Fa troppo caldo la notte per dormire? Noi abbiamo risolto con ventilatori, spray anti-zanzare e un gioco da tavolo che abbiamo provato per voi. Si tratta di Dice Forge, distribuito in Italia da Asmodee, titolo in cui l’autore Régis Bonnes si è prefissato l’obiettivo di stuzzicare la curiosità dei tanti appassionati di dadi che bazzicano l’universo fantasy. Come dice la parola stessa, in questo gioco avremo la possibilità di forgiare il nostro dado, modificandone le facce in modo da ottenere dei vantaggi durante la partita.
Lo scopo ultimo è quello di accumulare quanta più gloria possibile: ogni giocatore deve, infatti, superare sfide (metaforiche) per ottenere il consenso degli dei e l’approvazione del popolo, così da diventare l’eroe più acclamato di sempre. Le sfide non sono altro che delle carte da pescare tramite la spesa di determinate risorse, che una volta ottenute danno accesso a punti gloria oppure a ulteriori risorse da investire successivamente.
Come già anticipato, la particolarità del gioco consiste nella possibilità di modificare a ogni turno il dado, sostituendo una faccia con un’altra (ovviamente di valore più alto). Andando avanti con i turni, i dadi con più facce potenziate danno accesso a un numero maggiore di risorse, e quindi a maggiori possibilità di portare a compimento le sfide delle carte.
Dopo una fase iniziale di set-up di durata non indifferente, in cui bisogna allestire il tabellone e prendere confidenza con le regole, il gioco fila liscio senza problemi, e una partita dura in media dai 10 ai 20 minuti, a seconda del numero dei giocatori e della dimestichezza con le meccaniche.
Da un punto di vista visivo e tattile è un prodotto che dà parecchie soddisfazioni. Montare e smontare le facce dei dadi è qualcosa di estremamente godurioso, e il tabellone di gioco con le sue carte è colorato e di buon gusto. Le schede dei personaggi possiedono un sistema di avanzamento poco comodo (segnalini da spostare a mano), ma questa è l’unico neo per quanto riguarda il comparto tecnico.
Parlando invece di giocabilità, devo dire che si tratta di un prodotto che deve riuscire a conquistarvi al primo impatto. Il gruppo con cui abbiamo effettuato il test si è diviso tra estimatori e detrattori, per diversi motivi. Il difetto più grosso che gli è stato affibbiato è stato l’essere eccessivamente dipendente dalla fortuna. Effettivamente si è visto come partire male con qualche tiro sfortunato all’inizio possa rischiare di compromettere l’intera partita con scarse possibilità di recupero, in quanto l’accumulo di risorse è qualcosa che cresce in maniera esponenziale: più ne hai, più ti sarà facile averne di più, e viceversa. D’altro canto è vero che le partite sono piuttosto veloci e quindi perderne qualcuna per un colpo di sfortuna non è poi questa tragedia, considerando che in una serata ci sarebbe modo di rifarsi. Per non parlare del fatto che stiamo parlando di un gioco di dadi, emblema della fortuna.
Chi riesce ad apprezzarlo, invece, scoprirà che una volta compreso il meccanismo si riesce a giocare in maniera molto fluida, e c’è anche spazio per inserire un po’ di tattica. Non ci sono grossi margini per scegliere quale strategia adottare (dipende in gran parte dai primi tiri di dado), ma talvolta capita di dover fare scelte che possono contribuire all’andamento della propria partita, e che si rivelano quindi vincenti o fatali.
Difficile dire quanto longevo possa essere un gioco di questo tipo. Sicuramente dopo svariate ore di gioco avrete avuto modo di provare gran parte delle strategie e delle mosse per vincere, ma la presenza di carte alternative a quelle base (già incluse nella confezione) permettono di allungare l’esperienza, che comunque si può rivelare sempre piacevole.
Ultima riflessione (o consiglio per Asmodee) prima di lasciarvi: il gioco, nella sua impostazione, si presterebbe benissimo a essere giocato in rete. La scelta delle carte, la forgiatura del dado, gli spostamenti sul tabellone, sono cose che potrebbero essere gestite molto bene da un programma online, così da permettere anche un’aggiunta più veloce di supplementi, regole e nuove carte. Anche se, devo dire la verità, togliere e mettere tasselli dai dadi 3D è una soddisfazione non indifferente.
–Andrea Carbone–
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- La soddisfazione nel poter costruire fisicamente il proprio dado è impareggiabile;
- Le partite sono rapide;
- Grafica e design sono semplici, accattivanti e funzionali;
- Il fattore fortuna gioca un ruolo chiave;
- Le strategie adottabili non sono infinite, e la longevità del gameplay ne risente;