.
Di Hard in Hightown iniziamo a sentir parlare in Dragon Age II durante i frequenti dialoghi scriptati (e pesantemente allusivi) che scattano tra Varric e la piratessa Isabela, con il primo a chiedere consigli alla seconda su come rendere più piccanti i dialoghi. In una conversazione con Hawke all’Impiccato poi, il nano allude al desiderio di lasciare un’impronta nella letteratura del Thedas con un’opera che lo renda immortale. Nel tempo intercorso tra il secondo episodio della saga e Inquisition il romanzo viene pubblicato, ed evidentemente diventa un bestseller, dato che è pure oggetto di una serie di sidequest al tavolo di guerra volte a tutelare i suoi diritti d’autore.
Quindi, di cosa parlerà questo romanzo illustrato, nato come metalibro? Hard in Hightown sarà un poliziesco-noir ambientato a Kirkwall e seguirà, come se si trattasse di un detective della “scuola dei duri” alla Raymond Chandler, l’indurito e cinico uomo della Guardia Donnen Brennokovic (che si tratti dell’ennesimo sberleffo di Varric nei confronti del Capitano Aveline e del suo amato, l’integerrimo Donnic?). Il vecchio segugio si troverà, come da copione, a far da balia a una nuova recluta mentre cercherà di far luce sull’efferato assassinio di un Magistrato di Kirkwall che vedrà coinvolte una misteriosa organizzazione chiamata Esecutori e una scheggia impazzita della Chiesa, entrambe sulle tracce di un misterioso artefatto magico.
Ad oggi, nulla si sa circa una eventuale localizzazione italiana ma, per quanto sia sempre apprezzabile avere delle opere che espandano il lore di un universo tanto amato e tanto ben scritto come quello di Dragon Age, rimane da capire il senso di un’operazione simile a molto tempo dall’uscita dei suddetti videogames (ricordiamo, Dragon Age II è del 2011 e Inquisition del 2014) – soprattutto in un momento nel quale i fan del franchise (sottoscritto compreso), più che del lore riguardante i capitoli passati, vorrebbero capire di più della direzione che prenderanno gli episodi futuri della saga.
–Luca Tersigni–
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