Se siete giocatori di ruolo o avete intenzione di diventarlo, vi troverete prima o poi davanti alla triste ipotesi della conclusione della campagna che portate avanti da mesi, o addirittura anni. Non è mai una cosa semplice da affrontare per svariati motivi: primo tra tutti il dispiacere di dover lasciar andare dei personaggi con i quali avete vissuto fantastiche avventure, e che avete personalizzato al punto da esservi affezionati non solo ai vostri, ma anche a quelli dei compagni, con i quali avete condiviso gioie e mazzate. Non solo, c’è sempre il rischio di arrivare a una conclusione che non sia soddisfacente o semplicemente non all’altezza dell’intera campagna giocata fino a quel momento.
Ecco quindi di seguito alcuni semplici consigli rivolti ai Master che dovessero trovarsi sul punto di dover ideare un finale memorabile, tenendo in mente che sono pensati per una campagna con una grossa componente di epicità e di stampo classico. Tuttavia, alcuni di questi possono essere adattati anche per i giochi di ruolo tout court.
Il finale… deve esserci
Come prima cosa, imponetevi di mettere un punto alla fine della storia. Già so che molti non saranno d’accordo perché amano far crescere i propri personaggi all’infinito, facendoli diventare eroi, re, conquistatori e padroni di universi. Ma prima o poi arriva il momento in cui è necessario coronare tutto quanto fatto fino a lì con un degno finale, e il Master deve essere abile nello scorgere quel momento, senza lasciarselo sfuggire. Perché peggio di una campagna finita male, c’è solo una campagna inconclusa.
Il finale deve essere un’evoluzione
Non limitatevi a portare i personaggi dal boss finale per ucciderlo e salvare il mondo. Quello ci può stare (anzi, ci deve), ma quel che più conta è dare una svolta definitiva ai personaggi, metterli davanti a se stessi e portarli a evolversi. Questo implica ovviamente un lavoro di base che non può essere effettuato solo alla fine, ma che inizia fin dagli albori con le vicende che portano i protagonisti a crescere e cambiare da un punto di vista psicologico oltre che fisico. Una bella scelta finale, magari con la necessità di dover fare dei sacrifici, è perfetta per far capire ai giocatori chi o cosa siano diventati.
Annaffiate tutto con litri di Epicità
Giocando la parte degli eroi, l’epicità è d’obbligo. Magari sarà stata già presente durante il corso della campagna, ma nel finale bisogna raggiungerne l’apoteosi, perché è proprio ciò che cerca un giocatore. Gli ingredienti per farlo sono molteplici: la cosa più ovvia è preparare un nemico che sia degno di questo nome, renderlo non solo forte ma anche interessante e accattivante, per uno scontro che possa mettere a dura prova il party. Associatelo a un contesto ambientale pericoloso, e aggiungete altri personaggi non giocanti che arricchiscano l’azione (un esercito fa sempre il suo effetto). Infine curate i dettagli, dalla musica di sottofondo a immagini che possano accompagnare visivamente l’immaginazione, allenandovi anche vocalmente a interpretare il nemico.