Era iniziato come un progetto cinematografico, quello del regista Guillermo del Toro (Il labirinto del fauno, Hellboy) e dello sceneggiatore Travis Beacham, che assieme hanno anche lavorato su Pacific Rim. Dalle ultime notizie trapelate in rete, invece, pare che Carnival Row “si accontenterà” del piccolo schermo, divenendo una serie tv prodotta da Amazon e costituita da otto episodi, che dovrebbero vedere la luce entro il 2019, distribuiti tramite Prime Video, la piattaforma di streaming del colosso dell’e-commerce.
Le informazioni che circolano in rete riguardo l’impegno di Del Toro in questo show sono contrastanti, tra chi assicura che si occuperà in prima persona della regia del pilot, e chi invece è certo che alla fine abbia preferito allontanarsi dal progetto. Il regista ufficiale della serie sarà infatti Paul McGuigan (Viktor Frankenstein), che sarà anche produttore esecutivo assieme allo showrunner Rene Echevarria (The 4400, Terra Nova, Castle). Alla sceneggiatura si conferma invece Beacham, autore dello script originale.
La serie potrà contare su un volto d’eccezione, Orlando Bloom, che interpreterà il protagonista della storia. Certo, non è la prima volta che un attore noto si presta a sceneggiati televisivi: di questi tempi la notizia non fa più scalpore, ma conferma anzi la grandissima importanza che rivestono le serie tv nel panorama dell’intrattenimento mediatico di questi ultimi tempi.
Lo show sarà ambientato a Burgue, una cittadina fittizia ispirata alla Londra del periodo vittoriano, non senza qualche licenza storica. Infatti nella città si raduneranno una serie di creature mistiche in fuga dal loro luogo d’origine, dove si sta verificando una sanguinolenta guerra che le ha costrette a nascondersi tra gli anfratti della fumosa città. La convivenza con gli abitanti di Burgue non sarà tuttavia facile: questi “stranieri” non saranno ben visti, e quando una fata showgirl sarà trovata assassinata, la tensione esploderà. Orlando Bloom vestirà i panni dell’ispettore di polizia Rycroft Philostrate, che dovrà indagare sul caso, il tutto tra atmosfere noir e thriller, con rimandi allo steampunk.
Impossibile non notare un chiaro riferimento a una tematica tanto discussa oggi, quella degli stranieri e degli immigrati. In un periodo in cui l’Inghilterra esce dall’Unione Europea e negli altri Stati si continua a parlare di razzismo, immigrazione e asilo politico, questa serie sembra calzare a pennello per fornire uno sguardo alla realtà da un altro punto di vista, e per spingere a riflessioni che potrebbero andare oltre il mero intrattenimento. Mi domando solo se i produttori saranno abbastanza coraggiosi da spingersi a trattare questi argomenti spinosi. Vi terremo aggiornati su tutte le novità in merito.
–Andrea Carbone–
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