Alaloth, Champions of the Four Kingdoms, un action RPG made in Italy

Alaloth, Champions of the four Kingdoms è il nuovo ambizioso progetto della software house padovana Gamera Games. Il gioco sarà sviluppato in Unity e si presenterà come un action rpg che richiamerà molto la serie Souls, unita alla singolare brutalità di titoli come Moonstone: A Hard Days Knight, ai quali strizza volutamente l’occhio.

Nonostante l’opera sia ancora in fase di sviluppo, abbiamo già un bel po’ di dettagli su quello che offrirà il gioco definitivo. Gli utenti potranno contare su quattro razze giocabili (umani, orchi, nani, elfi), dodici personaggi reclutabili completi di background e ambizioni personali, quaranta casate tra cui scegliere e, dulcis in fundo, quattro avidi draghi a darci la caccia. Ma andiamo con ordine.

La visuale sarà isometrica, e l’intero gameplay si dividerà in due macro-sezioni, esplorazione e combattimento. Nella prima potremo esplorare liberamente città, dialogare con gli npc, offrire la nostra lealtà a una casata e godere di un sistema di reputazione basato sulle nostre azioni. La mappa sarà quasi totalmente esplorabile, ma alcune zone potrebbero aprirsi solo in caso si abbia una determinata fama, mettendo dunque in rilevanza le scelte del giocatore. Nella prima partita saremo costretti a scegliere una tra le quaranta casate proposte (complete di araldica, motto e una storia alle spalle), ma una volta completato il gioco sarà possibile creare la propria e personalizzarla come si preferisce.

Durante il combattimento le cose cambieranno, lasciando spazio a meccaniche più action basate su combo, esecuzioni spettacolari, forza dell’equipaggiamento e abilità del personaggio. Il protagonista sarà completamente personalizzabile sia per razza che per aspetto fisico, e potrà seguire una delle tre vie presenti: Way fo the Arms (abilità con le armi); Way of the Gods (cura e buff) e Way of the Nature (elementi). Alcune idee interessanti vengono rappresentate dall’impossibilità di fuggire e dalla possibilità di attivare la permadeath e il fuoco amico.

Una particolare meccanica sarà poi utilizzata per gestire i draghi. I magnifici e avidi sputafuoco torneranno a essere golosi della nostra carne e bramosi delle nostre ricchezze e del nostro equipaggiamento. In caso venissimo sconfitti da uno di loro, dovremo recuperare il nostro bottino direttamente dai loro rifugi.

Parliamo poi del mondo di gioco. Alaloth vede la collaborazione tra Gamera Games e Chris Avellone, autore rinomato e gigante del mondo dei giochi di ruolo (ha lavorato, tra gli altri, su Star Wars: Knights of the Old Republic II e su Neverwinter Nights 2). Il suo apporto alla creazione del setting e della sua mitologia sarà d’impatto esattamente come per tutti i suoi precedenti titoli, su questo non ci sono dubbi. Il gioco non dovrebbe proporre una storia lineare da seguire, preferendo invece uno stile narrativo dinamico basato sulla rivalità delle casate nell’ascesa per il potere, per la ricchezza e per la gloria. Gli sviluppatori hanno citato di proposito Il Trono di Spade per definire il rapporto che ogni casata avrà con l’altra. Senza una main quest fissa, il titolo dovrebbe dunque godere di un’altissima rigiocabilità: gli sviluppatori a questo proposito hanno parlato di un “mondo che reagisce al giocatore”, citando l’esperienza e le emozioni di un Mount and Blade.

Il titolo è atteso per il 2018 su PC e console in formato digitale, ma gli sviluppatori non escludono di portarlo anche in copia fisica, più avanti. Alaloth dovrebbe vantare anche un multiplayer basato su co-op locale e online e su arene PvP. Ulteriori dettagli su questi due aspetti verranno forniti più avanti.

L’idea che questo titolo suscita è che ci sia tanta carne al fuoco, e che quindi il rischio delusione sia dietro l’angolo, ma in caso le promesse dovessero venire tutte mantenute, ci sono le basi sia per un ottimo titolo adatto agli amanti degli action RPG, sia perché il gioco diventi un buon rappresentante dell’industria videoludica italiana nel mondo. Speriamo che dopo le recenti assunzioni Gamera Games sia pronta a sbalordirci.

–Simone Maccapani–

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