Partecipare a una sessione di Dungeons & Dragons è uno degli achievement essenziali della carriera di un nerd degno di questo titolo, ma talvolta può rappresentare anche una colossale seccatura: oltre al tempo libero (e a una notevole dose di pazienza, per i miei colleghi master) sono da mettere in conto anche improvvisi ascessi biliosi collegati alle difficoltà logistiche (teletrasportarsi da casa propria allo scantinato del proprio amico dall’altra parte della città), organizzative (trovare diverse ore consecutive prive di impegni mettendo d’accordo quattro-cinque adulti con fastidiose vite private fatte di lavoro e Università), e contingenti (vedere la plancia di gioco colonizzata dal gatto del master e i propri personaggi scambiati per croccantini e impietosamente divorati).
Qualcuno direbbe che siffatte disavventure sono una parte integrante della magia che è D&D, ma altri non sono immuni ai vantaggi offerti dalle piattaforme online come Roll20. A fronte di un’iscrizione gratuita, il noto portale consente di organizzare in maniera rapida e informale, anche con dei perfetti sconosciuti, una sessione virtuale dove ogni aspetto del gioco (plancia, pedine, schede, manuali, e dadi) è gestito attraverso una serie di finestre e una connessione a Internet, permettendo così al vostro Mago in Erasmus nel Canton Ticino di non sentirsi escluso dagli incontri settimanali del party, e proteggendo il materiale da pericoli ambientali come birra rovesciata e dita unte.
Gli amanti del sito (e dell’Edizione 5.0 di Dungeons & Dragons) hanno ulteriore motivo di cui gioire in questi giorni, per via dell’annunciata collaborazione tra Roll20 e la Wizards of the Coast, ai termini della quale la rinomata produttrice di materiali ludici offrirà l’acquisto nello store della piattaforma di materiale prodotto su licenza.
Qualcuno a questa notizia inarcherà le sopracciglia peggio di Emilia Clarke, stentando a vedere la novità. In effetti, tecnicamente parlando, Roll20 rappresenta uno spazio digitale in cui è già possibile giocare a D&D 5 (o a qualsiasi altro GdR vi venga in mente, in effetti). Tuttavia, i primi riscontri che giungono su questa collaborazione sottolineano come l’esperienza di gioco sia nettamente migliorata avendo subito a portata di mano manuali, schede, mappe pre-generate e una comoda guida in linea stile Wikipedia per ogni evenienza, anziché essere costretti a recuperare le stesse da ogni angolo della rete e passare metà serata a discutere con i firewall per assicurarsi che tutti abbiano tutto ciò che serve loro per divertirsi.
Al momento è già disponibile a circa venti dollari “The Lost Mine of Phandelver”, avventura dello Starter Set, comprensiva anche di personaggi pre-generati per chi proprio non vuole perdere nemmeno un minuto di gioco. Nei prossimi mesi, poi, Roll20 ha assicurato che seguiranno ulteriori materiali, incluso il nuovo modulo “Storm King’s Thunder”, in uscita a settembre.
Non si tratta certo della prima integrazione tra Wizards e piattaforme di gioco online (simile esperienza era già stata tentata con Fantasy Grounds), ma Roll20 sembra semplicemente avere una marcia in più rispetto ai diretti competitors: il solo modo per scoprirlo è però testarlo sul campo, dadi alla mano.
– Federico Brajda –