Con Legion, un ciclo importante della storia dell’universo di World of Warcraft si è finalmente concluso: il titano Sargeras, artefice diretto o indiretto dei principali avvenimenti che hanno dato il via alle vicende su Azeroth, è stato finalmente sconfitto e imprigionato, e Illidan Grantempesta ha scelto di passare l’eternità come custode della sua preda millenaria, dando ai nostri personaggi il compito di vegliare sul mondo per il quale ha sacrificato tutto. Molti potrebbero chiedersi: e adesso?
Beh, fin dai tempi dei primi capitoli del titolo di Blizzard l’Orda e l’Alleanza hanno dovuto imparare a mettere momentaneamente da parte le loro divergenze in favore della difesa della loro terra. Ma ora che Illidan è stato sconfitto, il re dei Lich è stato piegato e sostituito, Alamorte è stato fermato e Garrosh Malogrido giustiziato, sembra che i nemici che minacciavano Azeroth si siano, almeno per il momento, esauriti; dunque i tempi per una ripresa dell’antico conflitto tra le due fazioni che si contendono il pianeta sono maturi.
La nuova espansione per World of Warcraft si intitolerà proprio Battle for Azeroth e sarà incentrata sul conflitto finale per il predominio del pianeta (e del titano che dimora al suo interno). L’Alleanza si spingerà fino a Kul Tiras per cercare nuovi alleati mentre l’Orda guarderà all’impero troll di Zandalar.
Questi due nuovi continenti saranno alla base dell’esperienza di gioco e della storia dell’espansione. Per i personaggi al livello 110, alcune aree del mondo cambieranno per rispecchiare la progressione di Azeroth, mentre per i personaggi in fase di crescita il gioco non presenterà sostanziali modifiche. In particolare, la città di Sepulcra e l’isola di Teldrasill verranno attaccate, portando diversi personaggi a perdere la propria casa.
Per quanto riguarda l’aggiunta di razze o classi, avremo l’introduzione di sei “sottorazze”, tre per ogni fazione. L’Alleanza accoglierà gli Elfi del Vuoto, il clan nanico Ferroscuro e i Draenei Forgialuce. L’Orda accoglierà i troll di Zandalar, il clan tauren degli Alto Monte e gli Elfi Nobili Oscuri. Ognuna di queste sottorazze avrà delle caratteristiche passive uniche (non ancora rivelate), in grado di differenziarli dalla “razza base”. Per poterle giocare andranno sbloccate con delle quest apposite, e non saranno dunque disponibili immediatamente come nelle altre espansioni: una volta ottenuta l’alleanza con una di queste tribù o clan, sarà possibile creare un personaggio appartenente a quella specifica sottorazza. Il personaggio sarà di livello 20 e, se portato al 110, potrà contare su un set armatura unico.
Parlando del contenuto PvE dell’espansione, le due fazioni avranno a disposizione dieci spedizioni (cinque sbloccate al 110 e cinque al 120) e nuove modalità di gioco. La prima è chiamata Fronte di Guerra, e richiamerà le tempistiche delle invasioni e incursioni della Legione. Per quanto riguarda il sistema di gioco, invece, ricorderà molto le Guarnigioni, e vedrà la crescita di un accampamento fino alla sconfitta del comandante nemico.
In una mossa geniale, verrà introdotta una modalità sia PvP che PvE con gli scenari 3v3, nel quale si potranno affrontare tre personaggi comandati dall’IA oppure direttamente giocatori avversari. Mi aspetto che idee di questo tipo siano alla base dell’espansione, il cui fulcro dovrebbe essere il confronto tra Orda e Alleanza.
Una nota dolente è rappresentata dalla perdita degli artefatti, che tanto abbiamo faticato per potenziare: le nostre armi verranno sostituite da un oggetto chiamato “Cuore di Azeroth” ma, al di fuori delle meccaniche, la mia speranza è che simboli della storia di Warcraft non vengano semplicemente accantonati come vecchie ciabatte.
Sorprendentemente (o forse no?), Vol’jin compare tra i personaggi dell’espansione. Forse rivedremo il precedente Capo Guerra dell’Orda come uno spirito?
L’ultimo confronto riguarda proprio i rispettivi leader delle due fazioni. Da una parte abbiamo Dama Sylvanas Ventolesto, uscita decisamente indebolita da Legion dopo che il suo sogno di assicurare un futuro al popolo di non morti è andato in fumo; dall’altra parte abbiamo Anduin Wrynn, il giovane re capo dell’Alleanza, che in Legion ha visto la morte del padre e ha dovuto trovare la forza di condurre una guerra ed essere un simbolo di unità per la sua gente. Mi aspetto di vedere entrambi decisamente trasformati, e sono ansioso di osservarli sul campo di battaglia. Menzioni speciali vanno per Jaina Mantofiero e Bolvar Fordragon, due personaggi i cui piani segreti potrebbero cambiare le carte in tavola: Jaina da parecchio tempo non fa mistero del suo odio per l’Orda, e il nuovo Re dei Lich ha espressamente dichiarato di avere dei piani in mente. Sceglierà forse questa espansione per rivelarsi?
In attesa di scoprire quando sarà pubblicato Battle for Azeroth, la mia risposta è sempre: Lok’tar Ogar!
–Simone Maccapani–
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