Ci risiamo, il Giappone è sotto assedio.
Siamo stati abituati a robottoni provenienti da Vega pronti a estirpare ogni forma di vita, samurai malati di gloria in vena di cambiare il corso della storia e cagnoloni meccanizzati che se ne vanno in giro a caccia di Dokrobei.
Questa volta, invece, in perfetta linea con l’attuale trend, gli uomini del Sol Levante devono vedersela con degli zombie. Come prevedibile, ovviamente, le cose sono subito complicatissime: non si tratta di lenti e decerebrati involucri di carne, ma veloci assassini che hanno fatto della robustezza fisica la loro migliore arma!
Qualcuno potrebbe già aver capito di cosa parleremo oggi: sì, proprio di “Kotetsujo no Kabaneri” (letteralmente, “I Kabaneri della Fortezza d’Acciaio”), anime in 12 puntate prodotto dalla Aniplex (“Fullmetal Alchemist”, “Naruto”) e diretto da Tetsuro Araki, noto per aver curato la trasposizione televisiva de “L’attacco dei Giganti” nel 2013. Il character design è stato affidato a Haruhiko Mikimoto (“Astroboy”, “Macross”), sviluppato su soggetto di Ichiro Okochi (“Guilty Crown”, “Code Geass”).
La trama narra della popolazione dell’isola di Hinomoto che, dopo un’epidemia esplosa per motivi ignoti, si è rinchiusa in gigantesche stazioni ferroviarie circondate da spesse mura di cinta che a malapena riescono a tenere a bada i Kabane, i non morti di cui sopra. I rapporti tra i singoli villaggi/stazione sono mantenuti grazie a una linea ferroviaria che li collega, e sulla quale viaggiano treni pesantemente corazzati che attraversano le zone controllate dai morti viventi. L’anime inizia con Ikoma e Takumi, due tecnici addetti alle riparazioni di una di queste Kotetsujo (il nome con cui vengono chiamati i convogli), alla ricerca di un’arma che possa penetrare la spessa cassa toracica dei Kabane così che possa trafiggere loro il cuore, unico sistema per eliminare una volta per tutte questi morti viventi. Purtroppo, durante la sperimentazione la stazione di Aragame viene invasa dai Kabane, e Ikoma morso da uno di loro, contraendo il virus. La sua perizia nelle riparazioni meccaniche gli consente, però, di arginare gli effetti della malattia, impedendone la diffusione in tutto il corpo, ma trasformandolo in un Kabaneri, metà uomo e metà non morto. Parte rilevante della storia ce l’ha una giovane ragazza di nome Mumei (“la senza nome”), anche lei un Kabaneri, alla ricerca di un misterioso e inquietante ‘fratello’.
Il primo elemento di impatto di “Kotetsujo no Kabaneri”, quello che colpisce già dai primi minuti, è l’uso, a mio parere eccessivo, di computer grafica, che tende a rovinare l’atmosfera, creando un eccessivo scollamento tra gli schizzi di sangue e il metallo delle Fortezze d’Acciaio. Qualcuno potrebbe trovarlo un pregio stilistico, se non fosse che anche molti ambienti sono stati ricreati in CGI. Per ciò che riguarda la trama, inizialmente l’anime tende a presentare delle similitudini eccessive con “L’attacco dei Giganti”. Fortunatamente, però, qui siamo in presenza di un’evoluzione della storia e di problematiche psicologiche dei personaggi ben diverse da quelle del manga di Hajime Isayama: il sentimento legato all’insuccesso, leitmotiv della serie, è percepito in maniera prepotente, e fa da sottofondo a ogni episodio. Peraltro “L’attacco dei Giganti” si sviluppa in un mondo crudele dominato da una palette di colori sulla tonalità del marrone e del rosso cupo, mentre in “Kotetsujo no Kabaneri” c’è spazio per maggiore leggerezza, ilarità, e colori più brillanti – le stesse locomotive sono scintillanti e sempre tirate a lucido. I toni si scuriscono soltanto in presenza dei Kabane, elemento stilistico che ho molto apprezzato. Una nota di merito va, poi, alla colonna sonora, realizzata da Hiroyuki Sawano (già autore dell’OST di “Gundam: Unicorn” e di quella del videogame “Xenoblade Chronicles X”): vi consiglio, in particolare, i brani Egoist e Trough my Blood, davvero bellissimi.
Attualmente l’anime è stato trasmesso solo in patria, dal 7 aprile al 30 giugno scorsi, e prossimamente sarà accompagnato da due film riassuntivi, in uscita nelle sale il 31 dicembre e il 7 gennaio. Non si hanno notizie su un’eventuale messa in onda per il nostro Paese, ma in caso di novità sarete prontamente informati!
– Fabrizio Palmieri –
Kotetsujo no Kabaneri – Recensione dell’anime
Fabrizio Palmieri
- Trama piacevolmente complessa;
- Colpi di scena inaspettati;
- Soundtrack molto godibile;
- Computer grafica inadeguata;
- Poca profondità dei personaggi secondari;
- Molti potrebbero essere scoraggiati dalle somiglianze con "L'attacco dei Giganti";