Il panorama degli indie su Steam, così come quello dei titoli in Early Access, è un mare magnum di prodotti di vario genere e qualità. Sono molti ormai gli insuccessi che il noto programma della piattaforma di Valve conta, come se gli sviluppatori non volessero mai fare realmente i conti con il proprio pubblico. Da un mare di giochi di dubbia qualità è però spuntato fuori un piccolo gioiello che vale i soldi spesi già nella sua fase di rilascio in Accesso Anticipato: sto parlando di Dead Cells.
Del gioco si conosce molto poco, semplicemente perché gran parte di esso si trova ancora confinato nelle menti dei suoi sviluppatori. Sappiamo, però, cosa dovrebbe diventare, così come è chiara la strada che ha intrapreso per raggiungere il suo obiettivo: entro un annetto, se le promesse dovessero venire tutte mantenute, dovremmo trovarci di fronte a un metroidvania roguelike di tutto rispetto, con ambientazioni generate proceduralmente da esplorare a nostro piacimento.
Anche la storia per ora è piuttosto vaga: il giocatore impersona un gruppo di cellule che, fuoriuscendo da alcune tubature, sostituisce la testa di cadaveri decapitati, prendendone il controllo. Da quel momento viene detto poco sul suo scopo e, con una spada arrugginita e un’arma secondaria a scelta tra un arco e uno scudo di legno, si viene sbattuti all’interno di una segreta.
Scopo del gioco è dunque fuggire dalla fortezza all’interno della quale l’utente è prigioniero, una struttura enorme capace di raggiungere le più alte vette e i più profondi abissi delle fogne. Il giocatore viene aiutato da figure misteriose, capaci di donargli oggetti o potenziare le sue abilità (queste ultime sono le sole a poter essere trasportate da una partita all’altra). Come in altri titoli simili (ad esempio Rogue Legacy), il denaro viene perso a ogni nuova iterazione (a meno che non si abbia il potere necessario a mantenerlo), e lo stesso accade per le armi ottenute durante la partita.
Ci si può muovere liberamente nelle aree e, grazie a poteri speciali ottenuti sconfiggendo delle creature potenziate, si possono scoprire nuovi passaggi e percorsi. Il gioco premia ogni tipo di approccio, dalla speedrun al completismo. Ci sono, ad esempio, porte che è possibile aprire solo entro un numero fisso di minuti, ma è possibile affrontare una run anche con una mentalità votata allo sterminio dei nemici, che permette al giocatore di veder crescere le proprie abilità (cosa consigliata all’inizio).
Nonostante attualmente siano state proposte soltanto due boss fight, posso assicurarvi che arrivare alla seconda richiede decisamente un bel po’ di tempo. Già in questa fase di Accesso Anticipato il gioco offre un’ottima varietà di nemici, capaci di sorprendere a ogni nuova area, e facendo immediatamente pentire il giocatore per ogni suo piccolo errore: immaginate le punizioni ricevute in Dark Souls e stipatele tutte in dei bui corridoi, otterrete così Dead Cells.
Altro punto di forza è la meravigliosa pixel art, che incornicia ogni aspetto del titolo, e l’ottima colonna sonora, che le fa degnissima compagnia.
Insomma, il titolo è disponibile da pochissimo in Early Access, ma ha tutte le carte in regola per trasformarsi sia un ottimo roguelike che in un buon metroidvania: un prodotto consigliatissimo a chi ama le sfide.
–Simone Maccapani–
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Dead Cells – Recensione Accesso Anticipato
Simone Maccapani
- Buon esponente sia del genere metroidvania che roguelike;
- Stile di combattimento e punizioni che ricalcano quelli di un Soulslike;
- Ottimo sistema di controllo;
- Molto buona la soundtrack;
- La rigiocabilità è altissima;
- Acquistarlo ora equivale comunque ancora ad una "scommessa";
- Solo due boss, per adesso;