La realtà virtuale si sta facendo spazio con sempre maggiore prepotenza nel mondo dei videogiochi, ma non è questo l’unico campo in cui può dimostrare le sue potenzialità. Se vi dicessi “Dungeons & Dragons”?
Calmi: non sto parlando, per il momento, di una versione in VR del nostro amato GdR pen-and-paper, ma di Dungeon Chess, un gioco di scacchi a tema D&D annunciato da poco da Wizards of the Coast ed Experiment 7, studio di sviluppo di giochi in realtà virtuale con base a San Diego e New York. Il titolo sarà disponibile nel corso del 2017 per Oculus Rift e Samsung Gear VR, anche se non c’è ancora una data specifica (inizialmente si era parlato del 28 marzo, ma non è più da considerarsi affidabile).
Da quello che sappiamo su questo software, sono previste varie funzioni, a partire dallo scontro con diverse Intelligenze Artificiali, così da permettere ai giocatori meno esperti (o che addirittura non conoscono il gioco degli scacchi) di iniziare dalle basi e imparare poco alla volta, scontrandosi con avversari di crescente difficoltà. Chi invece si sentisse pronto da subito a sfide più impegnative contro avversari reali, sappia che sarà presente anche una modalità multiplayer in rete, con partite classificate o amichevoli.
La parte migliore però, oltre ovviamente al bello di poter vedere tutto in realtà virtuale, è che i classici pezzi degli scacchi saranno modellati sui mostri di Dungeons & Dragons, e saranno animati. Preparatevi quindi a vedere il vostro Beholder, nel ruolo della Torre, polverizzare i Drow-pedoni nemici con il suo raggio della morte, o a osservare il fiato inceneritore di un drago-regina che fa piazza pulita con crudeltà, un po’ a voler ricordare gli scacchi dei maghi di Harry Potter o le carte nell’anime di Yu-Gi-Oh!.
Insieme ai pezzi, anche le scacchiere stesse saranno invase dallo stile fantastico di D&D, permettendo al giocatore di personalizzarle a proprio piacere, aggiungendo decorazioni e modificando il proprio avatar. Le partite prenderanno luogo nella storica taverna del Faerûn, lo Yawning Portal.
Che dire? Auguriamoci che questo sia l’inizio di quella che, si spera, sia un lunga e prolifica convivenza tra GdR e realtà virtuale.
–Caterina Gastaldi–