A dirlo quasi non ci si crede, ma la saga videoludica di The Witcher sta per spegnere 10 meritatissime candeline: il primo episodio, infatti, è sbarcato in Europa il 26 ottobre del 2007.
Una produzione sicuramente in grado di lasciare un segno importante nel panorama mondiale e nelle coscienze di milioni di giocatori, nonché di consacrare il team di sviluppo polacco CD Projekt RED, che è stato in grado di trasformare la serie racconti del connazionale Andrzej Sapkowski in una trilogia di action RPG maestosi.
No-clip, una casa di produzione no-profit che ha realizzato anche un interessante approfondimento su DOOM, ha deciso dunque di festeggiare questo evento rilasciando su YouTube una serie di brevi documentari, sei per l’esattezza, attraverso i quali poter conoscere da vicino i ragazzi di CD Projekt RED e il lavoro che hanno compiuto sui tre capitole di The Witcher. Vediamoli nello specifico.
THE STORY OF CD PROJEKT
Questo primo video propone un’interessantissima intervista con Marcin Iwiński a proposito della vita nella Polonia socialista e della fondazione di CD Projekt, che riesce a conquistare immediatamente grazie a una rappresentazione chiara, e grigia, di cosa significasse vivere a Varsavia negli anni dell’U.R.S.S., e di come i videogiochi aiutarono a scombussolare un po’ il tutto.
REMEMBERING THE WITCHER 1 & 2
Qui molte delle persone coinvolte nello sviluppo dei primi due episodi di The Witcher ricordano come sia stato creare dal nulla questo particolare universo narrativo.
CREATING THE WORLD OF THE WITCHER 3
In questo filmato trovate un’intervista con i soli realizzatori del mondo di The Witcher 3, con chi si è occupato di environmental design, level design e open world design, per capire come siano riusciti a collaborare per dar vita a quello che abbiamo sperimentato nel prodotto finale.
THE QUESTS OF WILD HUNT
Questo è uno dei documentari più interessanti: nel filmato alcuni designers parlano a ruota libera delle loro missioni preferite di The Witcher 3: Wild Hunt, e di come abbiano fatto a inserirle nel ricchissimo mondo che sostiene tutto il gioco.
FOUND IN TRANSLATION
Come si traduce un gioco tanto vasto e tanto radicato in una specifica cultura come The Witcher? Il lavoro messo in piedi dietro i vari adattamenti in giro per il mondo è qualcosa che vale davvero la pena esplorare, e potete farlo in questo episodio del documentario.
DEVIL’S IN THE DETAIL
Nell’ultimo dei sei documentari si parla di altri aspetti dell’ultimo episodio, ovvero la colonna sonora, il combat design, l’intelligenza artificiale, la sceneggiatura, i filmati, la performance di motion capture e ovviamente la creazione del gioco di carte Gwent.
Il documentario che ho apprezzato di più è certamente il primo, grazie al punto di vista assolutamente unico che offre su uno dei più grandi cambiamenti della nostra storia recente, il passaggio dal comunismo al consumismo di tutte le realtà dell’ex U.R.S.S.: girato con garbo e delicatezza, riesce ad appassionare a questa piccola grande storia in cui la scoperta e la conquista del business dei videogames diventa una quest epica, con tanti spunti divertenti e aneddoti incredibili.
Da amante del videogioco metto al secondo posto, poi, il documentario numero quattro, una divertente carrellata di quest vere e proprie di Wild Hunt raccontate da chi le ha ideate e da chi ha deciso che dovessero proprio trovarsi là, a comporre quel meraviglioso mosaico che ha fatto innamorare così tanti videogiocatori.
In generale, comunque, si tratta di una serie di video ben realizzati e davvero imprescindibili per che si interessa più o meno seriamente a tutto ciò che esiste prima, dopo e durante lo sviluppo di un videogioco in particolare e una qualunque opera di ingegno caratterizzata da un mondo credibile in generale.
Tutti i documentari hanno una durata di circa mezz’ora e sono in lingua inglese, ma sottotitolati anche in italiano.
Li avete già visti?
–Simone Formicola–
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