Riassunto delle puntate precedenti: a dicembre 2015 è arrivato al cinema l’Episodio VII di Star Wars. Invece dei tradizionali 3 anni di distanza, il sequel Episodio VIII uscirà nel 2017, e a riempire questo anno vuoto nel mezzo ci sarà Rogue One: A Star Wars Story, uno spin-off collocato cronologicamente tra Episodio III ed Episodio IV .
Cosa sappiamo di certo al momento? Quello che lascia trapelare il trailer, alcuni dati ufficiali, e i soliti rumors. Una prima parte del cast è stata annunciata, da cui già possiamo fare alcune previsioni; notevole è la mancanza di Darth Vader in persona. Eppure, possibile che non appaia affatto? Dopotutto Rogue One narra la storia dei primi anni dell’Alleanza Ribelle: Vader è già il braccio destro dell’Imperatore, strano vederlo mancare.
I motivi di questa assenza possono essere due: forse, per terrore di rovinare agli occhi dei fan il personaggio più iconico di Star Wars, questo è stato escluso dalla pellicola, oppure lo si vuole tenere nascosto come un asso nella manica. Diciamo la verità: al solo sentire il respiro meccanico di Vader, metà dei fan rischierebbe di venirsi nelle mutande, e questo è un effetto da usare con cautela (da grandi poteri…. no?).
Peccato che la nera maschera spunti fuori dalle illustrazioni della guida ufficiale al film (leakate su Internet in maniera non ufficiale, le potete vedere qua sotto) – altro piccolo gadget che andrà a riempire i nostri scaffali –, di fatto una silenziosa conferma del ruolo di Vader nel film.
Non me ne vogliano tutti quelli che sono passati al Lato Oscuro, ma sono convinto che quello di Darth Vader non sarà comunque un ruolo centrale. Rogue One – dal nome della storica squadra di Ala-X – sarà essenzialmente un film di guerra: i Jedi sono lontani (Obi-Wan, Yoda) o ancora in fasce (Luke), per cui la pellicola sarà costretta a mettere in scena meno spade laser e più blaster.
Una chicca che ho gradito è la presenza di Mon Mothma, forse stavolta un vero personaggio principale, che mi fa sperare di poter vedere almeno qualche cameo di personaggi non canonici, magari Kyle Katarn in persona. Peccato solo per l’ennesima apparizione di una vecchia amica, di quelle che non le inviti a cena ma si presentano comunque. In due parole? Morte Nera.
– Daniele Gabrielli –