Il 27 febbraio appena trascorso la divisione Interactive della Warner Bros. ha finalmente ufficializzato (nonostante il devastante leak causato dal discount shop online Target, per il quale sicuramente qualcuno sarà stato crocifisso in Sala Mensa a Mordor) il seguito de La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, ovvero La Terra di Mezzo – L’Ombra della Guerra. Contestualmente, è stato rilasciato un trailer di circa due minuti e mezzo (che potete rigustare qua sotto) che anticipa parecchio di quello che sarà il nucleo del gioco, nonché l’annuncio che l’8 marzo potremo valutare un primo gameplay pubblico di questo titolo sviluppato nuovamente da Monolith. Ma per cercare di capire appieno i retroscena che ci attenderanno in L’Ombra della Guerra, è necessario fare qualche piccolo passo indietro e andare a riprendere il capitolo precedente.
La storia de L’Ombra di Mordor prendeva piede tra gli eventi descritti ne Lo Hobbit e quelli de Il Signore degli Anelli. Talion, ranger di Gondor di stanza al Cancello Nero del Morannon, viene ucciso con la sua famiglia dagli Orchi del redivivo Sauron, appena tornato nella Terra Nera: non è però la fine del Dunedain, che viene rianimato da uno spirito (maldestramente evocato dai Numenoreani Neri a capo degli orchi) che si scoprirà essere quello di Celebrimbor, il mitico fabbro elfo dell’Eregion cui si deve la forgiatura dei leggendari Anelli del Potere. Così uniti, i due iniziano a scorrazzare per Mordor nell’intento di vendicare Talion per le sue perdite e far recuperare la memoria perduta a Celebrimbor – anche grazie a Gollum (in cerca del suo Tesssoro perduto), che è in grado di vedere lo spirito dell’Elfo e conosce luoghi dove poter trovare reliquie del passato in grado di fargli recuperare i ricordi. Lentamente, Celebrimbor ricorda di come nell’Eregion Sauron l’Ingannatore, sotto le mentite spoglie di Annatar, Signore dei Doni, lo avesse ingannato convincendolo a forgiare gli Anelli del Potere mentre lui tramava di controllarli tutti tramite l’Unico, e di come avesse giustiziato moglie e figlia di Celebrimbor – e infine lui stesso. Uniti nella vendetta, il ranger e lo spirito elfico tramite varie peripezie approdano infine a Monte Fato, dove fanno fuori un avatar fisico di Sauron e Talion riesce a convincere lo spirito a non dipartire per Valinor, bensì a forgiare un ennesimo Anello che possa sconfiggere definitivamente l’Oscuro Signore.
Tecnicamente avevamo a che fare con un action/adventure in terza persona nel quale era possibile prendere alternativamente i comandi ora di Talion ora dello spirito di Celebrimbor (con le relative peculiarità), la cui maggiore innovazione fu rappresentata dal sistema Nemesis, che gestiva dinamicamente i nemici Uruk e li faceva reagire in modo appropriato a eventuali incontri pregressi col ranger Dunedain.
In L’Ombra della Guerra la storia, a giudicare dal trailer, riprende quasi esattamente da dove l’avevamo lasciata, cioè con Talion/Celebrimbor in possesso di un nuovo Anello del Potere, pronti a sfidare il rinato Sauron direttamente dentro Mordor. Si preannuncia quindi lo scontro tra due poteri (ugualmente terribili?) nel quale saremo portati molto probabilmente a confrontarci con i più micidiali luogotenenti del Signore Oscuro (Nazgul compresi) e forse addirittura contro Sauron in Spirito e ossa. C’è da dire che, se la prospettiva di fare a cazzottoni in bocca direttamente con i Nove e il loro Capo in persona possa di per sé essere già sufficientemente gustosa, l’idea di poter allevare la nostra armata di orchi personale e scagliarla contro Barad-dûr (magari prendendo direttamente il controllo di qualche Warboss) rappresenterebbe una soddisfazione in più. Eh sì perché, a quanto pare, si tratterebbe di “forgiare le proprie armate dietro le linee nemiche, conquistare Fortezze e dominare Mordor dall’interno”, con il sistema Nemesis non più limitato ai soli nemici, ma applicato all’intera ambientazione. Ciò si dovrebbe tradurre in partite sempre diverse basate sulle relazioni e le storie uniche che Talion/Celebrimbor instaurerà con luoghi, fortezze, nemici e seguaci lungo tutto il corso della partita.
Se tutto questo luccichio si trasformerà nell’oro di una delle più riuscite incarnazioni videoludiche dell’immaginario di J.R.R. Tolkien, lo scopriremo presto. Di certo un’idea di come sarà il gioco ce la faremo già l’8 marzo, con la release del primo gameplay ufficiale, dopodiché dovremo attendere il 25 agosto 2017 per poter mettere le mani sulla versione definitiva de L’Ombra della Guerra, che vi ricordo sarà disponibile per Xbox One, Pc Win 10 e PS4 in diverse versioni, come la costosissima Mithril Edition, di cui vi abbiamo già parlato qui. Staremo a vedere, intanto non distraetevi: la guardia è dura, per le sentinelle di Mordor…
–Luca Tersigni–
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