Vi abbiamo già parlato, qui su Isola Illyon, di Anime e Sangue – La Serie, per tutta una sequela di motivi. Vuoi perché si tratta di una webserie indipendente italiana e per di più fantasy, vuoi perché essa stessa è ispirata a un GdR pen-and-paper a sua volta nostrano (a cura del buon Curtini, coautore de L’ultima Torcia), vuoi perché, guarda un po’, è anche un prodotto di qualità. Non possiamo non essere dunque felici di annunciare, con un pizzico di orgoglio italico, che la webserie è attualmente approdata anche su Amazon Prime Video in Inghilterra e in America, in lingua originale con i sottotitoli in inglese.
L’annuncio arriva dal nostro Simone Formicola, produttore e attore della serie: “Non è stato affatto facile per un prodotto realizzato con un basso budget, per di più tramite Kickstarter, arrivare ad avere le specifiche tecniche che gli permettessero soltanto di esser preso in considerazione da una distribuzione tanto importante” ci dice. “Siamo i primi indipendenti italiani, ma credo proprio i primi italiani in assoluto ad avere una distribuzione ufficiale internazionale con un prodotto di genere fantastico, che purtroppo in Italia non viene considerato come dovrebbe”. Beh, dopotutto nemo propheta in patria.
“Torneremo a Lucca giovedì 2 novembre dalle 10:00 alle 12:00 per scambiare quattro chiacchiere con i fan, cogliendo l’occasione per guardare insieme a voi un paio di puntate della serie… e magari anche anticipare qualcosa sul nostro futuro!” conclude infine, sorridendo biecamente.
Poco da aggiungere: si tratta di una notizia oggettivamente rincuorante per tutti gli appassionati di fantasy. Una distribuzione come quella di Amazon Prime Video, sebbene solamente in USA e UK, non fa che evidenziare le potenzialità nascoste dietro i prodotti del Bel Paese, un’ulteriore conferma del fatto di come l’Italia sia perfettamente in grado di realizzare prodotti che vadano oltre i soliti schemi. Al contempo, però, sapere che una realtà come quella di Anime e Sangue debba rivolgersi oltre frontiera per ottenere i giusti riconoscimenti, lascia con un po’ di rammarico e più di un pensiero verso l’attuale offerta televisiva italica.
–Alessandro Fresta–
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