Come recita anche il titolo dell’articolo, mi sono chiesto se un brand così popolare come quello di Harry Potter potesse contare su una trasposizione in forma di GdR tabletop. Ebbene, dopo alcune ricerche, sono giunto alla conclusione che no, purtroppo di prodotti ufficiali di questo genere non ne sono stati mai realizzati.
Ma come mai?
Le motivazioni le conosciamo grazie a David Petersen, autore del gioco di ruolo Mouse Guard. In un post, il game designer ha mostrato un gran numero di illustrazione di personaggi noti e originali proprio basati sull’universo del mago della Rowling, frammenti che rivelano un grande lavoro di preparazione per un GdR ambientato proprio a Hogwarts. Ci sono addirittura la scheda del personaggio e una vaga indicazione del sistema di regole utilizzato, che funziona a numero di successi con l’ausilio di soli d6 (anche se Petersen ci tiene a sottolineare che il gioco è molto improntato sulla narrazione e sulle relazione, e poco sul lancio di dadi).
Da altre fonti apprendiamo che l’autore avrebbe proposto a Warner Bros. il suo lavoro, nella speranza di poterlo trasformare in un GdR commerciale, salvo scontrarsi con uno scoglio insormontabile, confermato anche da un altro autore di giochi di ruolo, Dave Chapman (Doctor Who: Adventures in Time and Space, Conspiracy X 2.0, WILD), che si era cimentato nella stessa impresa.
No, non mi riferisco alla difficoltà di adattare un mondo così sbilanciato e al servizio di una trama a un gioco divertente e immersivo, né tantomeno dei costi esorbitanti che l’acquisto dei diritti del brand potrebbe avere; no, qui si parla di lei, della Rowling in persona. Pare, infatti, che l’autrice si sia già opposta con tutte le proprie forze a diversi progetti a tema Harry Potter, tra i quali questi GdR.
Non è chiaro se sia per gelosia nei confronti dell’ambientazione, per pigrizia o per semplice mancanza di interesse, ma resta il fatto che gli amanti del genere attualmente si trovino orfani di un prodotto tabletop ufficiale.
Nella speranza che l’autrice prima o poi cambi idea, possiamo almeno ringraziare i fan, che quando si parla del mago più famoso dell’ultimo ventennio sono pronti a tutto pur di vivere fantastiche avventure nei più pericolosi anfratti di Hogwarts o per le stradine di Hogsmeade.
Ed ecco quindi che sbucano fuori prodotti come Harry Potter and the Tabletop RPG (l’avete capita?), GdR amatoriale arrivato addirittura alla seconda edizione (liberamente scaricabile da qui), basato su un sistema che prevede l’utilizzo di soli d10 che, in aggiunta alle caratteristiche o ad altri bonus, permette o meno di superare il grado sfida imposto dal Master di volta in volta.
Qui la creazione del personaggio è davvero facile e veloce, con tantissime possibilità di personalizzazione: i giocatori sono invitati a impersonare degli studenti della celebre scuola di Magia e Stregoneria alle prese ogni anno con le varie lezioni. La campagna permette di apprendere nuove abilità e magie man mano che si procede con gli anni di studio, e si conclude una volta diplomati. Insomma, un prodotto simpatico se siete dei veri appassionati e avete una minima infarinatura di GdR, e abbastanza rapido una volta compreso il funzionamento di base.
Ben diverso è invece l’RPG fan-made di Mattew A. Kearns (scaricabile da qui), che con le sue 163 pagine di regole saprà dare filo da torcere anche ai puristi grazie ai 2d6 uniti a un’incredibile quantità di tabelle e sottotabelle e a una scheda del PG dotata di più voci di quante possiate immaginare. Tutto si può dire di questo gioco, tranne che non sia completo.
Per chi invece preferisce un prodotto super rapido, ecco Broomstix, un gioco di sole 15 pagine, non molto profondo, ma perfetto per una sessione veloce e senza pretese, grazie all’utilizzo di un d20 con poche variabili e un’impostazione molto leggera.
Voi che dite? Avete già provato qualcuno di questi giochi?
–Simone Formicola–
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