Cosa può essere in grado di creare un fan quando decide di mettere insieme la sua passione per Magic the Gathering e quella per Bloodborne? Beh, ovviamente un set di carte nello stile del gioco Wizards… ma con le creature del titolo di FromSoftware!
Bloodborne, per chi non lo conoscesse, è un soulslike realizzato dagli stessi sviluppatori (appunto) di Dark Souls, disponibile in esclusiva per PlayStation 4 (l’abbiamo recensito anche noi, qua). Il gioco si contraddistingue per la sua storia e le sue creature dallo stile molto lovecraftiano (lo analizzammo in quest’ottica qui), proprio come accade per Magic, che neppure è riuscito a resistere al fascino malato della conoscenza assoluta e della follia del Solitario di Providence (ben due intere ambientazioni, Zendikar ed Innistrad, con 4 espansioni hanno preso direttamente spunto dal mondo tentacolare dei Grandi Antichi).
L’utente in questione, vNocturnus, deve aver notato i riferimenti che accomunano i due prodotti a Lovecraft, tanto da decidere di creare un intero miniset di carte di Magic direttamente ispirate alle creature e ai personaggi presenti nel videogioco. E, caspita, funzionano!
Chi conosce il gioco di carte e il videogame si renderà immediatamente conto dell’estrema accuratezza con cui l’utente non solo ha creato queste carte fan-made, ma ha anche selezionato ogni piccolo aspetto di ognuna di esse. Il costo di mana, il colore, le abilità, F/C… tutto è studiato per cercare di rappresentare al meglio la specifica creatura. Qua sotto ve ne segnalo alcune:
- Blood-Starved Beast: Tutti conosciamo questo ammasso di pelle putrescente che, con la sua aggressività e letalità, ha fatto imprecare anche i giocatori più immacolati. Una creatura che, oltre ad infliggere ingenti danni, poteva avvelenare l’avversario colpito. Come non conferirgli l’accoppiata GB, nel più classico stile Golgari? E come trasporre questa caratteristica in abilità? Con i segnalini -1/-1, ovvio.
- Mergo’s Wet Nurse: Un UB assolutamente ben studiato. Nel gioco la creatura creava un’illusione assolutamente letale. Facile trasporre la meccaniche con una pedina illusione immediatamente utilizzabile.
- Amygdala: Non condivido la scelta del W in questo caso, ma ne comprendo il motivo: una creatura che per tutto il gioco è capace di esiliarti in altri piani dell’esistenza è facilmente legabile al concetto UW del control. Un altro centro, direi.
Insomma si tratta di una grande manifestazione d’amore per entrambi i prodotti. Chi fosse curioso di vedere tutte le carte realizzate, può farlo dalla gallery che si trova qui. Che ne dite, non sono fantastiche?
–Vincenzo Mirra–
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