In una recente intervista dello scrittore Andrzej Sapkowski con il portale polacco Polityka sono emerse delle frasi riguardo la trattazione videoludica delle sue opere nella saga di ‘The Witcher’.
Per tanti, queste sono sembrate delle parole pesanti e si è arrivati a dichiarazioni e titoli davvero poco veritieri tesi a sottolineare un odio dello scrittore per il lavoro di CD Projekt. Come sulla questione George Martin, la facilità con cui si condanna qualcuno senza provare a capirne le motivazioni è davvero incredibile, ed è una cosa poco giusta e rispettosa.
L’intervista è stata tradotta in modo capzioso con affermazioni estratte dal contesto, generando così un flame insensato.
Un utente reddit ha però deciso di tradurre con cura l’intervista e vi invitiamo quindi a leggere con esattezza cosa ha davvero detto Sapkowski cliccando qui. (Si ringrazia l’illyoner Chiara per questo link).
Stiamo parlando di un autore importante, specie nel suo paese, che è divenuto notissimo nel mondo anche grazie al successo dei videogame che hanno poi ravvivato anche il mercato letterario. Rispetto al buon George Martin, Andrzej Sapkowski non ha avuto un ruolo nella creazione dei due ultimi capitoli di questo gioco, e così oggi ha delle riserve. Gli utenti confondono creazioni del libro e del videogame, e la sua carriera, seppur divenuta più prestigiosa, è inevitabilmente collegata a questo successo videoludico, tra l’altro meritatissimo.
Partire da questo per arrivare a dire che l’autore odi la software house è una netta esagerazione. Anche nella nostra intervista ci ha parlato del gioco, con lo stesso tono e ludicità. Non c’è nulla di esagerato o di negativo nelle sue parole, sono solo i pensieri di uno scrittore che ha creato qualcosa di unico e che è costretto a vederlo rielaborato nelle mani, sapienti o meno, di altri.
Guardate cosa ha raccontato a noi all’ultimo Lucca Comics & Games anche a proposito di questo.
– Luca Scelza –