Era una giornata di fine estate del 2004 e su un forum di amici già circolavano le prime indiscrezioni sulla release del gioco Massive Multiplayer Online che in futuro avrebbe fatto la storia. L’attesa fino al novembre successivo fu lunga e difficile ma, alla fine, lo schermo del PC mi illuminò il volto con il logo di World of Warcraft, capolavoro Blizzard e indiscusso leader nel panorama degli MMORPG.
Sono bastate poche ore affinché il mio primo personaggio prendesse vita: Sanvehan, un druido night elf. Immediatamente apparve indiscutibile il motivo dominante di WoW: le mazzate! E tra una panterona nightsaber e un cinghialozzo thistle stalker, si usciva da Shadowglen, il punto di partenza dei night elves. Saltava subito agli occhi che tra gli oggetti droppati dai mostri ci fosse anche qualcosa da sgranocchiare: la carne essiccata! Dirigendomi verso Dolanaar, il primo villaggio sulla mia rotta, incontrai due simpatici tipi. Uno dei due, Zarrin, aprì un ventaglio di possibilità che mi fece capire quanto radicata potesse essere la trade skill di cooking nel gioco. Da quel momento, sia che abbia rivestito i panni di un Troll, di un Umano o di uno Gnomo, ho sempre voluto eccellere nella nobile arte della cucina, emulando Cannavacciulo, anche se quest’ultimo lo vedrei più come un orco alla Thrall, che una elfetta come Tyrande!
Le avventure da cuoco in WoW potevano solo limitarsi alla versione digitale… fino ad oggi. A rendere il digitale reale ha provveduto Chelsea Monroe-Cassel, autrice di libri e proprietaria di un blog (Inn at the Crossroads), dedicato alla cucina: insomma una che di ricette se ne intende. Proprio da lei è in arrivo ‘World of Warcraft, the Official Cookbook’, libro di cucina ispirato proprio alle pietanze del titolo Blizzard. Non si tratta, comunque, del suo primo esperimento per portare nel reale piatti immaginari o digitali: suoi sono, infatti, anche ‘The Shire Cookbook’ tributo ai piatti de Il Signore degli Anelli, ‘A Feast of Ice and Fire: The Official Game of Thrones Companion Cookbook’ e ‘From the Sands of Dorne’, ispirati invece alle ricette del mondo di Martin.
Pur essendo appassionata lettrice di fantasy, Chelsea Monroe-Cassel non aveva mai preso in mano un libro o un gioco dedicato al famosissimo e longevo brand di Warcraft. “Appena ho iniziato la ricerca per il libro su WoW, ho ritenuto vitale giocarlo, non solo per studiare ricette e ingredienti, ma soprattutto per comprendere il mondo di Azeroth e l’estetica dei piatti”, ha affermato l’autrice. – noi tutti immaginiamo quale sforzo sia stato giocare a World of Warcraft: bello lavorare così! “Ho iniziato chiedendo ai fan quali fossero i loro piatti preferiti, così sono andata sulla lista delle ricette cercando quelle più interessanti, deliziose e importanti nel mondo del gioco”. È indubbio che la parte più difficile sia stata trovare le giuste controparti agli ingredienti della versione digitale: gambe di ragno, artigli di Rylak e code di scorpione non credo siano particolarmente edibili, né reperibili al più vicino supermercato… ma la Monroe-Cassel ha provato a identificare dei surrogati per rendere le ricette il più autentiche possibile. Così la ricetta degli ‘Artigli di Rylak’ è diventata un biscotto friabile ripieno di mandorla e cannella.
C’è da dire che lo sforzo per realizzare questo insolito libro di ricette è stato certamente arduo, ma proporzionale al riscontro mediatico ottenuto: ‘World of Warcraft, the Official Cookbook‘ è sicuramente un bellissimo regalo da fare agli appassionati del gioco e della cucina. Non è chiaro se arriverà anche una versione italiana (assai difficile), ma in America dovrebbe approdare nelle librerie ad ottobre prossimo (qua trovate una preview con alcune ricette).
Non nego che sarebbe davvero stuzzicante e intrigante l’idea di un pranzo della domenica diverso e a base di ‘Salsicce al sangue’ o ‘Stufato di Westfall’, a patto che come dessert non vengano servita la ‘Sorpresa di ragno croccante’!
– Fabrizio Palmieri –