Quasi esattamente vent’anni fa, nel giugno del 1997, Bloomsbury pubblicava un libro per bambini che, secondo le previsioni dell’editor, avrebbe avuto vendite discrete e una tiratura limitata in Gran Bretagna e Stati Uniti. Quel libro, concepito su un treno che transitava per King’s Cross (non poteva essere altrimenti), scritto quasi interamente in piccoli pub della provincia inglese, aveva richiesto alla sua autrice cinque anni della sua vita ed era stato rifiutato da ben dodici case editrici. Un anno dopo, il libro aveva già venduto più di 300.000 copie; più di tre anni dopo, era ancora in testa nelle classifiche dei libri più venduti nel Regno Unito.
Il romanzo di cui vi sto parlando, l’avrete capito, è Harry Potter e la Pietra Filosofale. Come vi abbiamo già svelato qualche tempo fa, per celebrare i vent’anni dall’inizio delle avventure del bambino sopravvissuto, la British Library ha allestito una mostra intitolata Harry Potter: A History of Magic, che ha aperto i battenti lo scorso 20 ottobre e resterà nella storia biblioteca fino a fine febbraio 2018.
Si tratta di un’incantevole, piccola esposizione che dilata il mondo creato da J.K. Rowling alle sue molteplici influenze, soprattutto extra-letterarie: oltre alle bozze originali delle illustrazioni della prima edizione della La Pietra Filosofale, la British Library ha aperto al pubblico la visione di rari manoscritti sulla storia della magia e della stregoneria inglese, sulle pratiche erboristiche e sui bestiari antichi, su preziosi mappamondi e astrolabi, e su documenti che riguardano un personaggio veramente esistito che viene più volte menzionato nel libro, l’alchimista francese Nicolas Flamel.
Il pezzo forte della mostra, almeno per i numerosissimi fan che già hanno affollato le sale della biblioteca, rimane però la copia originale della sinossi che l’autrice ha inviato ai suoi editori quando non era ancora una delle donne più famose e ricche del mondo, ma una madre single che scriveva nei pub nella speranza di una vita migliore. La copia è il primo foglio del documento battuto a macchina che conteneva la trama di Harry Potter e la Pietra Filosofale, un riassunto che l’autrice inviava agli editori per accompagnare i primi capitoli del romanzo da sottoporre alla loro lettura; il resto della sinossi, di diverse altre pagine, sarà visibile integralmente in formato digitale.
Chi è stato con Harry fin dall’inizio avrà probabilmente amato la sua storia in ogni minimo particolare, ma di certo non potrà non avere i brividi pensando al primo capitolo della sua avventura, quando ancora non sapeva di essere un mago e viveva nello scantinato della casa dei suoi zii. Questo foglio, ingiallito dagli ultimi venti anni e un po’ acciaccato da mille viaggi, narra la storia di Harry Potter e del suo primo anno a Hogwarts, ed è sorprendente come anche un riassunto riesca a evocare la limpidezza magica dello stile della Rowling. Se avete nostalgia delle origini del mago e volete sentirvi come la prima volta che avete sfogliato le prime pagine de La Pietra Filosofale, l’esposizione della British Library vi aspetta con questo pezzo degno di un pellegrinaggio – e molto altro.
–Francesca Canapa–
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