Spesso le cosiddette rivalità, o dicotomie, nei più svariati campi di attività umane sono costruite e alimentate ad arte dai media con l’obiettivo di vendere qualche copia o strappare qualche visita e qualche like in più. I Beatles e i Rolling Stones, Coppi e Bartali, e i derby calcistici, ad esempio, sottostanno a questa logica, con eventualmente i protagonisti e i fan stessi che, a forza di sentirne parlare, finiscono per iniziare a crederci a loro volta.
Nel campo del fantastico, e in special modo della sci-fi, non esiste rivalità più accesa che quella tra le fanbase di Star Wars e quelle di Star Trek. Di confronti tra i due franchise, che hanno dominato la fantascienza degli ultimi quaranta-cinquant’anni, ne sono stati fatti di ogni tipo: dai pazzoidi che, dati pseudotecnici alla mano, si sono messi a confrontare le prestazioni militari delle grandi astronavi dei rispettivi universi, tipo Mazinga contro Goldrake (e qui non c’è dubbio, già l’Enterprise della buonanima di Kirk mi surclassa in scioltezza qualunque Star Destroyer), passando per il valore strettamente cinematografico delle saghe (e qui la bilancia pende pesantemente a favore della Galassia lontana lontana), fino ai confronti di stilosità tra le attillate uniformi della Flotta Stellare da una parte, e la sobrietà zen degli Jedi e gli scafandri retrofuturisti e un po’ nazistoidi degli imperiali. Tutti questi nodi sembrano essere venuti al pettine qualche giorno fa in Oklahoma, dove due ormai ex amici, tale Jerome Whyte e tale Bradley Burke, sono addirittura venuti alle mani per difendere l’onore del loro franchise preferito in una situazione – secondo il rapporto della polizia, intervenuta per disturbo della quiete pubblica – già abbastanza surriscaldata a seguito della partita a un non meglio specificato videogame di Batman in corso tra i due su Xbox. Pare che Whyte abbia asserito che “Yoda era m****”, e Burke che “Spock era m****”. Non trovando altro modo per comporre la questione, Whyte ha quasi strangolato Burke e quest’ultimo ha accoltellato alla mano l’aggressore, prima dell’intervento della polizia.
Al di là dell’aspetto tragicomico della questione, ho sempre trovato, da grande estimatore di entrambi i filoni, questa rivalità tra fanbase alquanto artificiosa, una rivalità in parte dovuta alla composizione delle fanbase stesse (molto più trasversale quella di Star Wars e molto più selettiva e omogenea quella di Star Trek), in parte dovuta – e lo dico da trekker della prima ora, ahimè – a un certo qual complesso di inferiorità da sempre nutrito dalla fanbase dell’opera di Roddenberry nei riguardi della portata planetaria del successo della creatura di Lucas. Complesso di inferiorità che, a mio modo di vedere, non avrebbe motivo di esistere proprio per la totale diversità di ambito dei due universi. Entrambi, è vero, hanno inciso sull’immaginario mondiale anche al di là del topos strettamente fantascientifico, ma lo hanno fatto in modi assolutamente diversi.
Star Trek è uno show completamente immerso nel suo tempo, prodotto da un determinato momento storico: mentre i vari capitani sfrecciano sulle astronavi, in realtà l’opera ti sta parlando di diritti civili, di integrazione razziale, di società multiculturale, ma anche di esplorazione dell’essere umano e dei propri limiti. In più, solletica il lato più clamorosamente nerd con la sua pretesa anche molto autoironica di giustificare scientificamente le tecnologie più assurde, per la quale fu appositamente coniato il fantastico neologismo “Technobabble”. Star Wars, invece, è semplicemente la favola, il mito che si riveste di fantascienza, archetipi e storie talmente radicati nel profondo dell’animo umano da non aver bisogno di spiegazioni razionali, e funzionanti ugualmente bene sia con spade, archi e destrieri che con spade laser, fulminatori e caccia stellari. La semplicità – e la maestosità – del colpo di genio di Lucas è tutta qui. Ed è quindi inevitabile che quest’ultimo abbia una fanbase estremamente più ampia: perché parla a un immaginario condiviso dalla quasi totalità della popolazione planetaria.
Insomma, Star Trek parla al cervello e Star Wars parla al cuore, volendola mettere giù in maniera rudimentale, ma sostanzialmente corretta. E dato che tutti possediamo entrambi è quantomeno illogico, direbbe il sig. Spock, scegliere uno o l’altro. Personalmente, mi tengo tutti e due.
E voi? Sareste disposti ad una bella rissa per difendere i vostri miti?
–Luca Tersigni–
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