H.P. Lovecraft ha influenzato col suo lavoro letterario una moltitudine di generi, e grazie a lui particolare vigore è stato dato al mondo dei videogames sul versante horror. Le atmosfere cupe e angoscianti, le trame investigative e la paura dell’ignoto si sono rivelate un mix perfetto per gli amanti del brivido, che hanno potuto passare notti insonni giocando in prima persona gli orrori che si celano dietro la realtà apparente che ci circonda.
Si annoverano almeno una ventina di titoli videoludici tratti dalle opere dello scrittore di Providence, e il numero aumenta in maniera esponenziale se andiamo a considerare anche le ispirazioni più o meno libere, dato che il genere horror nella sua totalità è stato influenzato dal nostro caro Howard Phillips.
È stata un’ardua impresa selezionare cinque titoli da consigliarvi: spero dunque che possiate apprezzare questo elenco fatto di nomi non per forza mainstream, ma quanto meno di cui tener memoria per la loro importanza storica.
1) Alone in the Dark (1992)
Ideata da Frederick Raynal e distribuita da Infogrames a partire dal 1992, la serie di Alone in the Dark nasce come survival horror, e contribuisce a delineare il significato del genere stesso. Il primo capitolo è quello maggiormente ispirato alle opere di Lovecraft, potendo contare su atmosfere e citazioni dirette, mentre quelli successivi si discostano dall’horror, salvo poi tornarci nel quarto e quinto capitolo. Nel gioco il detective Edward Carnby deve indagare sul mistero di un’artista trovato impiccato nella sua casa, svelando a poco a poco terribili retroscena su quello che avviene nelle profondità della dimora, dove entra in gioco un’entità aliena prossima alla rinascita. Rigiocarlo oggi è dura per via di un gameplay più lento rispetto a quelli a cui siamo ormai abituati, ma rimane un prodotto di importanza storica imprescindibile.
2) Quake (1996)
Quake è uno sparatutto in prima persona in cui bisogna fermare un’entità aliena che minaccia la terra facendo sbucare orde di mostri tramite portali. Primo capitolo di una serie che annovera altri tre sequel (sebbene questi si discostino abbastanza dal precursore), il gioco ha una storia di sviluppo piuttosto travagliata. L’idea iniziale era di realizzare un RPG, ma a seguito di vicissitudini produttive si decise infine di tirare fuori uno sparatutto rivoluzionario, dotato di un proprio motore grafico personalizzato e di un gameplay immersivo impreziosito da una colonna sonora eseguita dai Nine Inch Nails. Il design dei mostri è stato influenzato da Sandy Petersen, da sempre grande appassionato di Lovecraft (è uno degli autori del gioco di ruolo The Call of Cthulhu), che realizzò sette stage per questo Quake, contribuendo a delineare le fattezze “antiche” degli avversari.