La lunga attesa si è conclusa: ‘Game of Thrones’ 6 è arrivato, e con esso, immancabile, ecco il commento di Isola Illyon a ‘The Red Woman’, il primo episodio della nuova stagione. Siete pronti?
SPOILER, duh?
La stagione numero sei (nel frattempo, quasi in sordina, è già stato ufficializzato il rinnovo della serie per il 2017) inizia esattamente da dove si era fermata la precedente: Jon Snow è morto dissanguato in mezzo alla neve. Ad accorgersi del disastro, dopo un lungo piano-sequenza sul Castello Nero, è ser Davos che, insieme ai pochissimi fratelli rimasti leali al Lord Comandante, recupera il corpo e lo difende contro il colpo di mano di ser Alliser Thorne, confidando in un salvataggio da parte dei Bruti e in un miracolo da parte della sacerdotessa rossa, Melisandre. Di questa ci viene anche offerta, sul finire della puntata, una scena di nudo, ma non è esattamente quello che i fan della donna rossa (nomen omen per l’episodio) e/o di Carice van Houten si aspettavano. La sorpresa è forte per gli spettatori, anche se molti lettori avevano già sentore che la bellezza di Mel fosse solo frutto delle sue arti illusorie: non è un caso che in queste ore su Internet impazzino le ricerche su Shiera Seastar, figlia bastarda del Re Aegon VI e amante di Brynden Rivers, il Corvo con tre occhi. Forse i capelli non sono bianchi solo per questioni anagrafiche: potrebbe esserci un’altra Targaryen nascosta, alla Barriera?
Passiamo a Dorne. Da lettore, quello che vedo è soltanto il rimestare una zuppa (diciamo zuppa) venuta decisamente male già nella quinta stagione: il tragico e telefonatissimo destino di Doran Martell apre la strada al dominio sul Principato della bastarda Ellaria (che fonde i tratti della interessantissima Arianne Martell dei libri), la quale in un mondo feudale non avrebbe alcun titolo per rivendicare il trono; ma quello che sconvolge veramente è l’uccisione di Trystane da parte di due delle Serpi delle Sabbie, avvenuta sulla nave che le stesse ragazze avevano visto salpare nella precedente puntata: se la memoria non vi assiste, vi vengo in soccorso con l’immagine sottostante. Teletrasporto? Magia? No, sceneggiatori pigri, che volevano eliminare Trystane senza perdere troppo tempo e che ottengono solo una dipartita prevedibile e totalmente priva di pathos.
Anche Cersei sembra reagire in maniera inaspettatamente pacata alla notizia della morte di Myrcella: pure su questo fronte ci aspettavamo qualcosa di meno contenuto. Dopotutto lei è una pazza isterica, e questa è la seconda figlia che perde, no? Si evolve di poco anche la trama di Arya, che continua a prenderle dalla ragazzina più antipatica di Essos, e di Margaery Tyrell: sembra una sorta di promemoria, un cenno agli spettatori per dire “Sono ancora lì, okay? Ci torneremo”. Con la stessa identica fretta si procede per quanto riguarda le due coppie comiche della nuova stagione: Daario e Jorah da un lato, Tyrion e Varys dall’altro. I primi due, procedendo alla cieca verso nord, lasciano il deserto in favore della brughiera (ma per quante miglia avranno viaggiato?!?), dove trovano l’anello lasciato cadere da Dany (una probabilità su un miliardoh!). Proprio a Daenerys viene riservato un pizzico di spazio in più, con un siparietto semi-comico fra Khal Moro e i suoi cavalieri di sangue, nel quale le maniere baldanzose della Regina del niente portano semplicemente a scoprire il suo prevedibile destino: non sarà una schiava, ma si unirà alle Dosh Khaleen, le vedove dei Khal segregate a Vaes Dothrak.
Quanto a Varys e Tyrion, poi, anche il loro tempo su schermo appare parecchio compresso: giusto l’occasione di fare una passeggiata, di discutere su come sia possibile prendere il controllo di una città assai prossima all’anarchia, e si scopre che l’intera flotta faticosamente radunata da Daenerys è stata data alle fiamme. Le speranze di vedere Westeros a breve si allontanano, a meno cheeeeeeeeee… qualcuno non giunga in soccorso con una potente armata navale (ho qualche idea su chi possa essere).
Infine, Sansa e Theon sono sopravvissuti particolarmente bene alla stessa caduta che ha ucciso la povera Myranda (compianta da un quasi irriconoscibile Ramsay Bolton): i mastini dei Bolton sono sulle loro tracce, ma ecco giungere in soccorso Brienne, Podrick e persino lo stesso Theon (ex Reek), che in una singolare manifestazione di indipendenza afferra una spada e trucida uno degli assalitori. Ammetto che sentire Sansa accogliere il giuramento di Brienne con la stessa formula – seppur al netto di qualche incertezza – usata dalla compianta Catelyn Stark, mi ha fatto commuovere. Datemi retta: ne vedremo delle belle con questa ragazza nella stagione in corso.
Siete pronti per il nostro giudizio finale? Leggete qui sotto! Io vi saluto e vi do appuntamento fra una settimana, con la recensione della nuova puntata, ‘Home’, di cui vi lascio il trailer:
– Stefano Marras –
Game of Thrones 6×01: ‘The Red Woman’ – Recensione
Isola Illyon
- La rivelazione (che per molti è un po’ una conferma) su Melisandre;
- Sansa che diventa sempre più una vera donna del Nord;
- Riannoda i fili lasciati aperti dalla precedente stagione;
- Le Serpi delle Sabbie che si trovano sulla stessa nave che hanno visto salpare da Dorne nella 5x10!
- Jorah e Daario che trovano un anello in un’area di ricerca potenzialmente vasta migliaia di chilometri!
- La complessiva gestione della trama di Dorne;
- Troppi personaggi costretti in troppo poco tempo;