Immaginate di camminare in un’anonima strada di Londra, svoltare l’angolo e ritrovarvi davanti improvvisamente “I Tre Manici di Scopa”. No, non siete in crisi d’astinenza da libri di Harry Potter, e non è nemmeno un bellissimo sogno che prevede la presenza di Hermione e un luogo appartato in cui fare le zozzerie.
Già, perché sto parlando dell’apertura, prevista per marzo 2018, del The Cauldron, un pub a tema magico tra le vie della capitale britannica. Specifico da subito che il richiamo al mondo di Harry Potter, anche se evidente, non includerà riferimenti diretti alla saga della Rowling (quasi sicuramente a causa dei diritti che ci sarebbero di mezzo); l’unico punto d’incontro con il mondo potteriano è la cooperazione, insieme alla Harry Potter Alliance, nella campagna Accio Books, che incoraggia le nuove generazioni alla lettura tramite la costruzione di biblioteche nelle scuole.
Dunque, cosa dovrebbe avere di diverso questo locale rispetto a tutti gli altri dello stesso genere che sono stati aperti negli anni? A una prima occhiata sembra una storia già vista innumerevoli volte, con il solito fan che si lancia nell’impresa titanica di dare vita al suo sogno tramite il sempre fedele Kickstarter. Ma quella di Matthew Cortland potrebbe non essere una storia come le altre.
Il ragazzotto in questione, oltre ad avere trascorsi come insegnante, è un designer ed esperto di tecnologia; da qui l’idea di combinare il suo lato lavorativo con quello più geek. Risultato? Un pub al cui interno le foto si muovono, le bacchette accendono lampade e camini, le candele levitano, e i boccali si riempiono dal fondo. Tutto vero, e tutto finto. Dietro a ognuna di queste cose ci sono principi fisici ben precisi, come magnetismo o induzione di corrente. Ma immaginate tutto questo con gli occhi di un bambino o, perché no, con quelli di un fan che ha sempre desiderato immergersi in questo mondo fantastico.
Il secondo aspetto da tenere in considerazione è il carattere social che ha questo progetto. Cortland è uno con le idee chiare: basti pensare che, nonostante manchino poco meno di due settimane al lancio su Kickstarter, esiste già un sito (thecauldron.io) estremamente dettagliato sul progetto, con tanto di particolari sui menù, video esplicativi sulle attrazioni “magiche”, e addirittura grafici di previsione di guadagno e di crescita. Ebbene, il buon Matthew ha fatto un ragionamento semplice: visto che alla base di questa idea c’è l’appartenenza a un vastissimo fandom, perché ognuno non può dare il suo contributo? E non sto parlando solo di soldi. Una pagina wiki è stata creata con lo scopo di raccogliere tutte le idee provenienti da altri appassionati, dalle ricette di piatti a quelle di bevande (pozioni o portate con ingredienti tipici della letteratura fantasy), dalle birre di produttori artigianali alle features “magiche” da aggiungere a quelle già in programma. Sarà possibile, inoltre, donare libri, organizzare eventi e visite scolastiche, e partecipare a corsi che presentano la magia negli ambiti più disparati (gastronomia, design, software e hardware).
Insomma, un progetto allo stesso tempo intelligente e fantasioso che, giocando sul confine tra magico e reale, cerca di dare vita a un luogo di ritrovo per tutti. Non solo un santuario fantasy per gli appassionati di magia o un pub alternativo, ma anche un ambiente che funga da centro di aggregazione e in cui chiunque, dai più grandi ai più piccolini, possa imparare qualcosa. In attesa che il progetto venga ufficialmente lanciato su Kickstarter, non ci rimane che sperare nella sua buona riuscita. Con la Metropolvere o l’incantesimo di Smaterializzazione, poi, raggiungere Londra sarà un gioco da ragazzi!
–Andrea Camelin–
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