In questo periodo dell’anno, fatto di feste in famiglia, cene monumentali, e tombolate coi simpaticoni dall’ambo facile, mettiamo tutti da parte i bad feelings per concentrarci su quelli più positivi. E allora capita che con la mente si finisca con l’andare indietro negli anni a ripercorrere i Natali passati, i regali trovati sotto l’albero, e quelle settimane di vacanza trascorse a giocare come disperati con le cose tanto desiderate. In questo viaggio temporale, nella mente dei più grandi il 1987 rappresenta un anno di svolta. Verso fine novembre, infatti, in perfetto orario per essere impacchettati, sbarcarono in Italia il NES e The Legend of Zelda, due autentiche pietre miliari della storia videoludica.
So che è troppo tardi per farvi sognare un regalo di quelli che vi faranno strabuzzare gli occhi, ma tenetevelo buono per la prossima occasione (nel caso si ripresentasse, ovviamente), anche perché stiamo parlando di un must have per tutti coloro che con Link hanno passato ore ed ore. Roba che vi vantereste persino con la vicina ottantenne che crede che Zelda sia il nome del vostro cane. Sto parlando della replica in formato 3D della mappa del celeberrimo capostipite della nota saga fantasy Nintendo.
Il signor Willard McFarland si è imbattuto in questo splendore spulciando Facebook, e non ha esitato un secondo ad aggiudicarselo per la cifra di 100 dollari, una spesa nemmeno così esagerata se si pensa all’unicità del pezzo. Acquistato sul gruppo “Trade Sell Collect Retro & New Video Games & Toys” da un altro fan di Zelda, il modello fa notizia per l’accuratezza dei dettagli e per come è stato realizzato. Subito dopo esserselo assicurato, infatti, il nostro caro Willard ha giustamente elogiato il lavoro svolto dall’autore, spiegando come tutto sia nato da Minecraft. Il videogioco di Mojang, che come tutti saprete permette di costruire qualsiasi cosa a partire da cubi di materiali diversi, per sei lunghi mesi è stato il cantiere di quella che potremmo definire quasi un’opera d’arte. Terminato questo lungo lavoro, il file di gioco è poi stato esportato e stampato in 3D, un processo durato la bellezza di ventiquattro ore. Pensate che sia finita qui? Macché! Mancava ancora una cosa fondamentale come i colori, e quindi altre 6 ore per dipingere tutto.
E da qui arriviamo a Mike Matei, un retrogamer e produttore di serie tv, che ha diffuso in rete le foto ad alta risoluzione del modello ultimato (che trovate nella galleria qua sotto), da quelle che lo mostrano nella sua interezza, dei dettagli come il cimitero o i Lost Woods. Ed è da questi scatti che si comprende la bellezza di questo scorcio di Hyrule: un mix di cura dei particolari e lavoro certosino che ne fanno un pezzo unico al mondo, e non soltanto perché unico lo è veramente.
Pensate solo alle rarissime mappe che circolavano nel periodo successivo all’uscita del gioco, o alla moltitudine di disegni che i gamers di tutto il mondo realizzavano per tenere traccia di tutti i dungeon e i segreti nascosti. E adesso pensate che potreste avere un modello 3D di quel mondo fantastico, appoggiato su una mensola, pronto a farvi tornare indietro con gli anni ogni volta che doveste posarvi sopra lo sguardo. Questa occasione ormai è andata, ma se dovesse ripresentarsi ogni fan che si rispetti non se la dovrebbe lasciar scappare.
–Andrea Camelin–