Versione testata: PlayStation 4
Dite la verità, amici appassionati di fantasy: quanti di voi non hanno desiderato, almeno una volta nella vita, poter impersonare un nano in un videogame? Fin ora le possibilità che ci sono state offerte erano piuttosto scarse, ma chi segue con assiduità il mondo dei videogames (o anche solo noi di Isola Illyon, visto che ne abbiamo parlato più volte), saprà che da qualche settimana c’è una novità: ha debuttato finalmente The Dwarves, l’RPG tattico di KING Art Games tratto dai romanzi dello scrittore tedesco Markus Heitz (che abbiamo intervistato anche a Lucca, nel 2014 – qui il video).
Il titolo mette l’utente nei panni del nano Tungdil, spedito a compiere alcune missioni dal mago Lot-Ionan. Il protagonista parte per un viaggio che lo porta a esplorare la Terra Nascosta, fino a scoprire di giocare un ruolo chiave nella lotta per la salvezza del mondo. La trama segue quella del primo libro che Heitz ha scritto su questa saga, conosciuto in Italia come Le cinque stirpi (Editrice Nord, 2006), ma grazie alla possibilità di effettuare svariate scelte durante il gioco, l’utente può espandere la storia originale assistendo a situazioni inedite. Sia ben chiaro: non è possibile modificarla del tutto come in altri titolo simili, ma solo approfondirla. Vi assicuro, comunque, che per nessuno sarà un problema: la narrazione già di per sé è di altissima qualità, e il team è riuscito a trasporre efficacemente lo spirito del romanzo.
Per quanto riguarda il gameplay, le missioni solitamente prevedono la gestione di un nutrito gruppo di nani, dei quali comunque farà sempre parte Tungdil. Ogni personaggio ha un attacco base (che effettua in automatico quando ci si avvicina a un nemico) e delle mosse speciali, selezionabili tramite la croce direzionale e attivabili al costo di un numero variabile di punti abilità, che si rigenerano poi man mano che si randellano gli avversari. Tramite i dorsali è possibile in qualsiasi momento switchare tra i personaggi del party, potendo anche mettere in pausa l’azione per ordinare ai compagni l’esecuzione di uno specifico attacco. Visto che l’azione è sempre molto frenetica, la pausa tattica si rivela assai preziosa, soprattutto considerando che la difficoltà media del gioco è piuttosto alta, e che già dalle prime missioni vi potreste ritrovare a imprecare in varie lingue antiche contro l’incapacità dei compagni gestiti dalla CPU.
Forse, poi, ricorderete che The Dwarves è partito con una campagna Kickstarter che ha permesso al team di finanziare il progetto con 310.000 dollari. Essendo, dunque, un prodotto sviluppato con un budget non proprio stellare, non è difficile notare sin da subito come al livello tecnico il titolo prenda delle sonore batoste da un qualsiasi gioco tripla A dell’attuale generazione. I modelli dei personaggi non sono eccelsi, e si nota una certa povertà poligonale specialmente negli avversari e in alcuni elementi ambientali. Inoltre, a volte il motore grafico sembra faticare quando su schermo ci sono molti elementi in movimento, causando cali di frame rate (fortunatamente non pesantissimi). A risollevare l’aspetto tecnico dell’opera ci pensa comunque la direzione artistica: gli ambienti sono molto ispirati, e si vede che per il design dei personaggi è stato fatto un lavoro estremamente accurato.
Anche la colonna sonora è piuttosto valida, e il doppiaggio (disponibile in inglese e tedesco) è di buona qualità, anche se la traduzione italiana non è perfetta: molte frasi nella nostra lingua, infatti, sono state inspiegabilmente ridotte e “semplificate” rispetto alle parole che si sentono in inglese. Nulla di grave, ma agli appassionati della saga letteraria di certo non può far piacere.
Il gioco, ve lo ricordo, è disponibile su PS4, Xbox One, PC, Mac e Linux.
–Mario Ferrentino–
The Dwarves – La recensione
Mario Ferrentino
- Ottima direzione artistica;
- Storia ben trasposta e di grande qualità;
- Finalmente un gioco sui NANIHHH!
- Tecnicamente non all'altezza della media dei titoli di questa generazione;
- Il grado di difficoltà poteva essere bilanciato meglio;