Se vi state chiedendo quali siano stati i migliori film fantasy del 2017, la risposta potrebbe non essere del tutto incoraggiante. Perché sebbene il nostro genere preferito acquisisca sempre maggiori consensi, sembra che la crescita si stia vedendo perlopiù in determinati campi, come quello delle serie televisive, che ormai riescono a venire incontro ai gusti di tutti. Se andiamo invece a spulciare le produzioni da sala cinematografica, noteremo come il genere non goda di un periodo felice, e che ci sia necessità di andare a rovistare bene prima di trovare qualcosa che possa essere definito anche lontanamente accettabile. E quando lo si trova, si tratta solitamente di produzioni che di fantasy hanno soltanto l’impostazione generale, sfociando poi anche in altri generi come l’horror o il fantascentifico.
Ho pensato quindi di realizzare un elenco che riportasse quelli che a mio modo di vedere sono i sette film del 2017 che possono meritare una chance. Notate bene che la lista è assolutamente personale, e che prende in considerazione non solo i fantasy puri (alla cappa e spada per intenderci), ma tutte quelle opere che ne condividono l’impostazione narrativa classica, escludendo invece altre pellicole che pur avendo elementi “fantasiosi” al loro interno, ho ritenuto appartenere ad altre categorie.
La Torre Nera (di Nikolaj Arcel)
Tratto dalla celebre saga di Stephen King, inizialmente la storia doveva essere trasposta in una serie tv, ma alla fine si è optato per un lungometraggio. Pur non raggiungendo i livelli qualitativi che i fan del Re si aspettavano, la produzione ha il pregio di riuscire a narrare una storia estremamente complessa senza grossi scivoloni. Idris Elba e Matthew McConaughey dimostrano tutto il loro talento attoriale, le scene d’azione sono girate con criterio, e c’è la possibilità che chi non dovesse conoscere l’opera originale venga attratto da questo affascinante universo.
La Bella e la Bestia (di Bill Condon)
Questo non è certo il primo remake della celebre favola Disney che tutti quanti conosciamo: qualcuno, infatti, ricorderà il flop del 2014 del francese Christophe Gans. Quest’anno a reinterpretare la storia abbiamo avuto Emma Watson, che ripropone una Belle di chiaro stampo Disneyano, con una pellicola che ricalca abbastanza fedelmente (soprattutto nelle musiche) il capolavoro di animazione del ’91. Nulla di memorabile, ma gli appassionati di fiabe trasposte in live action non potranno definirsi scontenti per un prodotto confezionato senza infamia e senza lode.
Kong: Skull Island (di Jordan Vogt-Roberts)
Atro remake, questa volta del classicissimo King Kong, che ormai è entrato a far parte del pantheon dei mostri sacri che vengono puntualmente risvegliati dalle megaproduzioni per sfruttarne il brand. Siamo davanti a un film pieno zeppo di stereotipi ma ad alto contenuto adrenalinico, con mostri di ogni tipo, ma soprattutto siamo di fronte a un film che non si prende mai troppo sul serio. Questa caratteristica gli permette di poter essere scelto per una serata spensierata all’insegna di un’avventura classica che garantirà divertimento agli amanti del genere.
Valerian e la città dei mille pianeti (di Luc Besson)
Sebbene siamo sul versante sci-fi, Valerian rientra in quella categoria di storie dal forte impianto fantasy. Un ragazzo e una ragazza, una storia d’amore tribolata, il continuo ricercarsi tra pianeti e città per salvarsi la vita a vicenda e contemporaneamente aiutare il genere umano. Vero punto di forza della pellicola sono proprio i protagonisti: due nuovi attori sulla piazza che offrono al pubblico una coppia piuttosto stramba rispetto a quelle classiche a cui siamo abituati, piena di contraddizioni e ribaltamento di stereotipi.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi (di Rian Johnson)
Su Episodio VIII non spenderò molte parole, dato che qui su Isola Illyon ne abbiamo ampiamente discusso. Ho inserito Gli Ultimi Jedi in questa lista per un motivo ovvio: avrà scontentato un’ampia fetta di fan, ne avrà esaltata un’altra, ma sicuramente è ancora quello Star Wars capace di catapultare al cinema frotte di individui armati di spade laser e di istigare eterne disquisizioni cinematogrfiche, morali, religiose, ingengeristiche e fantascientifiche.
King Arthur: Il Potere della Spada (di Guy Ritchie)
Probabilmente l’unico film che rientra in tutto e per tutto nel genere fantasy di questa annata, almeno per quella definizione classica che abbiamo dentro la nostra testa. Torna sul grande schermo la storia di Artù ed Excalibur, ma questa volta la magia è presente più che mai e il compito di dirigerla è affidato alla mano folle di Guy Ritchie, che la gira con lo stile a cui ci ha abituati nei suoi gangster movie (se non l’avete fatto, recuperate anche quelli). Devo avvertirvi, il film è pieno zeppo di tamarraggine e per certi versi si scade nel ridicolo. Ma se siete fan del trash come me, riuscirete ad apprezzare i guizzi stilistici che riescono a rendere originale una storia ormai vista in tutte le salse.
La tartaruga rossa (di Michaël Dudok de Wit)
Dopo una classifica con certi titoli da denuncia, mi salvo in corner con La tartaruga rossa, film d’animazione che tratta di temi universali quali la crescita, l’apprendimento, l’amore e la morte. Ma soprattutto, parla della trasformazione, del continuo divenire a cui siamo soggetti tutti quanti. Zeppo di sequenze oniriche, si fatica a collocarlo nello spazio e nel tempo, e se a qualcuno potrà sembrare un po’ lento, a molti altri offrirà tanti spunti di riflessione, risultando adatto a spettatori di qualsiasi età.
Vi invito a contribuire a questo elenco con quelli che secondo voi sono i migliori film fantasy di quest’anno. Intanto, nella lettera a Babbo Natale ho chiesto un 2018 pieno di bei lungometraggi fantasy, dato che quest’anno non abbiamo fatto proprio faville.
Come dite? Dungeons & Dragons non uscirà prima del 2021? Non credo che sarò mai pronto psicologicamente.
–Andrea Carbone–
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