Sono passati ormai più di sei mesi da quando il mondo fu scosso dalla notizia che David Bowie, l’Uomo Caduto dalle Stelle, aveva lasciato il suo percorso terreno. Musicista epocale, è stata probabilmente la prima star dell’era contemporanea a influenzare l’arte e il costume a 360 gradi: attore, stilista, musicista, cantante sopraffino, e soprattutto la prima star ad essere legata dichiaratamente ed esplicitamente al mondo del fantastico. Appassionatissimo di sci-fi, la sua produzione risentirà sempre di atmosfere e suggestioni fantascientifiche, a partire da quello che molta critica considera il vero capolavoro e il punto di svolta della sua carriera musicale, ovvero Space Oddity. Ma come dimenticare Newton, l’alieno de L’Uomo che Cadde sulla Terra, la parte che segnò il suo esordio come attore protagonista? O Ziggy Stardust, l’extraterrestre androgino dai risvolti messianici, che rappresentò una delle sue maschere più riuscite e più sfruttate, e che si esibiva sul palco con gli Spiders from Mars? Ma Bowie non disdegnò nemmeno incursioni nel fantasy, come testimonia il Nikola Tesla di The Prestige o il cameo in Twin Peaks, che si stagliano netti accanto all’ormai immortale Jareth Il principe dei Goblin nella favola anni ’80 Labyrinth – Dove tutto è possibile.
Ebbene, il prossimo luglio, precisamente dall’11 al 17, l’Italia celebrerà l’estro di questo artista che continua a sfuggire a tutte le classificazioni, con una settimana di eventi nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Omaggio a David Bowie”: per cui, fan del fantastico e del Duca Bianco, raddrizzate le orecchie (da elfo).
Si parte l’11, 12 e 13 luglio con la riproposizione al cinema del documentario David Bowie Is riguardo l’allestimento dell’omonima esposizione del Victoria & Albert Museum, con guide d’eccezione come lo stilista Kansai Yamamoto che curò molti degli abiti di scena dell’artista, ispirati al Teatro Kabuki giapponese. Qui trovate l’elenco delle sale di tutta Italia aderenti all’iniziativa.
Il 14 luglio, invece, il MAMBo di Bologna inaugurerà nelle sue sale proprio la mostra David Bowie Is, unica tappa italiana dell’allestimento di cui sopra che al V&A Museum a Londra ha staccato ben 300.000 biglietti in pochi mesi nel 2013. La retrospettiva museale celebra la capacità camaleontica di Bowie di reinventarsi in continuazione con gli strumenti dell’ibridazione e della mutazione, senza mai tradire la sua coerenza artistica. Il percorso si snoda su una serie di contenuti multimediali riguardanti il teatro, la moda, il cinema, la musica, la fantascienza, il fantastico e l’oriente, tutte tematiche fuse dall’artista in modo originale nel suo calderone magico, senza contare l’immancabile colonna sonora e i pezzi originali, tra costumi e oggetti di scena. La mostra è suddivisa in tre sezioni: la prima riguarda l’infanzia e i primi anni da artista di Bowie nella lisergica Londra degli anni ’60, fino alla svolta rappresentata appunto dalla pubblicazione di Space Oddity; la seconda illustra le fonti dalle quali prende il via il processo creativo dell’artista e le suggestioni e ispirazioni che l’hanno accompagnato (tra le quali grande spazio è riservato al fantastico); la terza punta a ricreare, tramite audio e video immersivi, le esperienze di un grande concerto live dell’artista britannico. Se abitate nelle vicinanze, Illyoners, fateci più di un pensiero. E niente paura, perché la mostra terrà aperti i suoi battenti fino al 13 novembre 2016.
Intanto, sui social prenderà il via l’iniziativa #OmaggioABowie, che inviterà i fan a condividere un’immagine o un testo di omaggio verso l’artista: i migliori verranno riproposti sulle pagine social ufficiali dell’evento. Un’occasione in più per ricordare un artista che, tra innumerevoli altri meriti, ha saputo portare e rendere fruibili al grande pubblico le suggestioni e le meraviglie della narrazione (musicale, cinematografica, teatrale) fantastica. Bowie vive, Illyoners!
– Luca Tersigni –