Il connubio tra la creatura di Martin e la televisione è ormai noto a tutti, ma non molti si soffermano spesso a pensare al fatto che, invece, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non abbiano trovato altrettanto riscontro di fama nel mondo videoludico. Non che diverse aziende del settore non ci abbiano provato, tuttavia i risultati non sono stati quasi mai quelli sperati.
Torniamo indietro nel tempo. Era il lontano 2003 e per la prima volta un modulo costruito dai giocatori di Neverwinter Nights (sì, il primo, quello del 2002) portava l’utente nel Westeros, precisamente alla Barriera, dove vestiva il nero dei Guardiani della Notte.
Tre anni dopo fu la volta di Westeros: Total War, una mod per Medieval II: Total War Kingdoms di Creative Assembly, dove era possibile partecipare a tre campagne diverse, alle quali furono successivamente aggiunte tutte le casate, i Guardiani della Notte e Daenerys con i suoi draghetti. Nel 2007 arrivò poi il primo MUSH (una sorta di gioco di ruolo testuale online) a tema Il Trono di Spade, Blood of Dragons, fondato da Elio M. García e Linda Antonsson (i due futuri co-autori de Il Mondo del Ghiaccio e del Fuoco) e ufficialmente approvato dallo stesso Martin.
Ma fu solo nel 2011, con l’inizio della serie HBO, che vide la luce il primo videogioco ufficiale: si trattava di A Game of Thrones: Genesis, strategico per PC sviluppato da Cyanide e ambientato 1000 anni prima della timeline dei libri, che richiedeva ai giocatori di riuscire a ottenere il potere e sedersi dunque sul Trono di Spade. Tuttavia la produzione non ebbe tanta presa sul pubblico a causa delle meccaniche di gioco che riducevano all’osso il fattore strategico, prediligendo l’utilizzo della forza bruta nella maggior parte delle situazioni.
Cyanide, comunque, ci riprovò l’anno successivo, stavolta con un action RPG chiamato semplicemente Game of Thrones (PS3, PC, Xbox 360), ma anche in questo caso andò decisamente male, principalmente a causa del pessimo comparto tecnico del titolo e della ripetitività nei combattimenti. Peccato, considerando che la storia non fosse completamente da buttare (il gioco era ambientato parallelamente alla prima stagione della serie tv, e metteva l’utente nei panni di Alester Sarwyck, prete di R’hllor, e Mors Westford, un Guardiano della Notte).
Nel 2013, con l’impazzare degli strategici da giocare su Facebook, Disruptor Beam sviluppò poi Game of Thrones Ascent (disponibile anche su iOS ed Android), prodotto simile ai classici titoli di questo tipo, con le solite esperienze di costruzione e scontro tra giocatori, che non lasciava molto altro spazio all’immaginazione.
Per vedere il primo (e fin ora unico) titolo interessante basato sulla saga abbiamo dovuto aspettare il 2014 e la Telltale Games, che è riuscita a tradurre Il Trono di Spade in quella che sembra l’unica formula adatta al suo stile, ovvero quella di avventura grafica, con Game of Thrones: A Telltale Game Series. Il gioco era ambientato più o meno alla fine della terza stagione, e aveva la particolarità (comune ai titoli della software house californiana) che gli eventi narrati nel gioco venivano influenzati dalle decisioni e dalle scelte compiute dagli utenti nel corso dell’avventura. Non mancavano neppure i momenti più action, dove il giocatore doveva combattere o prendere rapidamente delle decisioni attraverso una serie di quick time events. Un gioco che chi ama gli intrighi alla Martin (e i prodotti Telltale) sicuramente non dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Cosa ci aspetta, invece, in futuro? Attualmente sappiamo solo che Telltale sia intenzionata a realizzare una seconda stagione della sua avventura grafica, seppure non siano state specificate date d’uscita. Lo stesso vale per Bigpoint, che nel 2012 annunciò di essere al lavoro su un MMORPG basato sullo show HBO, ma del quale sembrano essersene perse le tracce.
Chi invece desiderasse un nuovo strategico, sarà felice di sapere che Warner Bros. lancerà a fine anno Game of Thrones: Conquest, un MMO free-to-play per dispositivi mobile prodotto su licenza HBO, per il quale potete anche già pre-registrarvi qui. Da quel che sappiamo, nel titolo il giocatore potrà portare avanti il proprio regno (o la propria città), forgiare alleanze e puntare alla conquista del Trono di Spade, con tanto di personaggi iconici della saga che appariranno per fornire informazioni o affidare missioni.
Voi avete provato qualcuno dei suddetti titoli? Quale vi è piaciuto di più?
–Riccardo Gallori–
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